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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “La 10 sarebbe un grande stimolo per Zaniolo”. ORSI: “Non ha quella classe”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101.5): "La Roma domenica affronta la squadra più in forma del campionato e storicamente, una delle formazioni che ha sofferto di più in termini tattici e di risultati. Sarà fondamentale per Di Francesco, al netto degli infortuni, non sbagliare le scelte iniziali e in questo senso io darei una nuova chance a Schick da titolare, al posto di Dzeko: il ceco sta meglio fisicamente e anche mentalmente, mi sembra in un momento più positivo rispetto al bosniaco, che deve destarsi da questo lungo periodo di assenza e tornare a fare la differenza. La Roma non può più permettersi di sbagliare e deve giocare chi sta meglio...".

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La crescita, le caratteristiche fisiche, la personalità… per la prima volta ho pensato a un giocatore che può meritare la maglia numero 10 da quando Totti ha smesso. Non dico che è Totti o che lo sarà mai, anche perché Totti era più offensivo. Ma dargli la 10 non sarebbe uno scandalo se dovesse rimanere alla Roma per anni”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il 10 a Zaniolo? Il suo problema per lui è che prima c’è stato Totti, altrimenti non sarebbe un problema. Totti ha fatto la storia, per il momento Zaniolo sta facendo la cronaca. Qualsiasi numero affidato a un grande calciatore diventa storico. Il numero 10 di una volta non esiste più perché il calcio di oggi non lo prevede. Il campionato della Roma comincia adesso. La squadra c’è, ma deve avere un’autostima superiore. Non vedo grande differenza tra i giallorossi e l’Inter”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Penso che la maglia numero 10 sia e debba sempre essere destinata al giocatore più tecnico e estroso, al di là di tutto. Secondo me Zaniolo deve ancora crescere, quel numero che ha secondo me gli sta meglio del 10. È un giocatore totalmente differente rispetto a Totti, il paragone sarebbe inevitabile. Zaniolo è un giocatore importante, ma non ha la classe del 10”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Fermo restando che Totti resterà il miglior giocatore della storia della Roma, credo che dare il 10 a Zaniolo non sia un problema. Il problema è quello di aspettare conferme da parte sua, ma questo a prescindere dal numero di maglia. La Roma ha ancora due grosse incognite: 1) Dzeko, 2) il problema degli infortuni. Ormai uno a settimana si ferma per problemi muscolari: queste perdite sono pesantissime e in una volata al quarto posto possono pesare moltissimo. Le prossime due domeniche saranno molto chiarificatrici”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Mi piace molto l’idea di vedere Zaniolo con la maglia numero 10. Credo che per lui potrebbe essere un grande stimolo. Poi mi rifaccio a quello che diceva Totti, bisogna avere il sogno della 10. Zaniolo ha la freschezza e la gioventù per affrontare questa responsabilità. Non è un paragone tecnico, ma la speranza che Zaniolo dà in questo momento può essere importante. La Roma per me è la grande favorita per il quarto posto, è superiore rispetto a Milan e Lazio”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il 10 a Zaniolo? Non si possono ritirare le maglie, non si può impedire a un giovane di sognare di indossare la maglia di Totti un giorno. Se lo mantiene, la Roma ha il centrocampo della Nazionale dei prossimi anni”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se continua così, Zaniolo può andare di diritto verso la maglia numero 10. Gianluca Mancini? Credo che la Roma dovrebbe prenderlo, è veramente bravo. Penso che la Roma sia la squadra favorita per il quarto posto, ma non nettamente. Il Milan può essere un avversario scomodo, e attenti tutti quanti all’Atalanta”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Non vorrei che la ‘Roma degli italiani’ diventi solo uno slogan con cui tirare avanti altri due anni. Questo lo capiremo subito, basterà guardare i primi rinnovi che faranno. Le partite che arriveranno serviranno a farci capire se sarà vera gloria, se la Roma è veramente uscita dalla crisi o no".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Sarò contento se la Roma darà spazio ai giovani italiani, ne ha bisogno soprattutto il calcio italiano, però solo con quelli non si vince. Anche la Juventus punta sui giovani, ma vicino gli mette giocatori come Ronaldo e Mandzukic. Il progetto sarà quello di non spendere più di 30-35 milioni per il cartellino di un giocatore e massimo 2-3 per l’ingaggio. La partita fatta con il Torino non possiamo replicarla con l’Atalanta, i bergamaschi offensivamente sono molto più forti, rischieresti di prendere 4-5 gol".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Schick è diventata una risorsa da sfruttare, lo vedremo sicuramente in una delle due trasferte di Bergamo e Firenze. Karsdorp? Le cose vanno fatte per gradi: da inutilizzato non credo possa fare tre partite di fila, scalzando Florenzi. Ieri il Milan ha schierato un giocatore che se le regole valessero per tutti non avrebbero potuto utilizzare. Non succederà, ma se la Roma dovesse arrivare terza a Milano dovrebbero ammettere di non essere capaci. Vi sembra normale che il Bologna debba dare i soldi alla Juve per farle fare le plusvalenze? Io me la prendo con queste società… Fino a quando saranno loro a sistemare le cose… Ma si può comprare Sturaro a 18 milioni? I tifosi del Genoa ce l’hanno il diritto di essere trattati decentemente? Perché deve comprare Sturaro e deve vendere Piatek? Pastore è quel giocatore che Monchi non prenderebbe se potesse tornare indietro, anche perché la Roma era su Ziyech. Penso possano arrivare Mancini e un altro difensore se Manolas dovesse esercitare la clausola rescissoria. La Roma non dirà no ad un altro anno di De Rossi, lui ha anche pensato ad un ritorno in Nazionale dopo aver parlato con Mancini. Se andassi a cena con Kolarov gli chiederei se la società della Roma è inferiore a quella del City e lui mi risponderebbe di no”.

