Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Se non riparte la Serie A Zaniolo potrebbe essere sacrificato”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Mi meraviglio un po', bisognava scandalizzarsi un po' prima e non solo adesso. La Roma deve solo augurarsi che Pallotta ceda. La Roma sarà spremuta sempre di più".
Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La convocazione per l'assemblea degli azionisti è un atto dovuto. Questi sono numeri che bisognava attendersi. Il bilancio di fine giugno sarà in negativo intorno ai 100-110 milioni. Nel 2021 la Roma dovrà rientrare anche nei canoni dei Fair Play Finanziario. Nel giro di un anno dovrà fare un centinaio di plusvalenze. E si partirà con Schick, che però porterà appena 7 milioni di plusvalenza. Il cammino è molto lungo. Se la Roma dovesse rientrare in Champions entreranno quei 50-60 milioni che ti faranno un po' rifiatare. La Roma il prossimo anno sarà molto ridimensionata senza la Champions. Sono molto rassegnato. Se la Roma non va in Champions Smalling e Mkhitaryan non rimangono e molti andranno sul mercato. Se non riparte il campionato Zaniolo potrebbe essere sacrificato. Lui rischia di essere venduto solo in questa circostanza. In questo momento non conviene venderlo visto che arriva da un'infortunio. Con Under e Kluivert ci puoi fare 40 milioni, con Schick 25. L'idea della Roma è anche quello di iper valutare il cartellino di Cristante valutandolo quasi 20 milioni. I soldi volendo si possono trovare. Appena è salata la qualificazione alla Champions è saltato il tappo e la situazione è venuta meno. Pallotta sperava in questi anni di ricevere il via libera per lo stadio. Per i loro piani doveva andare sempre tutto bene, appena arrivato quinto sono arrivati i problemi. Ci sono state tante rivoluzioni di idee e progetti".
Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Pallotta non ha problemi economici personali per cui la Roma lo possa rovinare. Quelli che devono essere preoccupati sono coloro che hanno veramente a cuore la Roma e non lui. Qui passare dalle stelle alle stalle è sembrato normale. O arriva qualcuno che investe altrimenti la prospettiva non è felice. Chi è che si prende la Roma per fare degli affari? Il monte ingaggi è spropositato per il livello della rosa, è più alto di Inter, Lazio e Napoli. E loro in linea di massima sono migliori guardando la classifica. L'operazione Dzeko dello scorso anno per me la Roma non se lo poteva permettere. Alla Roma alla fine di calciatori veri per fare cassa sono pochi. Difficile fare tanti soldi con Kluivert, devi trovare un suo estimatore. Non è scontato far rimanere i tuoi pochi giocatori buoni se vendi tutti gli altri. Troppe le scelte sbagliate in questi anni. Pallotta e Baldini sono i principali responsabili. Sabatini e Monchi arrivati come fenomeni e andati via come degli stupidi. Anche Petrachi adesso ha fatto degli errori. Tutte le volte Pallotta scarica le responsabilità e la gente lo segue e gli crede. Pallotta e Baldini non sono credibili da anni. Senza Champions si cambierà parecchio, i soldi della Champions sono vitali".
Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Se Juan Jesus guadagna come Milinkovic io qualche domanda me la farei. Se Pastore guadagna il doppio di Luis Alberto io mi faccio delle domande. Idem per Dzeko con Immobile. Sono preoccupato per questa situazione catastrofica. A noi ci interessa la Roma, siamo per la Roma e non per Pallotta, che la sta portando nel baratro. Io mi chiedo come Lotito riesca a mandare avanti una società con 30 dipendi mentre la Roma con 200 non ci riesce".
Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "La Roma alcune cessioni le dovrà fare, come ogni anno, ma come faranno tutti Juve e Inter compresi. Lautaro Martinez è destinato a partire, perché anche l'Inter su Suning è un pesce piccolo rispetto al Barcellona. E' un sistema che non va, però, perché uno come lui non merita di guadagnare 13 milioni. Non è un campione assoluto, secondo me tutto questo gli rallenterà la crescita tecnica".
