rubriche

‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Alte possibilità di vedere alla Juve Luca Pellegrini e Emerson. Sulla Roma sono sconsolato”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Per Pallotta la Roma è un business, e non ci vuole rimettere neanche un euro. Se gli chiedono un giocatore e gli offrono una cifra adeguata lo vende, anche se questa squadra è la Juve. Non credo possa arrivare Darmian a gennaio".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Credo che il problema non stia nel modulo. E' mancata la forza d'urto negli ultimi tempi e si è scoperto che Schick non può giocare con Dzeko e, anzi, ne è diventato l'alternativa. Il ceco era stato preso per fare la differenza ma, per un motivo o per un altro, non l'ha fatta".  

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La scelta sul ritiro fatta la scorsa estate va oltre la volontà di Di Francesco, ci sono esigenze societarie. Il tecnico ha dato un giorno in più questa settimana per aiutare i giocatori a staccare la spina dopo le ultime difficoltà e spera di ritrovare una squadra motivata. Verrà fatto del lavoro atletico per dare più rapidità alla squadra, ma ciò che conta ora è la volontà e le motivazioni. Su questo insisterà Di Francesco al rientro. I giocatori devono tornare a credere in quello che hanno fatto. Sul mercato, Emerson e Peres sono quelli di cui la Roma può fare a meno. Vendendo tanto manca lo zoccolo duro della squadra e quindi la base su cui poggiarsi".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Non credo che un giorno più o in meno di allenamento possa fare la differenza a questi livelli. Contro Sassuolo e Atalanta la squadra era ferma sulle gambe. Vediamo se contro l'Inter rivedremo la squadra brillante. Mi aspetto qualcosa di diverso rispetto al match con l'Atalanta. Florenzi alto, con Peres basso, è una mossa che può starci. I 3 attaccanti al momento la squadra non li riesce a supportare. Luca Pellegrini non interessa solo al PSG, anche la Juventus si è portata molto avanti con lui. Non credo che resterà alla Roma, dico 50 PSG e 50 Juve. La speranza che resti è molto flebile. Anche su Emerson i giallorossi sembrano essersi messi l'anima in pace. Il giocatore ha l'accordo con la Juventus, e i due club potrebbero chiudere nella prossima sessione di mercato. Sono abbastanza sconsolato rispetto a questo mercato. Se si deve prendere Bereszinsky preferisco restare con Peres".

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): "Roma-Atalanta non me la sarei mai aspettata. Non voglio pensare che la sfida con l'Inter sia uno scontro diretto per il quarto posto. A inizio stagione mettevo la Roma poco sotto Juve e Napoli, ma questa distanza non l'avrei pronosticata. Le parole di Pallotta mi hanno dato fastidio, ma dobbiamo tutti un po' rassegnarci. Certe dichiarazioni dimostrano una lontananza, ma bisogna prenderne atto. Pallotta sta su un piano, la città e la critica stanno su un altro. A lui l'aspetto sportivo non interessa, a noi interessa quasi esclusivamente quello. Non ci può essere dialogo. Lo stadio non ti porta da solo ai livelli dei top club europei, serve un investimento importante iniziale. Questa cosa credo che Pallotta non la sappia"