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92,7): “L’argomento Zaniolo già mi ha stufato. La Roma l’ha scoperto e sarà costretta ad adeguare il contratto. Non deve blindarlo, perché è già blindato fino al 2023 e senza clausola. Perché Monchi dovrebbe dargli cinque volte quello che guadagna? Perché ha fatto due gol? Se cominciamo così… Se è vero che quando sono giovani bisogna andare cauti, diciamolo adesso. De Rossi con la Nazionale nel mirino? Ma non scherziamo, così manchiamo di rispetto anche a lui. Con lui allenatore e il padre secondo firmerei dieci anni di abbonamento: è l'unico giocatore della Roma con il quale andrei a cena senza parlare di calcio, sono affascinato dall'uomo".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): “Di Francesco vuole dare continuità ad un modulo con il quale la squadra si trova bene. Fondamentale il recupero di Nzonzi, con Pellegrini che può tornare trequartista con lo spostamento di Zaniolo a destra”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Dzeko è irritante, si è mangiato un gol che faccio anche io. Metterlo insieme a Schick vorrebbe dire mettere insieme due debolezze". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dove devo firmare per un pareggio della Roma e della Lazio? Se vince a Bergamo arriva quarta e lo do per certo, se non vince ha tante possibilità di arrivare quarta ma si riparte da zero. Tra Dzeko e Schick farei giocare il secondo, insieme no perché vorrebbe dire togliere i più forti che sono El Shaarawy e Kluivert”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Vittoria di Roma e Lazio nella prossima giornata? Dico zero per cento. Riprovare Dzeko e Schick potrebbe avere un senso. Il problema in questo momento è il bosniaco, che non correva e non ho mai visto così”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mi piace da morire l’idea della Roma italiana. Mancini è molto forte. A Bergamo vedo un gol di Schick… Dzeko mi sembra un po’ triste”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “I ragazzi della Roma avevano bisogno di amalgamarsi, di crescere. Ora lo stanno facendo individualmente, a livello di squadra qualche problema c’è ancora. Di Francesco avrà capito che Schick e Dzeko non possono giocare insieme, anche perché gli esterni stanno facendo bene. Dzeko? Secondo me gli altri corrono troppo per lui al momento, darei fiducia a Schick". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Una Roma tutta italiana? Bello, però devono arrivare i risultati. Il girone di andata è stato molto deludente, però i giallorossi hanno cominciato bene il ritorno ed ora hanno tempo per rimettere a posto la stagione. Le prossime partite apriranno gli occhi: a Firenze devi vincere la partita, a Bergamo l’Atalanta è la peggior squadra da incontrare ora. Sono partite che giovano in esperienza, ben vengano. Ma bisogna recuperare al meglio Dzeko, serve un goleador che sappia quando è il momento. A meno che Schick non riprenda ancora terreno…". 

Claudio Moroni (Centro Suono Sport - 101,5): "La difficoltà per noi tifosi della Roma è innamorarsi dei giocatori, perché abbiamo già capito in passato che poi la società dopo poco tempo e alle prime offerte serie se li vende. Però il momento di Zaniolo e Pellegrini io me lo godo lo stesso, la bellezza del calcio va vissuta anche e soprattutto nel presente".