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‘RADIO PENSIERI’, AGRESTI: “Per ricostruire una grande Roma bisogna rinunciare a Dzeko”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Fienga si è speso molto per aiutare l'attuale proprietà e Friedkin nella trattativa, magari non resterà da AD, ma troverei strano vederlo fuori dal club. Mercato? Il prossimo sarà interlocutorio. Dzeko quest'anno ha dimostrato di non valere i 7 milioni a stagione che gli vengono dati. Magari, però, il prossimo anno se la Roma prende un vice che non sia Kalinic o Schick riesce a far rifiatare e rendere di più anche Edin. Totti e De Rossi? D'accordo nel richiamarli. Daniele lo vedrei come allenatore della Primavera al posto del padre. Francesco, invece, lo vedrei bene da direttore tecnico, dunque un ruolo da tramite tra squadra e dirigenza"

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Nel calcio un anno è una vita e non credo la Roma possa partire da Fienga e poi valutare se tenerlo o meno. Le strade sono due: mandarlo via subito o dargli un progetto da perseguire su base triennale. Non avrebbe senso confermarlo, fargli scegliere il diesse e poi cambiare di nuovo a ottobre. Friedkin poi dovrà scegliere bene la figura che coordinerà l'area tecnica e manageriale. Dzeko? Se Conte rimane gli daranno poteri decisionali e lui lo vuole. Per la Roma potrebbe essere una fortuna perché la costringerebbe a cercare un attaccante più giovane. Se vuoi provare a ricostruire la squadra devi tenere Zaniolo e Pellegrini, e provare a rinunciare a Dzeko. Le grandi squadre sono in grado di costruire dalle cessioni". 

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Io riprenderei Totti e De Rossi, a patto che Francesco si metta lì due ore al giorno a firmare autografi e a richiamare la gente. La Roma ha bisogno della sua gente."

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “Pallotta avrebbe dovuto mettere entro settembre dei soldi senza l’aiuto dei soci. Il rischio di perdere anche l’offerta di Friedkin gli ha fatto accettare questa proposta. L’uscita dalla Roma è una sconfitta totale di Pallotta, sia per le cifre che per l’interlocutore: l’ha venduta all’ultimo a cui avrebbe voluto venderla. Chi ha conosciuto un minimo il texano me lo descrive più affabile di Pallotta. Barnaba potrebbe essere per Friedkin quello che è stato il primo Baldissoni per Pallotta. Se dovessi scommettere, direi che ci sarà un direttore sportivo italiano per la Roma. Pau Lopez è molto complicato da vendere”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92,7): “Chi viene ha il diritto di sbagliare, l’aspettativa nata verso Friedkin mi spaventa: sono aspettative logiche in un cambio di proprietà, a maggior ragione se arriva dopo tante delusioni. Ho il timore però, conoscendo la piazza, che potremmo sentire gli stessi discorsi che abbiamo sentito per 8 anni con Pallotta. Spero che abbiano le idee chiare, Fonseca dev’essere affiancato da un uomo di calcio. Tra 13 giorni la Roma si raduna, il problema dell’allenatore forse andava risolto prima. In così pochi giorni non si può fare una rivoluzione”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma a destra non ha il terzino titolare, a sinistra puoi avere Spinazzola. Al centro non hai più Smalling, Ibanez non si è dimostrato ancora all’altezza. La Roma bisogna ricostruirla con i titolari e con riserve adeguate”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): "Pallotta già da mesi non si fida di alcuni dirigenti dentro Trigoria, e quando ha capito chi faceva uscire le notizie, ha cominciato a dirgli qualche bugia, per sviarlo. Mi dicono che Fienga servirà solo da 'ponte', ma tra due anni non sarà più nella Roma. Così come Baldissoni che presto agirà solo da consulente esterno per la questione dello stadio".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ci sono due o tre giocatori del 'cassiere di Siviglia' per i quali non sai cosa fare. È complicato venderli, staremo a vedere".