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RADIO PENSIERI, TRANI: “Il presidente della Lega Calcio dovrebbe dimettersi”

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Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Luigi Ferrajolo(Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma può pareggiare contro l'Inter ma il divario è molto ampio. Che poi nel calcio può succedere di tutto è ovvio, ma l'Inter vince 9 volte su 10 contro la Roma". 

Giancarlo Padovan(Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Le differenze tra Roma e Inter ci sono, poi nel calcio tutto è possibile. L'Inter sta passando un momento di difficoltà con tante stanchezze. Queste sono le ragioni per cui la Roma può pensare di fare il risultato". 

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Credo che alla Roma il rinvio a domenica non cambi molto. È l’Inter che vuole fare di tutto per non giocare domenica”.

Ugo Trani (Teleradiostereo - Teladoiotokyo 92,7): "La gestione delle partite rinviate? Per me si dovrebbe dimettere il presente della Lega subito, fuori, via. Perché ha fatto talmente tanto casino che non c'è una motivazione valida di quello che sta succedendo non ce n'è una, perché giocano il martedì, il mercoledì e la domenica. O c'è lutto o non c'è lutto. E mi sembra che il lutto non c'è. Il lutto non c'è perché ha giocato oggi la Primavera della Roma, domani giocano tre partite, domenica ne giocano altre. Non c'entra la Roma, i funerali, chi ci deve andare... L'unica partita che è giusto che possa saltare è Lazio-Parma il giorno del funerale. Fine. Pensate solo al fatto che con la Roma non avrebbero giocato Bastoni e Mkhitaryan, due dei migliori. Frega a loro e soprattutto al Napoli più che a noi, tanto noi giochiamo per il campionato delle bocce. Ancora crediamo alle favole, meno male che solo Dybala lo dice. Per me la Roma non perdeva sabato a Milano, se avesse giocato. Io ancora spero che possano fare la partita e ci ripensino e sistemino il calendario, perché sennò quando giochi?".

Antonio Felici(Teleradiostereo - Teladoiotokyo 92,7):"La gestione delle partite rinviate? Uno deve usare il cervello, se ne possiede uno, anche se a questo punto comincio a dubitare. Il discorso è molto semplice: o si dichiara lutto nazionale per tot giorni si bloccano tutte le attività, ma non solo il campionato di calcio, qualunque attività sportiva possibile e immaginabile per causa di forza maggiore, allora io posso pure accettare e poi si vede quando recuperare. Ma se non è così, allora l'unica partita che può essere interessata è quella della Lazio perché sta a Roma e perché sostanzialmente è concomitante quasi con i funerali. Non vedo proprio Inter-Roma che accidenti c'entri, non c'entra nulla".

Francesca Ferrazza (Teleradiostereo - Teladoiotokyo 92,7): "Si dice che Koné voglia andare via a fine stagione. Sarebbe un grosso problema per il centrocampo della Roma dove resterebbero Cristante, Paredes e Pisilli. A quel punto dovresti investire tanto in quel reparto"

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport -90,3): “La prima colpevole è sempre la società, poi sicuramente ci sono dei limiti nella rosa. Celik me lo terrei, anche Cristante. Io non mi metto sulla cattedra a giudicare subito tutti. Negli ultimi 7/8 anni hai avuto dei direttori sportivi imbarazzanti, ma da questo discorso tolgo Tiago Pinto. Non si capisce cosa vuole fare Ghisolfi. L’unico che ha dato delle risposte è Rensch, Gourna-Douath non mi dispiace per quel poco che ho visto. Io non sono contento di arrivare quinto o sesto, ma neanche così disfattista. Poi che si possa aspirare ad una Roma migliore sono il primo a volerlo, ma la Roma è questa. Qui i giocatori arrivano e diventano pippe in 24 ore”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Ma veramente l’Europa deve essere obbligatoria per la Roma? Guardate il Napoli l’anno scorso e adesso, ovviamente anche Conte fa tanta differenza. Se per un anno non giochi l’Europa o la Conference League, non finisce il calcio. Il Napoli senza coppe si sta giocando il campionato”.