Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:


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RADIO PENSIERI, DI CARO: “Antonello è deluso dal comportamento della proprietà”
Giancarlo Dotto (Radio Manà Manà Sport - 90.9): "Questo derby è veramente decisivo. Poi abbiamo il Verona in casa e due partite tremende, contro Inter e Fiorentina. La Roma però non ha un calendario mostruoso, ce l'ha molto più complicato il Bologna. Se la Roma dovesse battere la Lazio diventa una seria candidata per la Champions. Pellegrini sarà titolare nel derby, lo darei per scontato: sarei stupito di non vederlo. Quasi gli auguro che sia il suo ultimo derby, a Roma vediamo un ragazzo triste e involuto. Soulé invece mi sta deludendo".
Andrea Di Caro (Radio Manà Manà Sport - 90.9): "Spero che il finale di stagione della Roma possa regalare una gioia, vediamo quanto grande. Una gioia può arrivare, la gioia massima cioè il posto in Champions mi sembra difficile. Ma a me sembrava difficile anche un posto in Europa, che sarebbe già uno splendido risultato per come si era messa la stagione. Penso che in questa stagione ci siano state tante perdite di tempo, si poteva impostare il futuro ma questa costruzione non si vede. La struttura della Roma attualmente non è quella di in club importante, ci sono tanti posti vacanti e questo è un problema evidente. Ho sentito Antonello pochi giorni fa, è molto deluso dal comportamento della proprietà. Al di là della sua posizione, sostiene che non è quello dei Friedkin il modo di costruire una realtà importante".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “I Friedkin mi sembrano lontani dalla Roma, anche come ideologia e filosofia. Cose che dovevano essere fatte con molto anticipo sono cadute nel vuoto. Ad esempio si è parlato tanto dell’AD, ma è una casella ancora non riempita. Sembra che si vada avanti evitando di volersi strutturare come fatto all’inizio. Poi mi chiedo, se i Friedkin non seguiranno i consigli di Ranieri quali consigli seguiranno? Penso che Ranieri sia ancora centrale. Stavolta non vedo la Roma favorita contro la Lazio, non ha Dybala ed è un po’ scombussolata anche se ci arriva benino e la Lazio gioca giovedì in Norvegia. Mi sembra una partita da pareggio".
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La proprietà si sta comportando in modo quasi offensivo nei confronti della città e dei tifosi. Non mi sta bene che Dan non vada mai allo stadio, mi sembra un loro dovere. Non si può pensare che tu amministri una società di calcio come una fabbrica di bulloni. I tifosi hanno diritto di vedere il loro presidente, fischiarlo o applaudirlo, implorarlo o stringergli la mano. Io mi fido di Ranieri, non è uno che resta per lo stipendio e lo ha già dimostrato. Se resta è perché ha dei compiti e un’autorevolezza, ed è funzionale. Il primo giorno in cui capirà che starà lì per fare il parafulmine e non gli daranno spazio, ignorandolo, prende i bagagli e se ne va. Se i Friedkin non ascoltano i consigli di Ranieri significa che si vogliono suicidare, se così sarà sarà il primo a prenderne atto e ad andarsene. Derby? Sono convinto che giochi Pellegrini, Ranieri crede molto in lui e poi Soulé non ha fatto granché nell’ultima partita. Anche se Pellegrini ogni volta sembra faccia fatica a parlare, a far uscire il fiato anche nelle interviste, dategli dei sali minerali, sembra svuotato".
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ci risulta che la Roma abbia virato su Pioli. Dopo aver parlato con Gasperini, che chiedeva cose impossibili, come liberarsi sicuramente di determinati contratti da Dybala a Pellegrini e Paredes. Pioli ad ora è la prima scelta, ma ho saputo che ci sono stati sondaggi anche da parte del Napoli. Quindi non è certo che Conte rispetti il contratto. Quindi hanno chiesto a Pioli di accelerare le pratiche, visto che ha difficoltà a liberarsi dall’Al-Nassr. Ma la Roma sta premendo perché questa cosa avvenga subito".
Ugo Trani (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): “Ten Hag? A questo punto è tutto possibile, ma io so che prenderanno un allenatore italiano. Magari i Friedkin hanno voluto farlo conoscere a Ranieri. Io non so neanche se la Roma andrà nelle coppe, ha fatto un miracolo da dicembre, 37 punti in 15 partite, uno sproposito. Ma ci sono altre squadre che stanno facendo bene. Ho visto la Fiorentina, il Bologna nel secondo tempo col Napoli mi ha spaventato. La rosa del Bologna, nonostante qualche assenza, mi ha impressionato più di quella del Napoli. Ora me ne prenderei 5-6 di loro. Devi fare una squadra da sesto-settimo posto e poi provare ad arrivare quarto. Non ci sono i soldi per fare una squadra da quarto posto. Devi prendere un allenatore che accetti questo e che cominci un progetto per arrivare al quarto posto. Non bisogna illudere la gente. La mia massima ambizione è fare l’Europa League ma mi accontenterei anche della Conference perché non vedo un futuro bello nelle prossime sette partite".
Antonio Felici (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): “Ten Hag? Difficile non collegare le cose, l’arrivo a Trigoria e la cena con Ranieri al possibile ruolo nella Roma. Diventa sicuramente una possibilità, anche se l’incontro è plausibile sia stato imposto dai Friedkin. Poi sarebbe una scelta esotica, da Friedkin, però viene da un esonero allo United, non conosce il calcio italiano, dovrebbe ambientarsi. La Roma vale il posto che ha ora in classifica, non ha un fuoriclasse. Considerando anche il calendario l’Europa League è l’unico obiettivo ragionevole. La Champions è un sogno, che va alimentato, ma bisogna rimanere coi piedi per terra. Poi se arriva il miracolo me lo prendo, ma la realtà è la classifica di oggi".
Nando Orsi (Radio Radio mattino 104.5): “Contro la Juve, la Roma ha fatto un secondo tempo di grande sostanza ma ha incontrato una squadra più forte. Pioli è un allenatore da grande squadra. Lo vedrei bene a Roma".
Roberto Pruzzo (Radio Radio mattino 104.5): “Senza Dybala poteva essere la chance di Pellegrini e Soulé ma per il momento non è stato così. Come nuovo allenatore, la Roma deve prendere un uomo di esperienza che sappia inserirsi e capire le difficoltà che ci sono a Roma".
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