Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

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‘RADIO PENSIERI’, FELICI: “Gasperini una garanzia perché dice le cose come stanno”
Andrea Di Caro (Radio Manà Manà Sport - 90.9): "Ho letto stralci dell'intervista di Gasperini. A Bergamo ormai era un re, aveva cambiato la storia dell'Atalanta e le sue posizioni potevano essere espresse in modo più forte. A Roma si sta giocando l'ultima grande chance in una piazza importante, ha l'occasione di poter raggiungere qualcosa di storico e importantissimo. Dopo pochi mesi non può esprimere giudizi più taglienti, pubblicamente, e tiene un profilo giustamente più sobrio. Ma privatamente i suoi punti di vista li ha fatti valere. Gennaio? E' difficile che il mercato di riparazione cambi il volto di una squadra, è il mercato dei delusi. A Gasperini è rimasto e rimarrà un po' di amaro in bocca, ma la speranza è che possa tramutare il dispiacere in ulteriore grinta. Poi il mercato estivo poteva essere sfruttato meglio".
Ugo Trani (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): “Il discorso durante l’incontro tra Gasperini e Friedki di ieri è finito anche sul mercato, ma in maniera generica. Non ci sono nomi. Gasperini nell’intervista al Corriere dello Sport parla di figurine, quelle che non ha voluto fine mercato estivo come Pessina e Dominguez. Ma anche se dovesse arrivare qualcuno in prestito a gennaio deve essere uno già pronto. Cioè, se va via Dovbyk vuole il centravanti titolare. La disponibilità di Dan Friedkin c’è, ma c’era anche ad agosto e sono stati sbagliati i tempi degli acquisti. Ai Friedkin devi portare i conti, chi esce e chi entra, quanto guadagnano. Per Vlahovic ad esempio devi far uscire Dybala o Pellegrini, ma questo non avverrà. Quindi poi devi capire che giocatori puoi andare a prendere. Zirkzee? In doppia cifra ci va, anche se non è un finalizzatore. Se si arriva in area tira dentro, non fuori".
Antonio Felici (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): "Gasperini ha letto onestamente la situazione attuale. Non ti racconta balle, se pensa che la Roma non sia da Champions te lo dice. E secondo me questa è una garanzia, il fatto che dice e ammette le cose come stanno. Se ci proiettiamo alla fine della stagione con tre competizioni per farle in maniera competitiva, la rosa non è attrezzata. Quindi poi non possiamo strapparci i capelli in caso contrario. Mi sembra una lettura onesta quella di Gasperini, ha fiducia in Friedkin ma non gli nasconde le cose. Per prendere certi giocatori a gennaio comunque si devono incastrare tante cose, quindi non è scontato".
Piero Torri (Radio Manà Manà - 90,9): “Gasperini dice che la Roma non è da Champions perchè se riuscisse a centrarla avrebbe fatto un grande lavoro. Lui non era soddisfatto del mercato estivo, e lo ribadisce in questa intervista quando parla dell’attacco e della sua filosofia sugli attaccanti. Secondo me con Bailey, Dybala e Pellegrini può allestire una Roma con più gol nei piedi. Questi sono giocatori che, se stanno bene, possono fare la differenza…”
Lorenzo Pes (Teleradiostereo - 92,7): “Gasperini si è ambientato fin da subito. In questo momento Dovbyk è avanti nelle gerarchie rispetto a Ferguson e nell’intervista parla solamente di Artem. Gasp non apprezza i giocatori in prestito. Ferguson ha difficoltà negli ultimi sedici metri e il tecnico ha bisogno di un centravanti che si sappia muovere bene in area di rigore”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Gasperini ha capito subito quello che doveva fare e che doveva percorrere una strada diversa. Si è adeguato molto bene ai giocatori che ha, secondo me si è anche confrontato molto con Ranieri. Ha aggiunto qualche idea del suo calcio e la solidità difensiva è aumentata. Adesso arriveranno partite difficili e ci saranno momenti più complicati da affrontare".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Gasperini sta andando avanti con la squadra dello scorso anno che nel girone di ritorno ha fatto benissimo. Ha avuto il buon senso di non modificare nulla in attesa di avere dei giocatori che possano sposarsi con le sue idee".
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