rubriche

‘RADIO PENSIERI’, GIANNINI: “Spero le parole di Pallotta servano a spronare la squadra”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport - 101,5): "Se il presidente Pallotta arriva a dire che c'è qualcuno che non si impegna a Trigoria, la situazione è molto ma molto grave: evidentemente al presidente sono stati riportati o raccontati, una serie di comportamenti scorretti, che vanno arginati. E' un messaggio diretto in primis a dirigenti e all'allenatore e poi ovviamente ai calciatori. Juve-Roma? Spero sia la partita del rilancio della stagione giallorossa: un grande risultato a Torino permetterebbe alla squadra di ripartire, soprattutto a livello mentale. Mi auguro che le stesse parole di Pallotta siano da sprone per la squadra. Sento parlare tanto di Conte o Mourinho, di uomini forti ma non capisco perchè la proprietà non mette in mano la gestione sportiva della Roma a Bruno Conti e Francesco Totti: stanno già lì, hanno gli attributi per gestire i calciatori, conoscono ogni angolo di Trigoria, sono la storia della Roma, è così facile..."

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La Roma forse recupererà Dzeko per la gara di sabato. Non si è ancora aggregato con il gruppo al 100% e potrebbe essere un rischio schierarlo all'Allianz Stadium. De Rossi, invece, sicuramente non recupererà e probabilmente lo vedremo con il nuovo anno. Di Francesco in tutto questo dovrebbe tornare anche alla difesa a quattro. Il ballottaggio vero è tra Dzeko e Schick e per ora vedo il bosniaco in vantaggio in attesa della rifinitura di domani. Ad oggi potrebbe avere 60 minuti nelle gambe. Perotti? E' tornato ad allenarsi, può essere sicuramente un'alternativa a Kluivert anche se non gioca da tantissimo. Più in generale la squadra fisicamente sta come contro il Genoa, quello che deve migliorare è la testa e qui deve lavorare Di Francesco. Secondo me per pareggiare non basta nemmeno la Roma vista contro l'Inter. Gli incontri di Boston? Monchi è tornato sapendo che non potrà fare grandi investimenti nella prossima finestra di mercato. Non aspettiamoci il grande nome che possa dare la svolta alla stagione".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Se la Roma uscisse ritrovata dalla gara con la Juve anche se dovesse arrivare una sconfitta potrebbe comunque affrontare diversamente le prossime partite. La squadra giallorossa non ha libertà di fare una partitaccia all'Allianz Stadium". 

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Questa Roma è un'immagine di se stessa. Non ha più il peso tecnico e politico che aveva prima con i Totti e i Cerezo. Facendo un discorso tecnico per la gara di sabato mi preoccupa la zona occupata da Florenzi che sarà quella di Mandzukic. Quello che la squadra giallorossa dovrà fare sarà onorare la maglia che non significa baciarla dopo un gol, ma capire cosa comporta indossare quei colori.".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La Roma, mai come quest'anno, si presenta con un gap tecnico incredibile rispetto alla Juventus. Poi lunedì possiamo anche dire che Di Francesco l'avrà giocata male, ma c'è da sottolineare la squadra con cui si presenta. Difficile trovare nella rosa giallorossa degli omologhi in casa bianconera soprattutto se consideriamo le assenze che ha il tecnico della Roma oggi".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "De Rossi che chiuderà la carriera senza scudetto è l'esempio di come la Roma spreca i suoi capitali. In questa città si schifa Nzonzi che ha alzato la coppa del mondo e si sogna Barella. Un pareggio a Torino sarebbe quasi come una vittoria. La Roma le ha perse tutte in quello stadio, quindi anche un pari sarebbe "storico"".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "Vedo dei segnali da Cristante e Zaniolo, ma è poco. Non bisogna sperare troppo nella presenza di De Rossi a Torino, ma la Roma non deve dipendere da lui. Firmo oggi per avere Daniele come allenatore della Roma in futuro, con il padre come secondo".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mi aspetto la reazione della Roma a Torino. Di Francesco quando ha le spalle al muro tira fuori il coniglio dal cilindro".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “De Rossi ha un problema al ginocchio, dovrà giocare solo quando starà bene. Se Di Francesco non avesse questa spada di Damocle non rischierebbe i giocatori infortunati. Non penso che l'intervento di Pallotta cambierà le cose".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Vedo tanti tifosi che disertano l’Olimpico, si sentono orfani di Totti e a Trigoria devono trovare giocatori o personaggi nei quali i tifosi si debbano riconoscere. Io penserei a Mourinho, come poco tempo fa sponsorizzai Ibrahimovic”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Io ho la sensazione che se la Roma perde a Torino, Di Francesco non fa capodanno a Trigoria. Me lo confermano anche le parole di Pallotta. La Roma terrorizza la stampa, fa cose che non posso passare in un paese civile”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sono curioso di vedere come finirà Juventus-Roma per capire la società come si comporterò con Di Francesco. La sudditanza nel calcio esiste, ma non è solo a vantaggio della Juve. Io, per esempio l’ho vista domenica sera all’Olimpico quando l’arbitro non ha fischiato il rigore al Genoa perché aveva paura di non uscire allo stadio. Non ci saranno dieci Var per far sparire la sudditanza- A Torino Di Francesco potrebbe ribadire il ‘finto nove’. Antonio Conte? Io lo vedrei bene all'Inter”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “La sudditanza alla quale si riferisce Cairo? Non la vedo. C’è quella che si incontra in tutti i settori in Italia. Ricordate cosa succede in Juve-Roma l’anno scorso all’ultimo secondo? Ecco c’è l’occasione per Schick di rifarsi da quell’errore, io non ribadirei Zaniolo finto attaccante”.