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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “La Roma di ieri accademica. Pedro diventerà fondamentale”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo - 92,7): "Roma ieri un po' accademica, lenta, piena di giocatori che sanno giocare a calcio ma che toglievano ritmo. Veretout sembrava un gigante a confronto con gli altri, mentre Diawara, Pastore e Mkhitaryan ieri si pestavano i piedi. Un giocatore come Pellegrini era fondamentale. Pedro è un giocatore molto intelligente, sa sempre dove stare e cosa fare, non ha bisogno di pensare. Non è quello che decide la partita ma è quello che durante il match costruisce. Diventerà fondamentale".

Federico Nisii (Teleradiostereo - 92,7): "Pastore fa lo slalom speciale stile Alberto Tomba e poi sbaglia, la partita si era messa male per errori individuali. Fonseca si è sbagliato? Ci può stare, poi si è corretto. Dzeko è stato dentro la partita fin dall'inizio: ha trascinato la squadra".

Gianluca Lengua (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Dzeko è un grande giocatore ma non sono d'accordo nel dire che è un fuoriclasse: quelli sono Totti, Messi, Ronaldo. Non sono d'accordo con chi dice che è stato il migliore attaccante nella storia della Roma. Ieri secondo me Fonseca ha sbagliato: ha rischiato troppo, ha messo una formazione azzardata. Mi farei anche qualche domanda sul tecnico. Diawara deludente, non in condizioni mentali. La fortuna è avere una panchina lunga con cui può subentrare gente come Pellegrini, Cristante, Under. Ma non ti va sempre bene: puoi benissimo terminare la partita con un pari".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Se Dzeko è l'unico fuoriclasse della Roma e ha 34 anni, questo spiega le difficoltà della squadra. Questa formazione ha dei limiti evidenti. L'abbondanza farà migliorare il team nel finale di stagione ma non credo che riuscirà a raggiungere l'Atalanta. Bisognerà dosare le forze e al tempo stesso evitare cambi così radicali come quelli di ieri sera". 

Franco Melli (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Hai giocato contro la Sampdoria e stavi perdendo alla fine del primo tempo. La Roma non è una grande squadra e molti tifosi si sono stancati di questa situazione. Comincerei a mettere in discussione Fonseca: non mi può presentare una formazione con i giocatori che dovrebbero andare via nel prossimo mercato. Dzeko sarebbe un fuoriclasse se facesse 20/25 partite come quella di ieri, non una tantum". 

Stefano Carina (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Ieri la Sampdoria trovava la porta giallorossa con molta facilità. E' stata la prima partita dopo lo stop: andrei cauto con i giudizi. Avere la possibilità di fare 5 cambi fa tutta la differenza del mondo. La partita della Roma e la sua svolta è stata al 60esimo, con l'entrata dei Nazionali (Pellegrini e Cristante). Dzeko la decide ma i due assist arrivano dalla panchina".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Bisogna dare giudizi leggeri. La Roma è partita con la squadra sbagliata: mi si sono rizzati i capelli quando ho visto la formazione. Fonseca forse l'ha scelta per motivi fisici. Pastore non lo voglio più vedere con questa maglia. La difesa ha sofferto molto perché nella prima fase aveva un centrocampo in cui non correva nessuno. Cerchiamo di finirla con questi esperimenti: Pastore sta qui da parecchio. Non mi dite più che la Roma ha sbagliato a fare un contratto troppo alto a Dzeko. In questo momento è l'unico fuoriclasse di questa squadra, nell'attesa di Pellegrini e Zaniolo. E' giusto che guadagni più degli altri". 

