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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “Non ricordo uno forte come Pedro essere accolto con questa indifferenza”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Federico Nisii (Tele Radio Stereo – 92,7): "Io non ricordo un giocatore di questa qualità, come Pedro, essere accolto con una tale indifferenza, mentre ci si è sempre esaltati per altri nomi, me compreso. Pedro è un grande giocatore, uno dei pochi di livello arrivati quest'anno in Serie A. Forse perché è stato preso a zero, ma così è stato anche per Smalling e Mkhitaryan. Cosa è successo? Forse ci siamo caricati di negatività, per le tante mancate vittorie e le delusioni. Non so se, in caso Diawara dovesse partire, Fonseca metterà Pellegrini accanto a Veretout, per cui spero che la Roma resisterà a tutte le pressioni da Napoli. Con vice Villar e Cristante o un giocatore più funzionale, cedendo Bryan. In questo nuovo modo di giocare Pellegrini non avrebbe spazio, tra Pedro, Zaniolo, Mkhitaryan e Carles Perez, su cui la Roma ha puntato molto. Anche perché ora la Roma ha una punta e 9 trequartisti-esterni".

Mario Sconcerti (Tele Radio Stereo – 92,7): "La Roma deve vendere sì Under e Kluivert, ma deve venderli bene. Sarà comunque un campionato al buio e un mercato che vacilla, che non esiste più. Si fanno semplici scambi tra squadre medio-piccole e le grandi squadre si vendono i calciatori forti tra di loro".

Xavier Jacobelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Appena la Roma troverà un'alternativa la trattativa Dzeko-Juve potrebbe sbloccarsi, anche perché il bosniaco ha già dato il suo benestare al trasferimento".

Roberto Infascelli (Tele Radio Stereo – 92,7): "Vivrei male l'allontanamento di Dzeko, perché so che sarebbe difficile al momento prendere un giocatore simile. Milik non mi piace come giocatore, sbaglia troppi gol facili. Non mi sembra neanche troppo convinto di venire nella Roma. L'ideale sarebbe farli convivere in attacco, ma al momento è insostenibile".

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo – 92,7): “Quella della Roma è una situazione complicata, ma ci vuole tempo e fiducia. Questo mercato sarà più difficile degli altri, accendere il motore dei ricavi non è facile. Mi dispiace che il tifoso della Roma sia costretto ad accettare un nuovo anno zero: prima perché c’era Monchi, poi perché è arrivato Fonseca… Ho fiducia in chi investe così tanti soldi, per forza di cose dovrà tirare fuori delle idee che non poteva avere non avendo proprio le tempistiche per formarsele. In questo momento spero ascoltino i consigli giusti e capiscano chi li dà per il bene della Roma. A Trigoria ci sono dei dubbi sullo staff di Fonseca, quella del tattico italiano era un’idea nata nel finale della scorsa stagione, poi hanno capito che anche solo pensarla è una follia. Ma è stata una cosa pensata e valutata. Adesso accollano che è una bufala? Pellegrini in questo momento non lo vedo titolare, a meno che Fonseca non voglia tornare sui suoi passi e lavorare sul ruolo di mediano”.  

Augusto Ciardi (Tele Radio Stereo – 92,7): “Qui a Roma quando c’è mezzo attaccante in più si comincia a dire ‘Eh ma dove lo metti, come giochiamo’. La Roma che ha fatto per vedere Under con quella faccia e quell’atteggiamento? Kluivert era più titolare di Zaniolo all’inizio, poi Fonseca l’ha mollato perché doveva fare il bene della Roma. L'inserimento di un tattico italiano sarebbe stata la più grande mancanza di rispetto nei confronti dell'allenatore”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo – 92,7): “Pedro ha vinto tutto, ma vedo questa tendenza ad andare sull’usato sicuro. La regola sugli attaccanti dev’essere due attaccanti centrali di ruolo e poi uno giovane da far crescere. Sul secondo attaccante qui si dice ‘tanto quando gioca’... ma chi se ne frega. Ci sono squadre ridicole che hanno cinque punte centrali. Pastore? L’unica possibilità che hai è la rescissione di contratto”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Pirlo alla Juventus è in grado di presentarsi e dire delle cose. Il cambio di proprietà c’è stato ma non ce ne siamo tanto accorti: serve una dichiarazione che dica che c’è fiducia nell’allenatore. Chiarire e rinforzare la posizione del tecnico in questo momento non sarebbe male anche per dargli forza. Ha scaricato una decina di giocatori, se lo fai e c’è l’appoggio della società ok, altrimenti te li ritrovi che girano a Trigoria… Di cose da sistemare ce ne sono”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Alla Roma serve un mercato in entrata ma soprattutto in uscita. Ci si vuole liberare di un sacco di contratti onerosi, di giocatori che servono poco o niente. Fonseca si è fatto un’idea di quello che gli serve o non gli serve. Ha cambiato modulo, ci ha lavorato, un’idea chiara ce l’ha. La Roma a livello societario è ancora assente. Sul mercato è ancora presto, ma c’è stato un cambio di proprietà e la gente è curiosa”.