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‘RADIO PENSIERI’, FOCOLARI: “Con una sconfitta la Roma direbbe addio ai sogni”

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Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Inter-Roma? Non ci sarebbero due feriti ma due morti in caso di parità. Per la Roma in caso di pareggio sarebbe un punto positivo, ma sarebbe staccata in modo definitivo da quelle sopra. Entrambe devono vincere. La Roma può ancora recuperare con gli scontri diretti, per l'Inter potrebbe essere quasi fatale. È una partita che vale tantissimo, all'Inter mancheranno giocatori importanti come Bastoni e Mkhitaryan. Una buona partita di Pellegrini non cambierà le cose, è meglio per tutti e due che si separi dalla Roma".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "La panchina dell'Inter è pazzesca. Poi in campo c'è una stanchezza generale, anche mentale... ha giocato tante partite. È una partita bivio, la Roma se non vince dice addio a qualunque tipo di sogno. È una partita da dentro o fuori, due feriti fanno due morti. È un gruppo che ha carenze notevoli, più di così Ranieri non può fare. Contro le grandi non ti puoi permettere di vincere sempre 1-0. Anche contro la Lazio ha pareggiato ma sofferto tanto".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "La Roma è una squadra che non perde da 17 partite consecutive. Ultimamente ha perso colpi ma organizzata così è dura da battere. Non mi meraviglierei se un episodio fortunato continuasse a privilegiarla. Di Pellegrini non si capisce cosa pensare, forse la cosa migliore è andare via da Roma e ricominciare".

Giancarlo Padovan (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Io mi aspetto che domani si decida il campionato, perché secondo me l'Inter non vince e il Napoli sì. Come non mi aspetto la Roma vincente, perché non subisce ma segna anche poco. Pellegrini deve giocarsi bene questa carta, ma la sua storia con la Roma è finita".

Paolo Marcacci (Radio Radio Mattino - 104.5): "Credo che Ranieri l'abbia preparata così: protrarre il più a lungo possibile l'equilibrio, anche se non è facile, per far emergere la fragilità dell'Inter anche emotiva nell'ultimo terzo di gara. Innanzitutto non devi prendere gol, e questo la Roma lo sa fare, poi magari trovare l'episodio decisivo. Il pareggio servirebbe a poco. Penso che in Conference non ci voglia andare nessuno".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104.5): "Difficile dire perché la Roma non vinca contro le big, può esserci una questione di valore. Contro le piccole le qualità sono emerse, contro le grandi faticano a venir fuori. Può anche essere una questione di atteggiamento mentale e d'intraprendenza, di non-rischio, visto che la Roma non perde da 17 partite. Il rendimento insufficiente contro le grandi fa riflettere. Come valori assoluti la Lazio, la Fiorentina e il Bologna non mi sembrano nettamente più forti rispetto alla Roma: è anche una questione mentale. Contro l'Inter il pari non sarebbe da considerare un risultato negativo, ma praticamente non farebbe compiere un salto in avanti di qualità che la farebbe avvicinare all'Europa e al sogno Champions".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104.5): "L'Inter è in un momento delicato, rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano. La Roma mi sembra stanca ma deve tentare di fare l'impresa. Ranieri vorrà lasciare un ricordo bello. E' difficile vincere a San Siro in qualsiasi momento, ma avresti l'opportunità di tenere aperta una situazione. Se la Roma non vince, il quarto posto te lo puoi sognare. Deve cercare di sfruttare le opportunità, se la partita non dovesse sbloccarsi l'Inter potrebbe attaccare. Sei lì, l'Inter ha davvero tanto da perdere. Shomurodov e Dovbyk li proverei insieme, l'ucraino è un po' più inconsistente mentre l'uzbeko era già ceduto a gennaio. Se non arrivi in Champions, un anno senza coppe non fa finire il mondo: vedi il Napoli. Bisogna evitare la Conference".