Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Dzeko è il primo a non esser convinto di questa Roma”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): "Vedo che si ingigantiscono le voci di una partita al confine tra Roma e Inter per Di Francesco. Sconfitta o pareggio ai giallorossi cambierebbe poco. Poi molto della stagione in corso passerà dagli acquisti di gennaio. Servono un paio di colpi buoni. Pallotta? E' molto infastidito dagli infortuni perché ha visto allontanare anche i preparatori scelti da lui e con i quali anche Garcia era entrato in collisione. Detto ciò la Roma ha un altro problema ben preciso in attacco che si chiama Edin Dzeko. E' il primo di quelli a non esser convinto di questa squadra. Schick? Ho perso le speranze nell'ultima partita con il Real. Aveva l'occasione di giocare libero di testa e non l'ha sfruttata. Ha giocato talmente leggero che è sembrato quasi trasparente"
"Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “La Roma non è favorita, ma non affronta la Juventus o il Manchester City, nelle quali ti dovresti fare il segno della croce. Il gol di Eriksen ha scombinato i piani dell’Inter, moralmente gli dà fastidio. Loro possono permettersi un pareggio, la Roma no. Le assenze sono pesanti, oggi è arrivata la mazzata su Dzeko ed El Shaarawy… Pellegrini come fa a recuperare visto che oggi ha fatto solo fisioterapia? Non è che magari è un tentativo per mischiare le carte? Conte sarebbe veramente la soluzione migliore, ora o a giugno. E se veramente è attirato dalla Roma, vorrebbe dire che gli è stato prospettato qualcosa di nuovo”.
"Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “Antonio Conte? Dico sì, a malincuore per Eusebio Di Francesco. Sarebbe l’uomo giusto al posto giusto. Lui è il più bravo allenatore al mondo, ovunque è andato ha trasformato la squadra ed ha vinto”.
Bruno Ripepi (Centro Suono Sport – 101,5): “Io non voglio parlare di Conte o di altri allenatori, ma vorrei parlare dei 29 infortuni muscolari, con un presidente che, malgrado la situazione se ne sta a Boston, il Direttore Generale non dice nulla, e domenica sera giochiamo con quattro giocatori della Primavera convocati. Ma come lavorano questi dirigenti? Vediamo che fine faranno i 50 milioni presi ora con la qualificazione agli Ottavi di Champions”.
"Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “A Di Francesco non c’è un’alternativa valida: non ce l’hai Antonio Conte, e l'esonero in corsa non sarebbe un atteggiamento da grande squadra”.
"Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Ne mancano troppi di giocatori per indicare Di Francesco come responsabile. Che si possa portare dietro Monchi mi stupirebbe. Zaniolo è un giocatore moderno, è un trequartista con fisico: ha il passo giusto, può diventare uno che dal centrocampo in avanti può fare tutti i ruoli”.
"Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La situazione degli infortunati della Roma è desolante. Potrebbe esserci un impegno più convinto di chi in normalità non avrebbe dovuto giocare. Kluivert? È più decifrabile di Zaniolo, è un’ala che ha nella velocità l’arma migliore: non mi sta convincendo perché era partito benissimo col cross di Torino, dopodiché sembrava fosse l’alba di un grande giocatore e invece non l’ha dimostrato. È troppo innamorato di sé e del pallone”.
"Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma si gioca di più, perché Di Francesco è in dubbio. La Roma nel primo tempo col Real ha giocato bene, ha avuto due grandi occasioni: se fosse stato 1-0 o 2-0 non ci sarebbe stato niente da dire. Le assenze fanno male, ma ora è davvero arrivato il momento di Schick: abbiamo sempre detto di doverlo vedere per 4-5 partite e ora lo vedremo. Nel calcio ci sono anche delle sliding doors: abbiamo detto del prestito possibile a gennaio e invece ora sente di diventare un giocatore necessario e può succedere che torni ad essere quel giocatore che molti pensavano e io penso ancora. Auspico una presenza di Santon dietro con Florenzi spostato in avanti, considerata anche la presenza di Perisic su quella fascia. In un mondo normale, in un’occasione come questa, il presidente andrebbe dalla squadra, si metterebbe in tribuna all’Olimpico e darebbe la sua vicinanza all’allenatore”.
"Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Non ho ancora capito il ruolo di Zaniolo, non so ancora se lui sia un centrocampista offensivo, un trequartista, una mezzala. Con l’Inter, con tutte quelle assenze, sarà difficile”.
"Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Non voglio pensare a cosa potrebbe succedere in caso di sconfitta pesante contro l’Inter. Se dovesse perdere male Di Francesco avrebbe vita corta, così come Monchi che lo sta proteggendo. Gli acquisti del ds spagnolo non stanno dando tutti questi risultati, a parte Olsen, Under… Tra il mercato e il tecnico credo il direttore sportivo possa difendere più Di Francesco. Pallotta a Roma? Ma siamo così sicuri che la sua presenza nella capitale possa cambiare qualcosa?”.
Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Ho avuto una notizia, da fonte attendibilissima, e cioè che la Roma ha parlato anche con Antonio Conte: lui ha risposto che gli piacerebbe tornare ad allenare in Italia, ma sta aspettando la chiamata del Real Madrid e comunque verrebbe solo da giugno prossimo. In Serie A proverebbe a battere la Juventus, visti i cattivi rapporti con la famiglia Agnelli. A Trigoria ci sono due o tre correnti di pensiero. La prima sostiene che si deve continuare con Di Francesco fino a giugno per poi puntare su Conte, la seconda preferisce un traghettatore come Rocca fino a fine stagione, la terza sostiene di esonerare Di Francesco se domenica sera la squadra perde contro l’Inter e cambiare tecnico in corsa. Per me, comunque, Di Francesco il prossimo anno non sarà il tecnico della Roma. Antonio Conte vuol dire accettare un simbolo della juventinità, ma sarebbe però, finalmente, un segnale vincente da parte di Pallotta. Mi dispiacerebbe per Di Francesco, un Antonio Conte creato in casa, ma al quale hanno smembrato la squadra”.
"Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): “La pista Montella è quella più caldeggiata da Monchi in caso di esonero di Di Francesco. La Roma si gioca tanto con l’Inter ma il fatto di non essere decisi sull’alternativa potrebbe spingere ad andare avanti. Sousa non convince tutti, e dico meno male… Se prendi Montella o Sousa devi fare un anno e mezzo di contratto, per sei mesi verrebbe solo un disperato. A prescindere da come andrà la stagione, Di Francesco non sarà l’allenatore della Roma l’anno prossimo. Se ci fosse stato uno disponibile come Spalletti nell’anno di Garcia, Eusebio già sarebbe stato mandato via. Totti? Usato così è utile solo per qualche campagna pubblicitaria della Roma”.
"Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): “Ai tempi avrei visto bene una carriera in giallorosso per Montella. Dalla Fiorentina in poi non ne ha azzeccate granché e qualche dubbio ora ce l’ho: in questa fase storica non mi convince molto. Montella ha sbagliato le scelte professionali dopo la Fiorentina, lo stesso Milan l’ha preso in una fase non chiara come invece è adesso; anche andare a Siviglia è stata una follia, pur di allenare non ha ponderato le sue scelte e si è dato la zappa sui piedi”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Ad oggi Di Francesco e Monchi restano al proprio posto. L'ipotesi esonero non convince la dirigenza. L'ipotesi Sousa non esiste e non penso che cambierebbe qualcosa il suo arrivo. Di Francesco deve fare meglio, ma non ci sta l'ipotesi esonero al momento, anche perché non c'è a disposizione un nome che possa cambiare le cose. L'Inter è una buona squadra, ma con la Roma non c'è grande differenza. Non mi sorprenderebbe l'addio di Marcano a gennaio".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non penso che Di Francesco verra esonerato in caso di sconfitta. Conterà la prestazione della Roma, ma chi si potrebbe prendere al suo posto? In campo con l'Inter ci sarà una formazione di bambini".
Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Monchi dimissionario in caso di esonero di Di Francesco è una generosità penosa. Nel caso in cui le cose precipitassero pagherà solo l'allenatore. Spero che non succederà".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le partite importanti come Roma-Inter sono difficili se giocate con i ragazzini. Sarebbe stato meglio avere gente come De Rossi e Dzeko".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma contro il Real Madrid ha giocato un primo tempo anche bene, fallendo un gol del vantaggio clamoroso che secondo me resterà sulla testa di Under per un po’. Per l’Inter, però, non sarà facile perché non escludo niente, può saltar fuori qualsiasi situazione. Spalletti, secondo me, un punto lo accetta anche volentieri. Kluivert si deve svegliare, così come Under e Schick. Non è drammatico giocare con i giovani”.
Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sono curioso di vedere come la Roma si rituffi in campionato dopo aver raggiunto la qualificazione agli ottavi di Champions, così come risponderà l’Inter alla sconfitta ottenuta in Inghilterra. I giovani trovano difficoltà ad inserirsi perché arrivano in una squadra che ogni anno perde pezzi importanti di riferimento. Spero che Di Francesco possa continuare a fare il suo lavoro. Cosa si deve chiedere di più ad un allenatore dopo che gli hanno smontato la squadra? La Roma è comunque arrivata agli ottavi di Champions”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se la Roma manda via Di Francesco commette un errore, perché tutto dipende da una campagna acuisti molto incerta che ha smembrato la squadra. Schick non ha più alibi, si deve svegliare e meritare il prezzo speso. Anche Under e Kluivert devono dare le giuste risposte, mi aspetto tanto da loro. L’Inter in campionato è difficile da affrontare, è una squadra fisica. Forse, però, è meglio per la Roma perché così resterà più concentrata. Può venirne fuori un pareggio”.
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