GIANCARLO DOTTO:"Non mi preoccupano le frasi di Spalletti, queste cose le dice perché fanno parte della sua filosofia di uomo da trincea. Lui ama lo stato di allerta permanente e a seconda delle persone che lo circondano può essere utile o anche controproducente. Se hai accanto dei samurai la cosa funziona e lui vuole tenere sempre alta la concentrazione. L'ho visto uscire dallo Stadium veramente distrutto. Il divario con la Juventus secondo me è diminuito, ma è la società che deve dare le giuste garanzie a questo tecnico ambizioso che abbiamo. Spalletti vuole tenere il gruppo sempre attento, non vuole che nessuno si rilassi neanche per un secondo. Contro il Chievo Nainggolan è imprescindibile, ma mi piacerebbe vedere il riscatto di Gerson. Non c'è De Rossi, allora possono giocare entrambi e quando gioca dietro è un giocatore ancora più importante, vedi il secondo tempo di Torino".
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‘RADIO PENSIERI’, MAIDA: “Baldissoni vuole che restino Spalletti e Massara”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
ADRIANO SERAFINI:“La situazione di Spalletti mi ha colto un po' di sorpresa. Perdere a Torino è sempre molto probabile ma la sconfitta di sabato sera non mi ha lasciato l'amaro in bocca, perché qualcosa di buono è stato fatto, ma è chiaro che ci sono grandi differenze. La Roma non è un flop, anzi, questa estate tutti dicevano che neanche poteva lottare per lo scudetto ma non sta andando così. C'è stato un cambiamento in Pallotta, sembra un po' più al di fuori del mondo giallorosso”.
RICCARDO “GALOPEIRA” ANGELINI: “Non capisco come sia possibile: è bastata solo la sconfitta contro la Juventus per andare di nuovo contro Spalletti che, oltre Totti, è l'unica certezza. Spalletti sa che il suo contratto è deciso dai calciatori, da ciò che faranno sul campo".
UBALDO RIGHETTI:“Secondo me non bisogna capire perché abbiamo perso punti con la Juventus, ci può stare, ma per quale motivo ne abbiamo persi contro Cagliari, Torino, Empoli e anche Fiorentina. Il conronto è con gli altri, non con i bianconeri".
GABRIELE ZIANTONI:“Ricordiamo che Spalletti è in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno, ho interpretato la sua dichiarazione in maniera provocatoria nei confronti della società".
DARIO BERSANI: “Non vedere la Roma fare un tiro in porta a Torino… ti cadono un po’ le braccia, soprattutto considerando che non avevano Bonucci e Barzagli. Ora con il Chievo speriamo che la squadra ritrovi le risorse per reagire. Mercato? Oltre Rincon non credo che si farà molto altro. Magari qualcuno partirà tra chi sta trovando pochissimo spazio. Uno è Iturbe. A centrocampo credo non debba partire proprio nessuno. Ieri ne hai persi 3 in un giorno, ora sei costretto a fronteggiare un nuovo periodo di emergenza. Nel mercato di riparazione di solito le occasioni scarseggiano, ma se ti muovi per tempo qualcosa di buono riesci a fare. La priorità è indubbiamente il centrocampo. Ci aspettavamo un altro Natale… Serve continuità, un equilibrio psicofisico diverso e un po’ più di fortuna. Troppi calciatori continuano a farsi male, così diventa difficile. El Shaarawy? Credo sia altamente insoddisfatto”.
AUGUSTO CIARDI: “Iturbe? Meglio che se ne vada il prima possibile, basta con questo pietismo. Di possibilità a Roma ne ha avute fin troppe. Spalletti? Non credo sia vero che se non vincerà qualcosa andrà via, anche perché le probabilità di vincere lo scudetto per i giallorossi non sono più del 15%. Vedrà e testerà come la sua squadra arriverà nelle competizioni, se ad esempio arriva in finale di Europa League contro il Manchester United rimarrebbe anche perché sarebbe un bel traguardo. Spalletti è unico perché riesce a migliorare moltissimi giocatori. Continuo a non capire la scelta di aver messo Gerson nella mischia contro la Juventus”.
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