Antonio Felici (Centrosuonosporto - 101,5): "Dividerei la partita in due parti: la prima giocata dalla formazione titolare e la seconda con i cambi. La prima mi ha lasciato perplesso: i quarantacinque minuti iniziali brutti a fronte di una Sampdoria che ha fatto una partita molto buona dal punto di vista tattico. Poi sono arrivati i cambi: l'uscita di Diawara e Pastore hanno dato alla Roma un passo diverso. Con Cristante e Pellegrini la Roma ha iniziato a giocare a calcio e i due hanno legittimato la vittoria della squadra. Dzeko unico fuoriclasse di questa squadra, continuo a ribadirlo. Resta da capire una cosa: è sano di mente un allenatore che manda in campo uno come Pastore? El Flaco non può giocare: potrebbe solo se gli altri fossero statuine. Diawara in confusione totale e nemmeno Ibanez non mi ha fatto impazzire. E' stato bravo Fonseca a rimediare con le sostituzioni. Mirante è sempre stato un buon portiere. Non mi sembra inferiore rispetto a Pau Lopez".

Francesco Balzani (Centrosuonosport - 101,5): "Ho visto una Roma unita sul profilo caratteriale. Sulla tattica abbiamo visto invece gli stessi errori di sempre. Non ho capito se Fonseca sia stato più bravo a fare i cambi o troppo scarso a schierare quella formazione iniziale. Il pareggio sarebbe stato un po' più giusto. La scelta di Pastore mi ha sorpreso più di quella di Bruno Peres. Ranieri ha dato a Fonseca una lezione di umiltà tattica. Mirante mi dà grande affidabilità: non è uno che ti cambia le sorti della squadra. Lo lascerei titolare al posto di Pau Lopez". 

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “La Roma come altre squadre deve superare le difficoltà atletiche. La Sampdoria all'inizio era più organizzata. La Roma ha vinto grazie a Dzeko, un campione. Senza il VAR nessuno avrebbe detto che il gol di Veretout non fosse regolare. Questa giornata non è stata indicativa per nessuno, né per la Roma né per la Lazio. Per me la Roma non arriverà quarta, ma la corsa Champions la farà sull'Inter, non sull'Atalanta”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92,7): “Avevo paura delle ripartenze della Sampdoria, le tattiche di Ranieri le conosciamo e per come si era messa la partita per loro andava bene. Diawara in queste condizioni non può giocare. Il fallo di mano? Perché allora il rigore non viene concesso al Sassuolo dopo il tocco di Young?”

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è un disastro, è stata salvata da Dzeko. Vittoria contro la Samp importante ma difficilmente servirà vista l'Atalanta. Hanno ragione i tifosi sulla rifondazione della società”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Nel primo tempo la Roma era una squadra che non sapeva cosa fare, sembrava una partita in piazzetta dove ognuno faceva quello che voleva. Nel secondo ho visto una Roma completamente diversa e la sua vittoria è estremamente legittima. Ieri me la sono presa con Fonseca per alcune sue scelte, per fortuna c'è Dzeko”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Perché schierare quella formazione? Al contrario di Inzaghi, Fonseca ha messo quelli più scarsi all'inizio. I Pastore e i Peres ad oggi sono impresentabili, senza Dzeko non è la vera Roma”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La qualificazione in Champions per la Roma, ad oggi, sembra difficile, con un'Atalanta così... Ridicolo il gol annullato a Veretout. La Roma voleva gestire i titolari per la gara con il Milan".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le scelte iniziali di formazione non le ho capite. Ibanez, Pastore e Bruno Peres hanno deluso. Squadra all'inizio senza gamba, ritmi bassi. Nella ripresa con i cambi è cambiata la musica, grazie alle due perle di Dzeko. A Milano serve un altro atteggiamento, con più consapevolezza. Si è rischiato di non vincere una partita dove la Sampdoria aveva già la testa al Bologna. La Roma ha vinto la partita grazie ai cambi di Fonseca, il primo tempo è stato molto sottotono. Non capivo nemmeno il modulo".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dzeko ha fatto due gol da fuoriclasse, al volo, meravigliosi. Bravi anche quelli che hanno fatto gli assist".

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “I tre punti di ieri sera sono la cosa più importante. Io non l'ho vista la partita e non posso dare un giudizio. Il risultato, come al solito, te lo porta l'attaccante forte. Quando non segna lui la squadra è in difficoltà".