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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Totti avrebbe il diritto di stare in società”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Se De Rossi non fosse contento del mercato della Roma sarebbe giusto che lo dicesse. I Friedkin per Mourinho hanno speso tanto, con De Rossi si stanno comportando bene. Se la Roma non va in Champions fallisce. Sono stati spesi tanti soldi e non ci sono alibi. Totti già quando gioca si diceva che fosse uno che consigliava i giocatori e andava in conferenza stampa. Ha fatto sempre questo ruolo. Lui si è trovato a fare il dirigente con il gruppo societario che non lo voleva come calciatore".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Dire che questo è un miscuglio da cui non può venire fuori una squadra che lotti per la Champions è esagerato. Ora De Rossi ha una squadra più forte dello scorso anno, sono arrivati alcuni giocatori che lui voleva. Se Dybala è rimasto è una fortuna per la Roma. Se De Rossi tiene Dybala in panchina, non fallisce l’argentino ma il tecnico. L’allenatore giallorosso è lasciato troppo solo, gli manca una spalla. La società non parla. Totti è prigioniero del suo personaggio".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Totti avrebbe il diritto di stare in società”.

Antonio Felici (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo): “Le considerazioni di Totti per me sono ovvie e scontate, le condivido al 95%. Qualcuno può negare che De Rossi sia un parafulmine per questa società? È chiaro che è così, lo hai scelto come allenatore solo perché si chiama De Rossi e permette alla piazza di digerire l’addio di Mourinho. Se le cose non andranno bene, il capo espiratorio sarà De Rossi. Il tecnico giallorosso è stato preso appositamente. Se una società vuole difendere l’allenatore deve avere dei dirigenti dietro, come è Thiago Motta a Torino. De Rossi non fa solo l’allenatore. Totti ha fatto una fotografia della realtà. Si è iniziato con un tipo di mercato e poi si è finito con un altro. Se spendi oltre 100 milioni non è un obbligo arrivare quarto perché la Roma era talmente indietro che prima di avere la certezza del quarto posto troppi giocatori devi prendere, così ci sono due o tre lacune. Dire che De Rossi è obbligato ad andare in Champions è troppo".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino -104,5): “Mi sembra che Totti non sia in grado di fare il comunicatore della Roma. Deve invece essere quello che sceglie il calciatore, ci può mettere la faccia ogni tanto ma non gli si può affidare il ruolo di misurare le parole”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): “Tra tutte le bandiere che si sono reinventate nel calcio dopo aver smesso, l’unico ad aver fatto un grande lavoro per ora è Maldini. La Roma deve trovare soprattutto la voglia, per reagire di carattere e superare il momento di crisi”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Non aprirei ogni volta una questione sulle eventuali offerte di posti in dirigenza per alcune bandiere. Penso che le proposte ci siano state, poi ognuno ha preso la sua strada”.