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “È stata dimostrata ancora una volta la distanza tra i pensieri di James Pallotta e la percezione che si ha di lui qui. In questi giorni viene ritenuto un cretino. Nei Boston Celtics è l’uomo che, preso singolarmente, ha più azioni del club, invece qui è un deficiente. Dov’è la verità? Se sei proprietario dei Celtics e della Roma, e sei di Boston, quale segui di più? Lo puoi criticare, può non esserti simpatico, eppure questa è una città in cui si legge ‘Che ci fa in un palazzetto di basket’. Poi si dice ‘Lui non capisce la Roma perché non gli vengono spiegate le cose’. Meno male. Se sapesse veramente cosa pensano qua, come le scritte di oggi, da anni se ne sarebbe andato. Le dichiarazioni sulle telecamere? Pallotta è andato da Gabrielli per togliere le barriere. Da colui che si muove per andare a togliere le barriere diventa quello che fa arrestare i tifosi? Sulla questione Nord-Sud purtroppo ha detto la verità. A Milano pare di stare in un altro Paese, mentre Roma è un disastro”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Sono della scuola di pensiero che per la Roma sia stato un beneficio staccare la spina in questo momento. Se Lotito riuscisse a prendersi formalmente la Figc, vorrei che la Roma cercasse di iscriversi ad un’altra lega. In caso auspico un gesto di rottura simile. È scandaloso solo immaginare il fatto di potersi presentare. Non credo succederà, ma se davvero Lotito riuscisse ad ottenere quella poltrona, la Roma non ci deve stare, non deve giocare in un campionato con lui presidente. Il summit di Londra? C’è ben poco da dire. Mercato? Si può far poco, Monchi l’ha detto prima di andare là. Quest’anno la Roma cambierà un po’ di più rispetto agli ultimi anni, ma siamo sicuri che sia un dramma? Vedendo El Shaarawy, Strootman, Dzeko… A gennaio credo che arriverà un terzino e un secondo portiere, poi nient’altro perché non sono previste cessioni di big”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): “La riunione di Londra era già pianificata da tempo come un incontro per discutere aspetti commerciali. Poi è arrivata la débacle contro l’Atalanta e allora si è parlato anche di mercato. Ma le strategie non cambiano, ci sono delle operazioni che riguardano la fascia destra con la cessione di Peres e l’arrivo di un terzino destro, ma niente di più. Anche se c'è il mal di pancia di Strootman e viene quotata la cessione di Nainggolan. Ma non per gennaio. Contro l'Inter non mi aspetto un cambio di modulo, Di Francesco vuole che questa Roma torni a giocare come fece contro il Chelsea nel doppio confronto”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le strategie di mercato della Roma le conosciamo, così come la situazione finanziaria. Arriverà un nuovo giocatore solo se ne verrà ceduto un altro. Peres è il maggior indiziato, ma ancora non c’è una vera trattativa né con il Benfica né con il Galatasaray. Se verrà venduto, la Roma vuole un terzino destro che consenta a Florenzi di sostarsi in avanti. Bereszyński della Sampdoria piace, e la Roma con il club blucerchiato ha ottimi rapporti di mercato. Con l'Inter non ci saranno grosse rivoluzioni, tranne il rientro di Nainggolan tra i titolari. La variante potrebbe essere Peres a destra e Florenzi spostato in avanti”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Inter-Roma è una partita che già decide tanto per le due squadre. Da quando è arrivato Pallotta, sul mercato, si è sempre comportato così. Grandi vendite e poi acquista qualche giocatore, in certi casi discreti in altri meno. Questa è la sua filosofia, anche se la situazione di oggi imporrebbe un investimento maggiore. La Roma corre il rischio di non arrivare quarta e quindi servirebbe qualche innesto”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Io continuo a pensare che la Roma entrerà tra le prime quattro. La filosofia di mercato della Roma è sempre la stessa: esce un vitello, entra un vitello. Ed invece dovrebbe entrare un toro. Darmian sarebbe un ottimo acquisto”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Occhio alla clausola di Pellegrini. Questa può far diventare il giovane centrocampista della Roma un altro caso Pjanic”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non credo che a gennaio ci saranno big in uscita in casa Roma. Non mi aspetto alcun tipo di rivoluzione. I nomi che si leggono credo che saranno in ottica mercato estivo, ma poi da qui a luglio le cose possono cambiare. C’è ancora un campionato in corso dove la Roma può recitare un ruolo importante, e poi c'è una Champions League da giocare”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma da anni ha questa politica di vendere, ma i giocatori se li fa pagare bene. Su Pellegrini spero che cambino la clausola. Alisson sarà un altro pezzo pregiato, perché il prossimo anno ci sarà un giro di portieri nei grandi club. Altri giocatori su cui fare l’affare non ne vedo. Strootman? Solo Garcia potrebbe far spendere tanto ai suoi dirigenti. El Shaarawy è uno discontinuo”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha sempre ceduto uno o due pezzi importanti, ed il mercato italiano ed europeo questo lo sa e i club si affacciano a Trigoria. Comunque non vedo in giro giocatori che ti possono, oggi, far cambiare le carte in tavola. Alla Roma servirebbe un terzino per far scalare Florenzi in avanti. Con un giocatore solo ne dai due a Di Francesco”. 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le voci di cessioni non riguardano solo la Roma. In certi momenti della stagione, soprattutto quando una squadra perde delle certezze, si parla di mercato. Il livello del mercato in entrata della Roma, quest’anno, non è stato altissimo. I giocatori presi non hanno reso niente, la situazione è complicata nonostante aver speso più di 80 milioni. Bereszyński non sposta nulla, meglio Darmian o Juanfran”.