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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “La società deve pretendere chiarezza da Mourinho”

‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “La società deve pretendere chiarezza da Mourinho” - immagine 1
Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): "Io da questa società mi aspetto che pretenda ed esiga chiarezza da parte di Mourinho. Questa situazione dell'allenatore è un danno enorme per la Roma per il presente e per il futuro. 

Gianluca Lengua ( Radio Radio Pomeriggio - 104.5): “Mourinho vuole capire che fine farà la Roma e se potrà investire o comprare giocatori che la portino in Champions League o che la portino a competere per il campionato o se invece rimarrà questa squadra qui che lotta per il quarto posto. È più questo il suo cruccio che la nazionale portoghese. La Roma con la difesa a quattro mi è piaciuta. Il problema è che quando poi c’era la ripartenza degli olandesi è andata in difficoltà. Quando giochi con squadre più strutturate rischi molto. Forse questo è uno dei motivi per cui Mourinho non vuole passare alla difesa a quattro e continua a giocare a tre. Una quadra la deve trovare

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "In ultima analisi decidono le prestazioni dei giocatori. Se i giocatori fanno come con l'Atalanta una grande partita ma arrivano in zona gol e sbagliano sempre, puoi giocare a tre, quattro, cinque, sei e perdi.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "La questione difesa a tre o a cinque dipende molto dagli interpreti. Penso che nel momento in cui la Roma recupererà al massimo Dybala e Wijnaldum, si riveda anche tatticamente.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Si da eccessiva importanza alla formula tattica che è importante , ma penso che la qualità e la condizioni del calciatore facciano poi la differenza. Mourinho era partito con la difesa a quattro e credo anche che la prediliga, ma poi è passato a tre per dare più tranquillità alla squadra. Deve trovare la soluzione migliore rispetto ai giocatori che ha.

Fabrizio Aspri (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Difesa a quattro, centrocampo a tre, penso che Mourinho indipendentemente dai numeri debba cambiare qualcosa. Secondo me facendo delle migliorie, che Mourinho è in grado  di fare, la Roma può essere molto più competitiva.

Ugo Trani ( Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): " Su Mourinho io confermo quello che tutti gli ascoltatori hanno saputo negli ultimi giorni, per cui doppio ruolo niente, Portogallo niente. Lui pensa alla Roma, a marzo riparleranno e vedranno se il programma va bene e a giugno o è dentro o è fuori legato a quello che sarà l’accordo con i Friedkin sui rinforzi della squadra”

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): "L'amichevole di ieri è da prendere con le giuste molle, meglio del Cadice sì, forse anche meglio dell'ultima, ma aspettiamo il 4 gennaio. Chi mi è piaciuto di questo ritiro è Zaniolo, a parte il gol mi è piaciuto. Speriamo che si mantenga.

Antonio Felici ( Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): " Se ieri abbiamo passato tutto il tempo a dirne di tutti i colori agli attaccanti della Roma, comunque una risposta ce l'hanno data infatti hanno segnato sia Abraham che Zaniolo.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Mourinho ha già toccato il suo punto più alto in carriera, ma ha un nome talmente grande che potrebbe ancora attirare qualcuno. Intanto però ha esaurito un mercato, ovvero quello inglese. Il tempo passa per tutti, la regola è la stessa. Il calcio si evolve, quello che ha in testa Mourinho non è quello che c’è adesso nella maggior parte dei club. Lui resta un gigante, ma quella parabola vale per tutti. Per questo non va sottovalutato il Portogallo, perché non ha tante altre carte".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104.5): "Mi sembra sia giunta l'ora che Mourinho diventi Ct del Portogallo, la sua carriera lo merita. Il doppio incarico per me non è compatibile. Sarà anche la Roma che dovrà prendere una decisione, poi l’allenatore dovrà scegliere se finire la sua gloriosa carriera con una gloriosa nazionale. In conferenza stampa la domanda gli andrà fatta. Una spiegazione va data, non bisogna nascondersi dietro i 'no comment', le conferenze ormai sono diventate banalissime. La società e l’allenatore hanno il dovere di informare la stampa e i tifosi su quello che sta succedendo".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104.5): "Mourinho-Portogallo? Non è una questione di compatibilità, non è che allena la Fiorentina e l’Italia, vicinissime tra loro. I risultati non sono rispondenti alle aspettative che Mourinho aveva declamato quando è arrivato, per responsabilità non tutta sua ma da dividere con tutti calciatori compresi, perché sono dell’avviso che la rosa della Roma avrebbe potuto dare qualcosa in più a quella maglia. Quindi è probabile che Mourinho tenga in stand-by il Portogallo fino a giugno per poi salutare la Roma. Moourinho non è contento, ha la possibilità di allenare il suo Portogallo e credo che a giugno accetterà. Potrebbe salutare con un trofeo vinto e un salto di qualità fatto fare alla società, di questo gliene va dato atto".