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‘RADIO PENSIERI’, AUSTINI: “Mi aspetto un mercato oculato, non spese folli”

‘RADIO PENSIERI’, AUSTINI: “Mi aspetto un mercato oculato, non spese folli” - immagine 1

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Mourinho vuole chiudere i giochi contro il Venezia per poi concentrarsi sulla Conference. Una vittoria aiuterebbe a concludere meglio il campionato e a focalizzarsi sulla finale. Non so se siano mancate forze fisiche o mentali nella scorsa partita. La Roma ha giocato la stagione con una formazione risicata perché Mourinho si è tolto la possibilità di fare turnover escludendo qualche giocatore. A questo punto è giusto che la concentrazione sia rivolta al 25 maggio. Il problema degli arbitri non riguarda solo la Roma, ma è generalizzato. Ormai le cose da fare sono due: vincere la Conference League e fare un mercato all’altezza”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Ho visto Mourinho abbastanza tranquillo, e volenteroso di trasmettere serenità e allegria per stemperare il clima di ansia che sicuramente si respira a Trigoria. Si è parlato molto di Primavera: Volpato e Faticanti sono due nomi che vanno forte. Indizio di calciomercato? Possibile, mi aspetto un mercato oculato non spese folli”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino - 104,5): “Oggi contro il Venezia sarà l’ultima in casa, ci sarà tantissimo pubblico ma bisognerà fare attenzione vista la partita d’andata: Mourinho ha anticipato due cambi ma servirà comunque una squadra con un’alta percentuale di titolari. L’allenatore ha sposato giustamente la causa degli errori arbitrali, però la Roma ha perso anche molti punti per sue lacune e demeriti. Veretout devi venderlo almeno a 20: ma se va via lui devi prendere un altro titolare in quel reparto. In questi casi bisogna fare sempre i conti con la realtà. Questa è una società che ha bisogno di soldi e di giocatori forti. I presupposti giusti ci sono, ora bisognerà solo aspettare settembre”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Il futuro di Dybala sarà all’Inter, si sono promessi un futuro insieme. La Roma ci sta provando, anche all’estero si muove qualcosa ma la squadra in assoluto avanti a tutte è quella di Inzaghi”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Dybala è un uomo da oltre 15 gol, in questa stagione considerata da tutti negativa ha fatto 10 reti in 27 partite. Nessun giocatore tranne Abraham ha fatto tanto. Non si discute come calciatore, i prossimi quattro anni sono i suoi. Se arriverà a Roma dovranno fare i fuochi d'artificio. La squadra però deve cambiare dietro, del regista ne può fare anche a meno. Mourinho dice che i punti che mancano al suo club è per colpa degli arbitri, ma non è così: il problema è la squadra. Zaniolo non vale più le cifre che sento”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Sugli arbitri Mourinho ha ragione, hanno fatto dei danni incalcolabili. Non solo contro la Roma, ma in generale. Speriamo che le cose possano cambiare. Dybala è uno dei migliori calciatori che c'è sulla piazza. Io giocherei a quattro. Zaniolo anche se non è stato bene deve restare a Roma, ma per vincere servono altri 4-5 giocatori titolari".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Mourinho si deve are una risata. Sta a Roma, sta bene economicamente e il calcio è uno degli sport più belli del mono. In campionato, però, la Roma non ha fatto bene, poteva fare di più, e non per colpa degli arbitri. Le difficoltà della partita di stasera sono vicine allo zero". 

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "La partita contro il Venezia per la Roma è una formalità, non scherziamo. Mourinho ha ragione sugli arbitri, però a Firenze la Roma ha giocato sottotono e ritirare sempre fuori la storia del Var e dei direttori di gara è un po' un disco rotto".