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‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “La Roma sbaglia se pensa di fare un braccio di ferro con gli arbitri”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Lo ripeto: c’erano ottimi rapporti tra gli arbitri e la Roma, dall’inizio della stagione non ci sono più. Il motivo non lo so, forse potrebbe essere l’arrivo di Petrachi. Le reazioni scomposte del ds e di Pallotta inaspriscono ancora di più la situazione. La Roma sbaglia se pensa di fare un braccio di ferro con gli arbitri perché fa a un danno a se stessa. Il mio voto a Fonseca? Dico 6 meno. Può diventare un 7/7 e mezzo come un 5. La situazione è ancora ambigua, gli infortuni sono decisivi per certi versi visto che sono venuti a mancare giocatori importanti. Per lui è un momento complesso, però tra un mese dovremo capire se vale 7 o 5”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “A Fonseca do 6. È un allenatore che è arrivato adesso, ha avuto tante difficoltà e tanti infortuni. Il giudizio è sospeso, anche se solo per la sceneggiata di domenica meriterebbe 5. Non mi ha entusiasmato finora, pensavo meglio”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “L’esposizione del nuovo direttore sportivo della Roma ha rotto qualcosa, qualcosa è accaduto tra la Roma e l’ambiente arbitrale. Qualcuno ha rotto il lucchetto, e questo qualcuno non può che essere Petrachi, inutile che ci giriamo intorno. La sua esposizione di domenica è l’esposizione di uno che non si rende conto di essere un dirigente della Roma. Lui non è né un tifoso né un giornalista, ma è il dirigente di una società importante. O qualcuno glielo insegna, o può essere allontanato. Un voto per Fonseca? Per me resta in sospeso, non ho ancora capito cosa abbia fatto. Posso dare 6, ma può diventare 5 come 7. Aspetto le due partite contro il Borussia, saranno indicative per capire quello che lui sta dando a questa squadra”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se la Roma sta così antipatica agli arbitri, prima o poi si vedrà in classifica. Finora non mi sembra che gli arbitri abbiano tolto tanti punti alla Roma. Questa è una polemica molto romana che Petrachi ha portato fuori dalla Capitale, ma fuori da Roma strabuzzano gli occhi. Non ricordo una protesta così violenta e così immotivata come questa. Non ricordo una grande società che insceni una protesta del genere per un episodio solare e non discutibile. Come può diventare un caso così clamoroso il fallo netto di un calciatore? Immaginate se la Roma avesse vinto la partita con un gol così. Stiamo facendo un film su un fatto che non esiste. Il mio voto a Fonseca? Dico 6 meno. Mi sembra più vittima che colpevole. La Roma è una squadra incompleta, ma lui non è ancora riuscito a darle una fisionomia. Mi aspettavo che si vedesse la sua mano, invece io ancora fatico a vederla”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La prima volta che la Roma si lamenta degli arbitri è a Bologna, la quarta giornata di campionato. Dalla quarta alla settima si capovolge il mondo: la Roma aveva un ottimo rapporto con gli arbitri e ora diventa così invisa agli arbitri in così poco tempo? È questo che non capisco. La protesta dura c’è stata dopo Roma-Cagliari, non capisco come un rapporto possa cambiare in così poco tempo. La Roma non ha perso punti perché gli arbitri hanno fischiato contro”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se è vero che c’è un gruppo di arbitri che va contro la Roma, allora vuol dire che il club giallorosso ha ragione, non deve abbassare la testa. Se è vero, la Roma deve andare fino in fondo, non può esserci benevolenza. Penso che la Roma sia una squadra incompleta e tutta nuova, completamente da ristrutturare rispetto all’anno scorso. Con tutte queste difficoltà e con gli infortuni, a Fonseca do 6 e mezzo considerando le difficoltà in cui si è dovuto muovere”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “L’impatto di Fonseca alla Roma? Senza infamia e senza lode. La Roma non è ancora connotata bene, non ha un’identità precisa. Se dovessi dargli un voto, gli darei un 5 e mezzo”.

