Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
rubriche
‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Marquinhos insegni, la Roma trattenga Zaniolo”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo - 92.7): "Marquinhos un giocatore straordinario, uno dei migliori che sia passato da Roma negli ultimi anni. Mi chiedo perché la Roma non provi mai a trattenerli. Speriamo ora ci riesca con Zaniolo"
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “ Sono sicuro che Eusebio farà alcuni cambi anche perché c’è bisogno che qualche giocatore riposi. Il mister si è lamentato dei pochi cambi a disposizione, sono tanti i calciatori acquistati che non sono utilizzati, primo fra tutti Pastore. Kluivert deve ancora maturare molto, i colpi li ha ma probabilmente ancora non riesce a fare quello che gli chiede Di Francesco perché non abituato. In questo senso va fatto il paragone con Zaniolo che probabilmente sta sfruttando gli anni passati nelle giovanili di club italiani. Per quanto riguarda Schick invece penso non possa dare più di quello che abbiamo visto ultimamente. Caso Florenzi? Paga il non aver portato la squadra sotto la curva e la minore personalità rispetto a capitani come Totti e De Rossi, ricordando che anche loro come lui hanno ridiscusso il contratto in chiave economica”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Questa è una squadra che dà più garanzie alla vigilia di Inter-Roma rispetto a una partita come Frosinone-Roma. Per la prossima gara c’è il rischio che diventi difficile considerando anche il cambio di alcuni uomini, la Roma di quest’anno è così. Non credo che verranno trovate delle soluzioni ai tanti problemi che ci sono, ma il dato dei punti delle ultime partite fa anche riflettere. Le prossime 4 partite possono indirizzare già abbastanza visto che i derby di Roma e Milano sono due incroci importanti. Alla fine di questo mini-ciclo di partite, vediamo chi sta avanti e chi sta indietro. Anche io ho paura di questa volata al quarto posto perché al momento hai due avversarie che stanno meglio di te. Nella Roma intravedo un margine di crescita che negli altri non c’è, un valore inespresso. La Roma è un enorme spreco di talento. Cristante è calato dopo un momento di forma, è un po’ tornato sotto livelli eccelsi. Forse ha giocato troppo, non credo sia un problema di ruolo. È un giocatore di solidità, Di Francesco difficilmente lo mette fuori”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Allontanarsi dall’importanza del match col Frosinone diventa pericoloso. La Roma ha difficoltà di riorganizzarsi per affrontare una gara come quella col Bologna. Non ha la capacità e la forza di rendere la partita equilibrata, ma entra in questo tunnel, prende il panico a più di qualcuno, comincia a perdere i duelli, ad avere difficoltà ad uscire palla al piede. Così dai coraggio all’avversario”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Olsen quest’anno ha fatto qualche errore, però in molte partite ha salvato la Roma. Al centro, quando non gioca De Rossi, sono problemi. E sulle fasce poi i terzini non coprono: Kolarov segna tanto ma dall’altra parte Florenzi fa fatica anche in fase offensiva”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il fatto che Olsen spesso sia il migliore in campo è un campanello d’allarme. Quest’anno Fazio sta facendo un campionato bruttissimo, e Manolas è costretto a lavorare per due. La Roma subisce troppi tiri in porta. Florenzi? Quando vieni operato a due crociati, uno dopo l’altro, è dura recuperare”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): “Sullo stadio della Roma ieri sono state dette cose pensanti, da denuncia, e mi sembra strano non vedere tanto risalto sui giornali. Ho veramente delle perplessità. Sullo stadio, la sindaca Raggi ha avuto una folgorazione sulla via di Damasco visto che prima della sua elezione diceva che non si doveva fare. Non ci possono prendere per il c*lo… Fra 5/6 anni torneremo a parlare molto di questa storia e capiremo perché ci sono state tutte queste conversioni”.
Alessio Di Francesco (Radio Radio Mattino 104.5): “Stadio? Il percorso è tortuoso, anche se secondo me si va verso il sì. Berdini ha detto che da 7 anni i funzionari lavorano solo per lo stadio della Roma da mesi, ma non è vero. Sta facendo passare lo stadio per un interesse privato, solo privato. Nei mesi in cui è stato assessore ha preferito mandare avanti il progetto, aveva il potere di cancellarlo ma non lo fece”.
Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Con tutti i problemi che ha Roma, negli ultimi 7 anni non può avere precedenza assoluta la storia della stadio…".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sulla vicenda stadio sto vedendo tante anomalie. Berdini ha detto delle cose violente ma assolutamente assennate”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA