Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, CORSI: “Mi rode per Dzeko alla Juve. L’arrivo di De Sciglio? Sono senza parole”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Teleradiostereo - 92,7): "Ce ne sono tanti di giocatori come Under in Premier League: il Leicester non gli chiederà di farsi tutta la fascia. E' in un campionato che gli si adatta".
Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): "Vogliamo accontentare Fonseca e prendere Smalling, anche mettendo 2-3 milioni in più? Il segnale, se non arriva lui, è preoccupante ma non solo per noi, soprattutto per il tecnico portoghese".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma ci perde con lo scambio Dzeko-Milik, nel tridente insieme a Napoli e Juventus. La Roma aveva Szczesny e Alisson e non è riuscita a sostituirlo nella maniera corretta: il 70% che ha speso dai ricavi del portiere brasiliano lo ha speso male e ora c'è il problema portiere. Spinazzola non garantisce una continuità sul punto di vista atletico. La Roma dovrebbe pensare a tenersi i giocatori migliori. Penso che sbagli nel cedere Dzeko alla Juventus. In una difesa già giovane, con Ibanez e Mancini, servirebbe più esperienza, nonostante valuti Kumbulla un grande acquisto".
Antonio Felici (Centrosuonosport - 101,5): "Giudico Kumbulla una buona operazione di mercato: dal punto di vista tecnico, hai preso il giovane più interessante per quel ruolo. Un po' meno per la cifra da sborsare al Verona. Se Kumbulla deve essere un valore in più da mettere accanto ad uno come Smalling, allora i conti tornano. Se invece deve essere il suo sostituto, non ci siamo proprio. Mi sembra un discorso abbastanza approssimativo il volerlo buttare subito nella mischia sabato contro il Verona. Non ho nulla contro Milik, ma si sta cedendo Dzeko: il più forte giocatore in rosa della Roma e che per di più è anche capitano".
Francesco Balzani (Centrosuonosport - 101,5): "Dare via Florenzi per prendere De Sciglio è incomprensibile. Ci sono storie destinate a finire, come quella di Dzeko con la Roma: il bosniaco non ha più un rapporto con Fonseca. Comunque continuo a vedere Milik come un grande attaccante. Kumbulla ha bisogno di essere affiancato da qualcuno con più esperienza. Inoltre serve un regista, Diawara lo fa ma non lo è: manca quello spessore di carattere in quella zona del campo. La coppia Veretout-Diawara continua a non convincermi. Se devo sopportare questa condizione di precariato allora sposto Mancini a centrocampo. La cosa che manca di più nella Roma, oggi, rimane comunque il direttore sportivo".
Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Leggo tutti contenti perché vendiamo il capitano della Roma, Edin Dzeko, alla Juventus... io no sinceramente. Quando vendo giocatori alla Juve, soprattutto se forti come il bosniaco, mi rode. Ma è normale. Faccio un esempio: la Fiorentina non vince uno scudetto da una vita, ma quando vende un giocatore all’odiata Juve, i tifosi si rivoltano. Kumbulla? Mi stupisce sentire persone contente perché lo abbiamo strappato alla Lazio... ma veramente? Non la capisco questa cosa, sono sincero. De Sciglio? Io non so che dire. De Sciglio è l’unica cosa che non ho mai capito di Allegri, un amore per me immotivato”.
Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92.7): “In questa città va di moda dire che tutto quello che fa la Roma è una schifezza. Kumbulla due settimane fa, quando era seguito da Juve, Inter e Lazio, parlavano di un giovane tra i più forti in Serie A, uno da scudetto, ora che lo prende la Roma è una operazione senza senso se non viene preso anche Smalling. Sui social, e non solo, già leggo e sento dire che da Pallotta a Friedkin non è cambiato niente, ed invece non è così. Ma c’è un certo masochismo tra i tifosi. Dzeko è più forte di Milik, ma è arriva uno molto più giovane del bosniaco e che guadagna la metà: la Roma, per mettere a posto i conti, questo deve fare ”.
Federico Nisii (Teleradiostereo – 92.7): “La cessione di Dzeko non può e non deve essere paragonata a quella di Salah, Marquinhos o di Alisson. Qui stiamo parlando di uno che ha 35 anni e che ha un ingaggio pesante, e la Roma sta seguendo la strategia di abbassare il monte ingaggi. Milik, poi, a mio avviso è sottovalutato, ma questa è una mia opinione. Mi ero illuso che andando via la pietra dello scandalo Pallotta le cose potessero cambiare ed invece l’atteggiamento di alcuni tifosi è peggiorato”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "La cifra è alta, ma Kumbulla è bravo. Accanto a questi giovani serve uno esperto. Al momento la Roma è più debole".
Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma ha mandato via i migliori perché non andavano d'accordo con l'allenatore. Non si faceva prima a mandare via l'allenatore del quale non sono convinti? La squadra è meno forte dello scorso campionato".
Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino - 104,5): "La difesa della Roma è promettente ma giovane. De Sciglio è una scelta positiva, ma vanno via molti protagonisti".
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma riparte con Fonseca ma non so con quanta convinzione, perché stanno emergendo parecchie lacune caratteriali".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se non arriva Smalling la Roma si è indebolita. Milik è un ottimo acquisto, buoni anche Kumbulla e De Sciglio, ma senza l'inglese la difesa non è da top. La cessione di Dzeko la capisco, il nuovo proprietario fa bene ad alleggerirsi di un contratto da 7,5 milioni per un giocatore che ormai ti garantisce solo un paio di anni"
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se arriva Smalling la Roma si è anche un po' rinforzata rispetto all'anno scorso. Milik fa gli stessi gol di Dzeko".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Tutto ruota attorno a Smalling. Kolarov e Dzeko sono due giocatori in parabola discendente. Se arriva l'inglese insieme a Kumbulla, Milik, De Sciglio e con Pedro la Roma si è rinforzata anche in prospettiva. La vedo, però, da quinto/sesto posto"
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