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‘RADIO PENSIERI’, AGRESTI: “Reynolds alla Juventus avrebbe giocato nell’Under 23”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Federico Nisii (Teleradiostereo – 92,7): “Mi sembra evidente che El Shaarawy a questo punto non potrà giocare col Verona. Si è allenato tanto ma non ha quasi mai giocato in questi ultimi mesi: non credo che nell'immediato dobbiamo aspettarci l'El Shaarawy che abbiamo salutato. Però servirà molto alla Roma, è il classico usato sicuro per il mercato di riparazione. Non credo che Dzeko giocherà ancora con la Roma, con Fonseca in panchina. Nello scontro tra i due quello più imbestialito mi è sembrato essere il tecnico”.

Piero Torri (Teleradiostereo – 92,7): “Mkhitaryan potrebbe riuscire a essere disponibile per la gara col Verona. Dzeko giocherà con Fonseca allenatore? Da quello che so non credo succederà, ma le vie del calcio sono infinite e magari ci sarà una riappacificazione. Già dopo il Siviglia Dzeko fu durissimo nei confronti di Fonseca, la situazione si è ripetuta. Per me Tiago Pinto sta cercando di trovare una soluzione al problema, più che un'alternativa al bosniaco. I compagni possono convincere Dzeko a fare un passo indietro”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma aveva pensato a Milik, quindi un attaccante che faccia un certo tipo di calcio serve a Fonseca. Il tecnico ha chiesto El Shaarawy perché ha bisogno anche di una punta più rapida. Però Dzeko e Fonseca devono trovare un punto di incontro, perché Borja Mayoral non è il nuovo Montella per due gol allo Spezia. Se la Roma vende Dzeko non può rimanere con Mayoral, immagino abbia pronta un'alternativa”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Se la Roma dovesse perdere una serie di partite, la società cambierebbe allenatore e la figura di Dzeko si rivaluterebbe. Ai Friedkin poco interessa della rottura tra Dzeko e Fonseca: il bosniaco è stipendiato e deve giocare, il tecnico lo deve mettere in campo. Fonseca avrebbe ragione a schierare titolare Mayoral solo se Dzeko non si dimostrasse all'altezza. La direttiva della società è quella di far convivere i due fino a giugno, o almeno fino a quando ci sarà Fonseca. Reynolds dovrebbe arrivare tra venerdì e sabato, per El Shaarawy c'è ancora da attendere. Fonseca? Per me sarà difficile una sua riconferma, vediamo cosa succederà nel prossimo mese, in cui la Roma giocherà delle partite importanti in chiave quarto posto”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Se riteniamo che la Roma con Reynolds abbia preso un giocatore già pronto facciamo un eccesso di fiducia. Quale giocatore del 2001 è titolare in Serie A oggi? Gli va dato tempo. Se la Juventus lo avesse potuto acquistare, lo avrebbe forse mandato nella squadra B. Per la Roma quella di Verona sarà una partita complicata. Mkhitaryan sarà un'assenza pesante, sono curioso di vedere Mayoral. Sarà difficile la riconferma di Fonseca, ma la rosa della Roma non è da quarto posto”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "Dubito che ci sia già un preaccordo tra la Roma e Allegri. E' possibile che a giugno il tecnico arrivi nella capitale, ma al momento non c'è niente di scritto, solo un'apertura da parte del tecnico. Con la rosa attuale Allegri farebbe la difesa a tre. Credo che Pedro sia uno di quelli non molto convinti del progetto di Fonseca, quando è stato sostituito contro lo Spezia non era contento".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Dubito che uno come Allegri si impegni per cinque anni con una squadra: cinque anni nel calcio di oggi sono un'eternità. Alla Roma di Allegri servirebbe un centrocampista di qualità e quantità da affiancare a Veretout e Pellegrini. Pedro è uno di quei giocatori per cui non è facile accettare brutte figure come quelle con lo Spezia: i giocatori fanno i confronti, il suo palmarès è superiore a quello di Fonseca".

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo - 92,7): "Se la Roma andasse in Champions Fonseca meriterebbe la conferma. Sarebbe un trionfo. In caso contrario, Ryan Friedkin si affiderà ai database di Charles Gould, quelli che hanno consigliato Tiago Pinto. In questo sistema De Zerbi mi sembra più adatto di Allegri. L'ex Juve è un'idea costruita da qualcuno, ma per una Roma costruita nel tempo il nome più giusto è De Zerbi".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Difficile trovare una collocazione adatta per Dzeko. Mi dicono Fonseca sia molto permaloso, ma in questa situazione qualcuno deve fare un passo indietro".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Come si può pensare che la Roma raggiunga risultati importanti senza centravanti? Borja Mayoral non è Dzeko. Spero per la Roma che possa fare due gol a partita, ma mi sembra difficile. Se il numero 9 va in panchina col Verona sarà una scelta comportamentale e non tecnica".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Sul caso Dzeko io sono dalla parte di Fonseca, ma per la Roma senza Edin c'è un problema tecnico".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dzeko non verrà reintegrato solo perché la Roma ne ha bisogno. Serve un chiarimento con Fonseca, ma è un rapporto difficile da risanare. Se il bosniaco ha mancato di rispetto a qualcuno, una società seria lo mette fuori. La Roma ha sbagliato la scorsa estate, quando non ha ceduto Dzeko. Ora fanno bene a farsi rispettare. Inoltre, per le cose viste sul campo nelle ultime giornate Mayoral merita di giocare e Dzeko deve stare in panchina".