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‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Vedendo questa Roma molti dovrebbero chiedere scusa a Fonseca”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Piero Torri (Tele Radio Stereo 92.7): "Da quello che so ci sono perplessità sul progetto Tor di Valle, in primis per i costi e per le opere pubbliche che andrebbero erette. Io punterei comunque a portare a casa il sì definitivo, poi si può valutare un altro terreno".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Se la Roma dovesse vincere con il Napoli le cose si fanno davvero interessanti".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Roma è partita bene, sta facendo gare di grande qualità ma il campionato è lungo. La squadra dovrà reggere questi ritmi, perché la Serie A è una maratona. Detto questo in campo si vedo più ordine e unione di intenti, tutti elementi che possono far ben sperare. Occorre però calma, c'è sempre la variabile relativa agli infortuni e lo abbiamo visto ieri con Ibanez e Mancini".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Vedendo la Roma di ieri sono in molti a dover chiedere scusa a Fonseca. Mi piace l'idea di calcio di questo tecnico".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "Forse al momento la Roma è quella che gioca il miglior calcio in Serie A. Magari è troppo parlare di scudetto, posto il fatto che in questo campionato tutto è possibile. La squadra di Fonseca può arrivare tranquillamente tra il secondo e il quarto posto. Se Friedkin capisce che a gennaio con qualche innesto la Roma può davvero competere, allora al miracolo puoi pensarci seriamente. Un ottimo segnale è la stabilità della squadra riserve, ieri infatti mancavano Smalling, Pellegrini e Dzeko. Il collettivo sta facendo più dei singoli, un cambio di rotta inaspettato se ricordiamo la partita di Udine, risolta da un lampo di Pedro ma giocata complessivamente male. Villar deve irrobustirsi e migliorare, ma forse è il miglior regista puro che c'è in rosa. Karsdorp ha fatto bene in fase difensiva, sul suo atteggiamento difensivo voglio aspettare prima di giudicare. Voglio spendere una parola per Mancini: è tornato a un livello altissimi e nelle ultime tre partite ha dimostrato grandissima personalità".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Fonseca sta facendo un ottimo lavoro, ha trovato la quadratura del cerchio e ha dato alla squadra un'idea di gioco precisa. Detto questo, con una classifica così corta, tutte le ambizioni possono essere giustificate. Se lo scudetto non deve essere un tabù per il Milan, come dice Maldini, allora può non esserlo anche per la Roma. Guardando al passato però, personalmente aspetto febbraio per fare certi discorsi. Da qualche partita vedo la squadra con una manovra più rapida e soprattutto che approccia le partite con il giusto atteggiamento. I calciatori fanno molto movimento senza palla, un aspetto fondamentale nell'economia del gioco di Fonseca. Ieri Mayoral ha giocato una grande partita, un ottimo primo tempo soprattutto. Ha fatto un bel gol e sta migliorando nel dialogo con i compagni".

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo - 92,7): "Le mascherine dei Friedkin? Un gesto furbo e intelligente, che è piaciuto a tantissimi tifosi. Ho la sensazione che gli siano state presentate delle questioni per cui Pallotta veniva contestato. È una mossa perfetta: sanno che saranno inquadrati e che se ne parlerà. È un’altra “paraventata”, un gesto a cui vedo dietro una strategia per riavere quella fetta rumorosa e rilevante dei tifosi che mettono più anima e impegno. Ma se questo significa che si tifi tutti più uniti per la Roma è stata una cosa giusta. Se ci vuole così poco, se veramente sono le cose che contano, le facessero. Dopodiché ci sono altre questioni molto più rilevanti di una mascherina su cui attendo curioso le decisioni”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Qualche scontro diretto lo deve vincere la Roma, spero già da domenica col Napoli. Tutti dicevano che Fonseca doveva andar via, adesso tutti sul carro”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “I tifosi della Roma ora si aspettano dai Friedkin che riportano al giusto giorno la data di nascita del club ed elimino le idiozie di chi li ha preceduti. Borja Mayoral con gol e assist, si sapeva che era bravo e doveva solo venir fuori. La Roma sta dimostrando di essere forte: ieri le mancavano Smalling, Pellegrini e Dzeko, cioè l’intelaiatura della squadra”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma avrebbe meritato di vincere con la Juve. Domenica col Napoli è un esame importante. Ieri era senza l’asse portante ma ha dimostrato personalità”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mkhitaryan ha segnato 5 gol nelle ultime due partite e sta trascinando la Roma. I giallorossi sono la sorpresa, il merito di Fonseca è aver corretto alcuni errori e inserito i giocatori di esperienza in un contesto giovane. La svolta è arrivata coi Friedkin: la loro presenza costante allo stadio, a Trigoria”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Questa Roma è opera soprattutto di Petrachi: io lo richiamerei... Perché lui ci vuole è uno di spirito testaccino che mette in riga i giocatori. Questa Roma, zitta zitta sta lì nei primi quattro posti, gioca bene si divertono. Consiglierei a Pallotta una cosa. Lui dovrebbe dire: "Mi avete fatto spendere 80-90 milioni di euro, mi avete illuso che lo stadio lo avreste costruito, a chi li ho dati questi soldi?". Non vorrei che qualcuno che fa comunicazione fosse coinvolto in una truffa psicologica, ci vedo qualcosa di losco". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Finalmente abbiamo visto un buon Mayoral, ieri ha giocato bene ed ha aiutato la squadra. Mkhitaryan, invece, è decisivo: ma quanti anni ha? Vittoria prevedibile, perché la differenza tecnica tra le due squadre è netta. Il bello di questa Roma è che non ti accorgi delle assenze. Ripensando all’inizio di campionato c’è stato un cambio di marcia, l’allenatore ha capito la strada da percorrere”".