Francesco Balzani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Chi ha paragonato le frasi di Petrachi a Lotito sbaglia, non sono la stessa cosa. Se Pallotta quando si esprime deve esprimersi così, è meglio che non parli. La Roma ha bisogno di una figura che possa rappresentare la società, che possa parlare a nome della Roma, ad oggi questa figura non c’è. E purtroppo Petrachi viene catapultato in un ruolo non suo e viene esposto a figuracce”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Vorrei che le altre squadre vivessero un anno come quello della Roma, con 11 infortunati a ottobre. Perché la Roma deve fare sempre più di quello che dovrebbe fare? Per la Samp chi recuperi? Under o forse Mkhitaryan, ma gli altri no. Kalinic chiudetelo in una teca, in un bunker, non lo fate muovere. Anzi che Mancini ha avuto il cuore di lasciare Florenzi a Roma. Sta fuori da tre settimane per l’influenza e non è la prima che prende quest’anno. Poi vi sembra normale che Cetin stia fuori da un mese per un dente? Sulle parole di Petrachi vorrei contare quanti caratteri e quanto inchiostro è stato utilizzato per commentare le sue parole e quelle di Lotito. Lotito ha terrorizzato la stampa italiana. Ma in questo paese è più importante far credere di essere che essere. Fonseca s’è fatto un corso accelerato tra infortuni e rigori non dati".

Carlo Zampa (Nsl Radio tv - 90.0): "Romano? Non mi piacciono queste scene, non ti devi far bello agli occhi di nessuno. È una reazione ingiustificata e ingiustificabile. Kalinic deve fare di più, Dzeko non lo darei già per escluso con la Samp, uno come lui che è rimasto in campo con una frattura è uno che vuole esserci. Kalinic deve dare il suo apporto, è stato preso per questo, è il suo momento e deve approfittarne. I pochi gol possono essere un elemento preoccupante, perché la Roma crea anche meno rispetto all’inizio ma sicuramente Kalinic deve fare di più. Liedholm era un signore, riusciva a sdrammatizzare mantenendo la durezza nei confronti dei suoi giocatori. Rimarrà nel cuore di tutti quelli che amano il calcio, non solo dei romanisti".

Graziano Cesari (Nsl Radio tv - 90.0): “Non è la prima volta che parliamo di Massa. Lui non ha comunicato niente, è come se fosse stato assente e questo è grave. Per Fonseca e Romano non ci sono giustificazioni. Fonseca dice ‘vergognati’ e ‘vai a quel paese’, se metti poi l’atteggiamento minaccioso che va verso la faccia di Massa diventa qualcosa di importante. Poi è meno fallo di mano quello di Mancini rispetto a quello di Lucioni, perché arriva prima sul petto e cade sul braccio largo. Ma se ti prendi un rigore così dopo quello non dato una settimana prima a Lecce i giocatori in campo si dicono ‘Ma che roba è questa?’ Quello che mi chiederò sempre è: perché non vai a vedere quello che succede al Var? Questo darebbe una sensazione di trasparenza. Se stai 5 minuti a guardare sul monitor lì poi la gente lo accetta, il Var è nato anche per questo, per dare tranquillità".

Patrick Vom Bruck (Nsl Radio tv - 90.0): "Si è fatto un po’ troppo caso alle parole di Petrachi. Lui non è uno che ama stare sotto la luce dei riflettori rispetto a Monchi e Sabatini, è un bravissimo dirigente ma nell’eloquio ne conosco di migliori. Magari poteva parlare Fienga. E’ clamoroso che si faccia questo caos sulle parole, non è che abbia detto che le donne devono a casa a fare il sugo. E Carolina Morace ha detto che ha ragione, che il calcio non è danza classica. Avrei voluto la stessa veemenza sulle parole di Lotito, che sono state etichettate come gaffe. Invece Petrachi sarebbe stato sessista. Infortunio Dzeko? Lo Dzeko dell’anno scorso stava fuori un mese, penso che appena si sentirà pronto rientrerà".

Marco Juric (Nsl Radio tv - 90.0): "Petrachi magari poteva trovare altre parole per esprimere il concetto, senza mettere in mezzo signorine e donne. Dzeko può andare in campo già con la Sampdoria. Ma Kalinic deve essere pronto assolutamente, è stato preso per essere il vice-Dzeko. Deve entrare presto dentro alla Roma, non è un altro Schick ma deve fare di più. Non gli si chiedono triplette, ma ad ora sembra fuori dagli schemi, fa movimenti sbagliati. Bisogna aspettare anche i rientri di Mkhitaryan e di Under, soprattutto il turco mi sembra perfetto per il gioco di Fonseca".

