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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “La cosa migliore che ha fatto Pallotta è stata la decisione di vendere”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Sono ore decisive per il passaggio societario del club. La riunione plenaria all'Eur tra gli advisor di Friedkin, capitanati da Mark Watts braccio destro del magnate texano, i dirigenti della Roma e i legali rappresentanti delle due parti. La serietà di questa operazione e del gruppo texano è nuovamente confermata dalla presenza di tutti i dirigenti più importanti e più vicini a Dan Friedkin, segno che la Roma sarà asset strategico del gruppo. Si stanno definendo dettagli decisivi dei contratti con relative clausole ed entro una decina di giorni si arriverà al signing e agli annunci. Per il closing definitivo serviranno altri 50-60 giorni".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "La cosa migliore che ha fatto Pallotta è stata la decisione di vendere. Ha ridimensionato il club a livello sportivo come pochi altri. Mai negli ultimi 30 anni la Roma era partita con la speranza minima di arrivare quarta. Basta vedere la rosa attuale: ci sono buoni giocatori, ma le uniche eccellenze si chiamano Pellegrini e Zaniolo".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Io credo che sia doveroso riconoscere che la gestione Pallotta non sia stata fallimentare come dicono molti. Certo il rimpianto è non aver vinto nulla. La società è cresciuta tanto dal punto di vista del marchio e della struttura organizzativa".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - Te La Do Io Tokyo - 101,5): “Io so che la nuova proprietà vuole mettere persone che sappiano di calcio, che sia Capello o Boniek poco cambia. L’importante è che stiano cercando profili di questo tipo. Friedkin? Siamo alla fase finale, agli ultimi dettagli. Se si fanno vedere in pubblico poi, parlo degli avvocati, significa che ci siamo. Dal 15 febbraio in poi mi aspetto l’annuncio, poi per le chiusure burocratiche bisognerà attendere marzo. La liberazione è molto vicina".

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92.7): “Mancano solo i dettagli per il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin. Non c’è alcun rallentamento o intoppo. Per la Roma è bene che si ciuda presto, per decidere in tempo le nuove scelte strategiche. Con Pallotta si è creata una frattura ormai irreparabile, anche lui si è staccato definitivamente con la testa e la passione. Sembra un po’ la fine dell’era dei Della Valle a Firenze. Per essere competitivi oggi i costi si sono alzati, perché oltre alla Juve c’è anche l’Inter di Suning. E De Laurentiis ha sbagliato un anno, ma ha dimostrato con il mercato di gennaio che non vuole mollare. Venerdì mi aspetto una reazione importante contro il Bologna, la Roma è ancora in corsa per il quarto posto e gioca l'Europa League. Non ci possono essere alibi, tipo il passaggio di consegne al comando del club. Petrachi nell'intervallo ha strillato nello spogliatoio, no so come l'abbia presa Fonseca”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92.7): “Non vedo l’ora che arrivi Friedkin, così da non sentire più i soliti discorsi, Friedkin rischia di finire anche lui nel tritacarne, al primo acquisto sbagliato si ricomincerà con lo ‘straccionismo’. Se la Roma non arriverà quarta, Friedkin potrebbe iniziare da un Anno zero vero, perché non ti accolli gli stipendi dati a certi giocatori, diventa tutto non dimensionato alla realtà che hai. A Roma ormai tutti sono convinti che a gennaio sono arrivate tre pippe. E' assurdo! Questa è una città malata”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sembra che la Roma si stia un po’ squagliando: le critiche di Dzeko, Petrachi che entra come un elefante in una cristalleria. Non vorrei che si stesse ridimensionando, sarebbe importantissimo andare in Champions. Avevo visto un ottimo Pastore prima dell’infortunio”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non mi pare che ci sia un furore agonistico da far pensare che la Roma si stia giocando tutto. È una squadra blanda, che va un po’ come viene, che non ha rimedi alle contrarietà”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma venerdì ha il Bologna in casa. Non è facile, perché come lo affronta? Chi gioca in mezzo al campo, Pastore? Gioca una partita e poi sta fermo un mese. Friedkin ha deciso di acquistare a prescindere, poi ovviamente dovranno trovare la quadra e monetizzare la situazione ma è compito degli uomini di finanza".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “A Milano si fa il progetto in una zona precisa per fare lo stadio, ma il Comune non è che ha detto che la zona è sbagliata. Quello che ha fatto la Roma con lo stadio è un errore clamoroso nella gestione di Pallotta, era uno stadio per i cavalli. Tre amministrazioni hanno detto di sì, ma dopo otto anni ci chiediamo se il progetto regge, vuol dire che non avevano le idee chiare".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Col Bologna torneranno Kolarov, Perotti, Pastore… La Roma in Champions vale 50 milioni in più, con lo stadio ancora di più, come fanno a fare un contratto così con Friedkin? Tu acquirente, che certezze puoi avere? Non vedo l’ora ci sia una testa pensante a Trigoria, che dovrebbe essere il figlio Ryan. Fossi l’acquirente dei timori li avrei". 

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dzeko prima di accusare la squadra dovrebbe pensare un po' a se stesso, perché tra i centravanti delle prime cinque squadre è quello che ha segnato di meno. E anche l'anno scorso non andò benissimo. Sul mercato la Roma doveva prendere un altro centravanti, oltre a Kalinic. Se non si conquista un posto in Champions, l'anno prossimo certi costi di alcuni giocatori non sono più sostenibili"

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Nove punti sul Napoli sono tanti, ma la Roma è troppo altalenante. La Roma è quarta in classifica, e per l'anno zero ed il progetto di Fonseca non è un brutto risultato. A me il tecnico piace. Dzeko ha ragione, ogni tanto una bordata ci vuole per dare una scossa all'ambiente. E' anche un messaggio alla Società".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se il Napoli può riprendere la Roma o l'Atalanta? Credo sia improbabile, quasi impossibile. Io dico di no"