Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “La contestazione verso Pallotta nasce a causa del suo distacco”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Teleradiostero - 92,7): "Il calcio è un’azienda con 20 padroni e alcuni vogliono contare più di altri. La speranza è che non debbano servire i playoff. In questo modo comunque non dai la sensazione di essere convinto di poter finire il campionato. Come si fa a fare una quarantena dimezzata per i calciatori e normale per gli altri? Bisogna essere sfacciati per chiederla, se lo fai è perché vuoi stabilire il tuo privilegio".
Federico Nisii (Teleradiostero - 92,7): "Il rapporto di Pallotta con i tifosi ha cominciato a deteriorarsi quando lui ha deciso di fare il proprietario per corrispondenza. Il malcontento nasce dal suo distacco e dai risultati. Ha deciso di cedere la società, ma finché non vende non può gestire il club con distacco".
Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Il tempo di Pallotta è finito, così com'era finito quello dei Sensi dieci anni fa. Siamo vicini a venderci tutto. La Roma molto probabilmente non fallirà, ma la gestione attuale è fallimentare. Baldissoni, Baldini e Petrachi si devono dimettere in blocco. Solo così possono salvare la faccia".
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Pallotta è uno che ha consentito per scelta ai suoi direttori sportivi e dirigenti portare i costi all’estremo, con la speranza di avere dei riscontri sportivi. Ma chi è il dirigente verso il quale Pallotta prova il sentimento peggiore? Monchi. La metà della quota di ammortamento dei giocatori è dovuta a lui. Il meccanismo esagerato nasce dall’ultimo anno di Sabatini, non è possibile che Monchi arriva e deve vendere Rudiger e Salah entro il 30 giugno altrimenti non rientri nel fair play finanziario. Quella era una squadra che giocava la Champions, fino a lì aveva funzionato la strategia. Il prossimo anno? La Roma avrà una buona squadra. Non è una prospettiva da sogno, non è un momento per esaltarsi ma non è neanche un momento da cappio al collo”.
Furio Focolari (Radio Radio Mattina – 104,5): “Sessanta milioni per Zaniolo non te li dà neanche uno sceicco adesso. Per l’infortunio non ha ancora dimostrato tutto il suo valore, poi arriva da un incidente grave che può farlo faticare al momento della ripresa. Pensare che ci sia qualcuno che dia tutti questi soldi è assurdo. Ma visto che li vale io fossi nella Roma non lo venderei, ma la società ha la forza di farlo?”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattina – 104,5): “Sono d’accordo con le gare secce in Europa di Roma e Inter, anche se siamo in una situazione anomala. A me va bene giocare così, sono tutti allo stesso livello e in una stessa città. È inutile giocare andata e ritorno. Zaniolo? Adesso vale meno, l’anno prossimo può valere molto di più”.
Stefano Agresti (Radio Radio Mattina – 104,5): “La Roma è in un momento di scoramento, ma ad agosto potrebbe giocarsi un trofeo come l’Europa League in dieci giorni. Il club visto il bilancio dovrà cedere, se non riuscirà a farlo con gli altri esuberi, dovrà pensare anche a Zaniolo e Pellegrini”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattina – 104,5): “Non mi meraviglio del bilancio. Se Lotito avesse gestito i soldi della Roma, avrebbe avuto i conti a posto. Non so se avrebbe fatto una semifinale di Champions, ma cosa è più importante? Avere tutti questi debiti o una semifinale di Champions? A che serve fare una semifinale se poi devi sempre vendere i migliori?”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina – 104,5): “Quello che si può rimproverare alla società è non aver provato a tenere i giocatori per un paio d’anni e provare a vincere. Ora la Roma ha una serie di giocatori incedibili perché guadagnano cifre spropositate, questa è una cosa che va messa a posto. Zaniolo? Il tempo c'è, a metà luglio sarebbe partita la stagione successiva. Vediamo, è un terno al lotto perché non so chi sarà in forma e chi no alla ripresa. La Roma farebbe bene a tenerselo, anche perché se ora vale 60 milioni l'anno prossimo può valerne cento”.
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