Erika Menghi (Nsl Radio tv - 90.0): "Secondo me Dzeko rientrerà dopo la sosta. Non ci dimentichiamo che c’è una partita importantissima contro il Borussia,magari Kalinic giocherà con la Samp e Dzeko in Europa league".

Fabio Petruzzi (Nsl Radio tv - 90.0): "A me piacciono gli allenatori che si fanno sentire, anche in campo. Fonseca ha fatto quello che tutti gli allenatori avrebbero fatto, avendo lavorato tutta la settimana e ti senti un po’ scippato di un qualcosa. Magari non rivedendo le immagini, perché magari a casa ha capito che poteva starci sia il fallo di Kalinic che il rigore. Forse è stata esagerata la reazione del preparatore, non si fa, stare 10 minuti a battere le mani… Chissà con il Var cosa sarebbe successo con Aldair a Torino".

Furio Focolari (Radio Radio Mattina -104,5): “La Roma reclama episodi accaduti in partite vinte. Petrachi deve capire che non è un calciatore, ma un dirigente. La Roma non ha avuto punti persi per dei torti arbitrali. Se un arbitro non vuole farti vincere non ti fa vincere, non prendiamoci in giro. Petrachi ha parlato di errore tecnico, ma non può mai esserlo. Quando le cose vanno male si pensa a cosa che vanno al di là dei propri errori. Sono andati a cercare una situazione per dire ‘non ho sbagliato io, ma gli arbitri’. Però siamo tutti convinti che dopo 7 giornate la Roma non ha ancora espresso un gioco decente o delle potenzialità. E il problema del gioco alla lunga viene fuori".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino -104,5): "Togliete il microfono a Petrachi, quando parla è un danno. Poi hanno parlato tutti del gol annullato a Kalinic, nessuno ha parlato invece del fallo di Diawara che non c’era. Io ho pensato, così come l’arbitro, subito alla salute di Pisacane, che ha già avuto una vita difficile. Se vogliamo parlare di congiura io mi tiro fuori. Lo scorso anno in Torino-Roma Petrachi disse che la spinta era decisiva nel rigore Fazio-Iago Falque e al Var c’era Massa. Petrachi era prevenuto nei confronti di Massa, ma può essere umano. Domenica la Roma ha avuto 9 occasioni da gol, ma ci è voluto l’autogol per segnare. Nel postpartita non ha voluto parlare di calcio, ma non si dirige una società così. Anche Pallotta, da quello che so, ha cambiato idea dopo il tweet".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino -104,5): "Le romane avrebbero dovuto approfittare di questa situazione del Napoli. Gasperini stava andando in Inghilterra, lo so. Ma lui è rimasto all'Atalanta con tutto quello che ne consegue, è stata una scelta importante".

Paolo Condò (Radio Radio Mattino -104,5): "Capisco che possano esistere arbitraggi che ti indispettiscono a prescindere dalla bontà delle decisioni prese nei momenti topici. Capisco che Massa potesse essere in una forma non perfetta, lui funziona più in Europa che in Italia, ha tutt’altra autorevolezza. Kalinic su Pisacane è fallo, non ci sono dubbi. Capisco la rabbia del momento, anche se Petrachi ha esagerato. La Roma ha ricambiato molte cose in questa stagione, ha preso un allenatore bravo, ha fatto giocare bene lo Shakthar, ma gli deve dare tempo. Ad esempio sono scandalizzato dal Milan, se prendi Giampaolo non lo puoi mandare via dopo 7 partite. Ha fatto errori ma chi non li fa? E’ un campionato dove adesso è dura arrivare quarti. Perché c’è anche l’Atalanta, che sta andando come un treno".

Fernando Orsi (Radio Radio Mattino -104,5): "Un conto è che Massa non è piaciuto, un altro è dire che la Roma è sotto schiaffo degli arbitri. La Roma ha perso una grande occasione, Olsen ha fatto delle belle parate e quello di Kalinic era fallo. Non era fallo di Diawara? Ma se andiamo a vedere ogni singolo episodio... Quella è un’azione susseguente. Un conto è un fuorigioco che non c’è, un conto è la punizione da cui scaturisce il gol. Sono alibi, la Roma ha perso due punti. La Roma non ha giocato bene con il Cagliari, che non ha rubato niente, si è messa lì e ha fatto la sia partita. La Roma ha avuto occasioni sporadiche".