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RADIO PENSIERI, TORRI: “Alla Roma c’è un incredibile distacco dalla realtà”

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Le opinioni di giornalisti ed ex giocatori sulla Roma.
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport - 90,9): “Io continuo a sentire nelle conferenze stampa il distacco dalla realtà da parte dei protagonisti. La Roma è un disastro e invece li sento tranquilli e fiduciosi. Per me non si rendono conto in che buca siano finiti. Io ci credo poco che Juric abbia parlato con i Friedkin. Ma come fa a sentire la fiducia?”

Federico Nisii (Radio Manà Manà Sport - 90,9): “A Firenze c’è stata una prestazione scandaloso, da esonero. Ma anche nelle altre due successive la Roma ha dimostrato di essere una squadra precaria. Ed invece sentendo Juric sembra essere il contrario. Un piattume impressionante”

Ugo Trani (Tele Radio Stereo -Teladoiotokyo, 92,7): "Il Manchester United paga 11 milioni di penale per assicurarsi uno dei migliori allenatori in Europa. Ecco, è lì che noi abbiamo un freno: se ti muovi, devi puntare su un grande nome, uno che possa davvero portarti qualcosa di concreto. Per la Roma, Mancini non va bene; secondo me è troppo appagato, al di là della questione laziale. Alla Roma serve qualcuno che sappia far correre i giocatori e che riesca a comunicare alla società cosa cambiare nei ruoli chiave. Negli ultimi anni, tutti quelli che sono arrivati a Roma si sono bruciati, anche chi sembrava promettente, perché i giocatori acquistati poi finiscono per peggiorare. Io mi sono sentito male quando ho visto ieri il PSV che fa quattro gol e c'era Karsdorp titolare. Cioè noi non ci rendiamo conto che è completamente sballato tutto, va proprio azzerata la situazione''

Antonio Felici (Tele Radio Stereo -Teladoiotokyo, 92,7): "Gli interventi previsti a gennaio? Tu puoi pure rivendicare di aver speso 120 milioni alla campagna estiva, ma di fatto la rosa rimaneva e rimane con grandi contraddizioni, grandi deficienze, proprio a livello tecnico. Se tu nel mercato di gennaio mandi via cinque giocatori e ne prendi tre, vuol dire che è una mezza rivoluzione, cosa che normalmente fanno le squadre che lottano per la salvezza, non quelle con una rosa già forte che fanno uno o due ritocchi. Quindi tutto sto lavoro completo nel mercato estivo non era stato fatto. Tornando all'allenatore, Mancini da un punto di vista tecnico non mi dispiace, ma lui è abituato ad avere alle spalle gente forte che lo protegge. A Roma sarebbe solo, forse per la prima volta nella sua carriera nel mondo del calcio."

Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo -Teladoiotokyo, 92,7):“Se non arrivano i risultati Juric verrà cacciato, questo è quello che fa pensare il recente comportamento dei Friedkin. Ricordiamoci che De Rossi era stato allontanato dopo un pareggio. La sosta potrebbe portare un nuovo allenatore".

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport - 90,9): “Pallotta avrà fatto degli errori, ma rispetto a questi (i Friedkin, ndr) è un gigante… Ci avevano detto che erano custodi della Roma, e invece non riusciranno mai più a conquistarmi. Cosa faranno se dovessero arriva qui? Si chiuderebbero a Trigoria protetti dalla loro security. Leggo da settimane che per l’amministratore delegato è questione di ore, ma quante ore ci servono per nominarlo”.

Gianni Visnadi (Radio Radio Mattino - 104.5): "L'errore è stato in estate. La Fiorentina ha creduto in Palladino e lo ha difeso. La Roma ha rinnovato il contratto a De Rossi senza averne la convinzione, forse per soddisfare la piazza, e l'ha mandato via dopo 4 partite. Si era meritato il rinnovo, ma si doveva continuare a lavorare. La stagione della Roma finisce quando non solo esonerano De Rossi, ma lo sostituiscono con un allenatore sbagliato. Ma non possiamo mica pensare che questa squadra possa arrivare in fondo alla coppa. Questa squadra è destinata a fallire".

Fabrizio Aspri (Radio Radio Mattino - 104.5): "Mi aspetto che non ci sia un turn-over di massa, ma chirurgico. Devono giocare i più forti. Siamo tornati a fare i calcoli alla Mourinho, per arrivare a competere in Europa dal campionato servirebbero 70 punti: serve fare i calcoli. Magari conviene andare sull'Europa, forse è il momento di fare delle scelte e qualcuno sta facendo questi calcoli a Trigoria. La Roma non è in grado di fare 2.2 punti a partita, al momento. Tutto ruota intorno all'esonero di De Rossi: l'Atalanta aveva 6 punti, la Fiorentina 3 e la Roma altrettanti. Atalanta e Fiorentina non esonerarono Gasperini e Palladino e ora sono nelle zone alte della classifica. La Roma ha cacciato De Rossi con la genialata di Lina Souloukou ed è precipitata in un buco nero. Juric ha perso tante partite quante De Rossi in quasi sette mesi. Società colpevole, sono convinto che la rosa sia buona ma curata male, usata male e giudicata male".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104.5): "All'organizzazione societaria interna ci dovevi pensare a inizio anno, non il 6 novembre. Hanno mandato via sia De Rossi sia la Souloukou, vuol dire che non si fidavano neanche prima. Per questo dico che la Roma è la società degli equivoci. Non è che se ora metti due persone risolvi tutto. Stanno mettendo delle toppe su una situazione in cui non serve una toppa, ma una ristrutturazione: e per questo ci vuole tempo e i risultati si vedono".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104.5): "Non si può condannare un allenatore. Juric sicuramente riuscirà a dare qualche fisionomia alla Roma, ma se non c'è la società dietro non si può fare nulla. Penso che loro lasceranno anche il progetto stadio a Pietralata, ci sono problemi di cui non si parla e che stanno ritardando l'andamento della procedura. Vicende che non erano previste e che richiedono almeno un anno e mezzo di tempo".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104.5): "Non ho la più pallida idea di che cosa possano fare i Friedkin. Io, se avessi la volontà di tenere la proprità della Roma, non farei nulla per capire quale può essere il futuro prossimo della società, cercando di individuare un allenatore che mi possa dare le garanzie di cui necessito. Contestualmente cercherei di valutare il valore della squadra, in estate si è speso tanto e questi giocatori non vanno svalutati. Non vanno commessi ulteriori errori, cambiare un altro allenatore adesso sarebbe pericoloso è già lo è stato. Juric non mi sta bene, ma i calciatori si devono dare una regolata perché in campo ci vanno loro e aggiungeresti un altro alibi".