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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “A Pallotta direi di vendere, ma non può più pretendere 700 milioni”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Fare una plusvalenza con Schick sarebbe un mezzo miracolo, ma non risolve di certo i problemi della Roma. C’è una preoccupazione quasi angosciosa del futuro, non si riesce a capire quale sarà il domani. Pallotta volendo si può permettere di tenere la Roma, vendere ora è un’esigenza da imprenditore: tenersi il club da solo non ha molto senso. Sono convinto che sul mercato qualcuno la Roma la attrarrà, ma ci vorrà più tempo. Pallotta non la regalerà al primo che arriva, farà i suoi interessi”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il problema cardine è uno: se si sceglie il modello tedesco, allora ci sono possibilità di ricominciare e di non interrompere in corsa. Difficile immaginare che dopo tutto questo diluvio improvvisamente il rischio sia zero. Qualche pericolo c’è sempre. A Pallotta direi di vendere, altrimenti la Roma non la vende più. Non può pretendere più i 700 milioni, se rimane lui abbiamo già sentito di sofferenza economica. Dovrà rinunciare a qualche giocatore, mi pare che la possibilità più grande è che la Roma venga ridimensionata”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il calcio sta andando verso la riapertura. Ma se si rigioca, si fa a giugno. Voi pessimisti vi rendete conto che se il 17 giugno non saremo in grado di fare una partita, saremo sull’orlo della morte? Se Pallotta non vende i momenti della Roma saranno bruttissimi”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Reso sulle mie posizioni, poi aspetto il 18 per vedere quanti giocatori sono rimasti per rosa e si capirà se si potrà ricominciare. Conosco gente in Lombardia che ha paura ad uscire di casa. I calciatori sono uomini non macchine per fare soldi. Pallotta deve tenere la squadra al più alto possibile, a costo di rimetterci dei soldi, per avere una squadra competitiva. Magari alla fine dell’anno avrà la possibilità di vendere al prezzo giusto. Altrimenti rischia di svalutarla ulteriormente".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Sono pessimista sulla ripresa del campionato, questo virus ha cambiato tutte le abitudini nostre e la vita del Paese, già da tempo in una situazione tragica. Sono contrario ai cinque cambi dalla panchina, è un'idea che non mi piace. L’era Pallotta è finita, laddove sia mai cominciata. Cosa si ricorderanno i tifosi della Roma di lui? È stato uno dei presidenti che più ha disatteso le aspettative dei giocatori, ha parlato di progetti che ogni anno finivano perché vendeva i giocatori migliori".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "Si fa fatica a tenersi su con il morale, più passano i giorni e peggio è. In giro vedo tanta gente triste, delusa e qualcuno anche arrabbiato e disperato. Il caso della Sampdoria dovrebbe occupare i titoli del Tg1 e ce lo dovrebbero spiegare i virologi. La norma dei cinque cambi?  Vediamo, è un'opportunità in più. Di sicuro non fa male".