Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: ”Ranieri ha già lo status da dirigente”
Giancarlo Dotto (Radio Mana' Mana' Sport - 90.9): ''Un Hummels al 10% vale almeno 2 dei 3 difensori schierati da Juric. Ranieri sta cercando di capire come utilizzare Kone, uno dei pochi giocatori su cui sappiamo di poter contare. Una Roma sana non può prescindere da una società sana. Il Ranieri della conferenza stampa ha avuto lo status di dirigente quindi avrà avuto un mandato forte. Sicuramente senza una società con dei dirigenti che sappiano dove andare non sarà mai una Roma forte. Ghisolfi ha un ruolo nella Roma, l’arrivo di Ranieri lo aiuterà nella sua crescita, ha ereditato una situazione troppo più grande di lui. Mi sembra un ragazzo in gamba che può crescere''
Ugo Trani (Teleradiostereo - 92.7): “Ranieri si è preso una grandissima responsabilità. Davanti a un popolo inferocito ha fatto da garante per una proprietà che non ha il coraggio di presentarsi a Roma. Si è preso una responsabilità esagerata per me. Io al posto di Ghisolfi mi sarei dimesso durante la conferenza stampa. Ormai Ranieri rispondeva al suo posto, è come se lui non ci fosse. Ryan secondo me è il portiere che Ranieri prima o poi ci farà vedere”.
Antonio Felici (Teleradiostereo - 92.7): "Io penso di poter dire che la conferenza di Ranieri è stata elettrizzante, mi è piaciuta molto. Diverse cose che ha detto ce le aspettavamo, però c'è stata tanta roba in più. È andato al di là delle aspettative, ha parlato dei casi di Dybala e Hummels in modo molto esplicito. Non mi aspettavo alcune cose, ha rimproverato ai Friedkin di non farsi mai vedere davanti alle telecamere, non mi aspettavo che parlasse in maniera così aperta dell'incontro che ha avuto con loro. Ci ha aiutato a capire la mentalità dei presidenti, chiarendo quale sarà il suo ruolo. È una cosa che non mi aspettavo e mi ha colpito. In generale l'impressione che ha dato è di uno che ha completamente un'altra camminata rispetto a chi l'ha preceduto, anche in confronto a De Rossi. Ranieri si è presentato e ha detto 'qui il capo sono io'. Ieri Ghisolfi non ha fatto una bella figura, si rifugiava in espressioni da 0-0. Ranieri sembra totalmente padrone della situazione, ma questo non significa che ora la Roma farà un miracolo a partita. Secondo me questa conferenza stampa è stata adrenalinica, è stato come un elettroshock, ora vedremo cosa succederà e come reagisce la squadra. Quando finiscono le chiacchiere rimaniamo con questi giocatori, sta a loro cambiare la situazione".
Paolo Marcacci (Radio Radio Mattino - 104,5): “Basterebbe il passaggio su Dybala per dare voto 9 a Ranieri per la conferenza, si sale a 10 per il savoir faire. E ha dato delle martellate anche all’ambiente per come deve tornare a essere. Ranieri ha dominato tutti i quattro derby giocati, è autorevole con tutti gli interlocutori, in tutte le piazze, ogni giocatore non può che avere rispetto per lui. Chiunque deve stare zitto se viene rimproverato da lui. E magari il pubblico gli dà retta, quell’appello di ieri ai tifosi se lo può permettere solo lui. Con un’altra squadra rivedremo il valore di Juric, l’esperienza alla Roma non deve inficiare sulla sua carriera e il suo curriculum, è come se non fosse mai arrivato qui".
Giancarlo Padovan (Radio Radio Mattino - 104,5): “Ranieri è determinato, deciso e convinto di raddrizzare la barra, portare novità positive. E credo che sia vero. Ma c’è anche qualche rischio per lui, la situazione della Roma non è semplice. Lui ha tutto da perdere, considerando la carriera di successi. Ma percepisco che il rapporto col pubblico migliorerà, sarà positivo per tutti. Per i giocatori sono finiti gli alibi, non potranno più avere certi atteggiamenti avuti con Juric, non molto professionali. E poi Ranieri mi sembra un giovanotto, molto sul pezzo, determinato e voglioso di andare in campo. I fatti positivi superano quelli potenzialmente negativi. Prima non remavano tutti dalla stessa parte. Un obiettivo plausibile se dovesse tirarsi su, anche con l’aiuto del pubblico, possono diventare le coppe".
Luigi Salomone (Radio Radio Mattino - 104,5): “Io non posso pensare che fosse solo colpa di Juric, perché altrimenti passa questo. Il croato era l’uomo sbagliato al posto e il momento sbagliato, ha tantissime colpe, ma del momento attuale i primi responsabili sono sempre i giocatori".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Con tre partite a settimana Ranieri dovrà fare affidamento su tutti, dai più esperti ai giovani. Bisogna mettere tutto in campo, il tempo dei discorsi e delle belle frasi è finito. Importante che si ritrovi compattezza anche con i tifosi, se i fischi sono più degli applausi è un casino. L’importante è che l’atteggiamento visto nelle ultime due partite sia totalmente dimenticato, andando verso la strada della compattezza e la voglia di fare. Bacchette magiche non le ha nessuno, non è che spostando Angelino esterno si risolve tutto. Ranieri avrà le sue idee e speriamo che la squadra reagisca nel modo giusto. È la squadra che deve riportare la gente dalla sua parte con la prestazione, oltre il risultato. In ogni caso ora in campo ci vanno i giocatori e sono sempre gli stessi, se il capitano va in campo e viene fischiato è una rottura. I tifosi aiutino, ma pure i giocatori si devono svegliare. Firenze magari è un episodio, ma anche le altre partite non si potevano vedere".
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