Stefano Petrucci (Teleradiostereo - 92,7): "Leggendo il titolo 'Disastro Roma' pensavo di vedere Pallotta e invece non c'è nessuna novità sul bilancio della Roma, solo che c'è un quotidiano sportivo che deve insistere sulla sua linea editoriale. Il disastro forse è legato ai dati di vendita di questa testata".
Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino - 104,5): "Entro dicembre Pallotta deve ricapitalizzare. I calciatori rappresentano la parte più facile da tagliare, avendo contratti a termine. I costi societari vengono anche dai delegati di Pallotta: non essendo sempre presente ha dovuto impiegare altre persone che facessero il suo lavoro. Con queste condizioni economiche il prossimo sarà un campionato di passione, a meno che non riprenda questa stagione e la Roma si qualifichi in Champions. La Roma deve fare cassa, disfarsi dei tanti giocatori che guadagnano molto e rendono poco. Deve costruire una squadra che costi poco e raggiunga obiettivi. Bisogna cercare di tenere Zaniolo e Pellegrini, facendone crescere il loro valore in ottica mercato futuro, non perché diventino simboli. Questa è la Roma che ha creato Pallotta. Petrachi i giocatori che non vuole li piazza in prestito: dove la trovi una squadra che prende Pastore a 4,5 milioni di ingaggio".
Guido D'Ubaldo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Friedkin ha altri progetti a cui dedicarsi, più importanti rispetto alla Roma. E' difficile ora ipotizzare quando riprenderà la trattativa. Innanzitutto serve capire quando riprenderà la Serie A. Poi c'è la questione prezzo: i 700 milioni pattuiti sono troppi, la nuova valutazione si aggira intorno ai 500. Poi c'è il fronte Stadio: anche qui siamo in alto mare. La grana arriva anche dal monte ingaggi: il secondo più alto della Serie A. Il prossimo mercato sarà travolto dal lockdown della pandemia: un mercato di svincolati e di scambi. Non sarà facile".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Tutti i giocatori dopo due mesi di attività avranno problemi fisici: a casa non hanno fatto niente, se non rispettare la dieta, ed è quindi naturale che si verifichino infortuni con una frequenza maggiore. Mi auguro per la Roma che ci siano altri acquirenti rispetto a Friedkin".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "Il Governo sta rivedendo certi meccanismi e regole rigide, o almeno è pronto a farlo. C'è la possibilità di avvicinarsi al modus operandi tedesco".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Spadafora quando lo sento parlare lo trovo imbarazzante. Fino a tre giorni fa le distanze erano di tre metri e molte cose non potevano ripartire. Prima di questo tira e molla, chi conosceva Spadafora? Ad oggi sono certo comunque che il campionato riparta".
Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Spadafora si è ammorbidito. Al momento il problema non è lui: sono i calciatori, medici sportivi e società. Il problema è passato all'interno. Il 'no' arriva da lì. Palleggiamento di responsabilità e uno scarica barile che viene fatto quando si capisce che c'è rimasto poco tempo per decidere. Ogni istituzione scarica sull'altra".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Tutti hanno capito che i calciatori non vogliono fare i ritiri. Sette su dieci non vogliono ricominciare a queste situazioni, nonostante vanno a perdere qualche mese di stipendio. Anche io avrei fatto lo stesso. Il calcio è l'attività più pericolosa. Io non starei tranquillo. Protocollo impercorribile".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Spadafora ha sottolineato che era stata la Lega calcio a parlare dei ritiri. Non lo so, ci sto capendo poco. Vediamo come andrà a finire..."
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "Spadafora si è reso conto che c'era qualcosa da correggere. Riapre tutto con le dovute precauzione e così si fa anche con il calcio. Il Ministro si è aperto ad una richiesta che gli veniva fatta da più parti. I calciatori non vogliono stare in ritiro? Ma poi, però, non devono andare dal parrucchiere o al ristorante. Ci vorrebbero delle risposte più certe da parte dei virologi".
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