rubriche

‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “Basta con le parole, ora servono i fatti”, CAGNUCCI: “La situazione di De Rossi è in bilico e ho paura che questa volta vada via”

(redazione ForzaRoma.info) Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali. (AGGIORNA)   CARLO ZAMPA (Rete Sport) : “Gli...

finconsadmin

(redazione ForzaRoma.info) Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali. (AGGIORNA)

CARLO ZAMPA (Rete Sport) : "Gli abbonamenti sono dei dati importanti, ma stiamo ancora sperando che Sabatini stia lavorando sottotraccia, qui servono i fatti. È giusto coinvolgere i tifosi per la questione dello stadio, hanno fatto delle cose buone facendo dei sondaggi su internet dato che loro danno un’importanza rilevante a queste cose. Per il ruolo di portiere Andùjar sentendo i nomi che circolano è sopra a tutti".

TONINO CAGNUCCI (Rete Sport) : "Io non so che cosa si sono detti De Rossi e i dirigenti, ma quest’ultimi non si sono mai sbilanciati dicendo “De Rossi è incedibile“. La situazione di De Rossi è in bilico e ho paura che questa volta vada via, ma spero che resti per l‘amore che ha per questa squadra. Il tifoso della Roma è esasperato, triste e arrabbiato. Spero che i dirigenti della Roma stiano lavorando sotto traccia per il portiere, per me l’ideale sarebbe Julio Cesar e non capisco perché non ci sia l’affondo decisivo da parte di Sabatini e se non sarà lui il nuovo portiere della Roma, spero in una sorpresa"

ANGELO MANGIANTE (Rete Sport)"Non temo che De Rossi vada via, non ha cambiato la sua idea di poter far calcio nella sua città e nella sua squadra, di cui è il più tifoso di tutti insieme a Totti. Daniele ha resistito a tante cose pur di restare. Se poi Sabatini vuole passare alla storia come chi ha venduto un giocatore con quasi 90 presenze in Nazionale può farlo, ma poi deve organizzare una conferenza stampa per spiegare i motivi".

STEFANO PICCHERI (Tele Radio Stereo): "Curci non ha reattività, non ha nulla. Se devo puntare su di lui, prendo Viviano. Capouè mi piace molto, è di livello superiore e sarebbe bello vederlo insieme a Nainggolan e non come sua alternativa".

RICCARDO TREVISANI (Tele Radio Stereo)"La Fiorentina con Viviano ha un rendimento da terzo posto e vorrei ricordare che questo è stato il portiere titolare dell'Under 21, preferisco lui a Sorrentino. Kucka mi piace molto, così come Nainggolan, mentre Capoue mi piace di meno. La priorità al momento sono un esterno ed un difensore centrale, Benatia non basta perchè potresti perdere Marquinhos anche all'ultimo giorno di mercato".

ENRICO MAIDA (Rete Sport): "Nella Roma, manca proprio l’identità. Il calcio presuppone un sentimento e senza quello non si va da nessuna parte e in questo momento alla Roma manca un referente, l’unico riferimento importante è Totti, ma non basta. Per quanto riguarda le parole di Venditti bisogna tenerle in considerazione. Si rischia di deteriorare quello che di buono è stato fatto, manca una garanzia, in questo momento la Roma è Totti non ce nessun altro, si sentono in giro parole sconfortanti nei confronti della società ma bisogna aspettare perché il mercato è ancora aperto, bisogna stare tranquilli, ce l’allenatore vediamo cosa succederà nei prossimi giorni. Riferendomi al discorso di Totti, anche De Rossi è un’altra persona che si identifica con la Roma, non so cosa deciderà lui ma io penso che resta. La cosa che serve è che Pallotta venga qui e parli chiaro, ce bisogno di una persona che interfacci con la gente, farei un contratto a vita a Totti e Perrotta potrebbe entrare benissimo nella dirigenza. Io penso che De Rossi non abbia un mercato così accattivante, ha un ingaggio elevato ma è un campione e bisogna tenerselo stretto. Per il mercato Nainggolan è un buon giocatore ma non bisogna andarsi a scannare, darei un’opportunità a Curci e Lobont dato che ha rinnovato gli farei fare tranquillamente il secondo. Per la questione stadio tutto quello che coinvolge i tifosi va preso positivamente. Per l’allenatore, io penso che Rudi Garcia è una persona in gamba, ha le idee chiare, è la scommessa e la speranza dei Romanisti per iniziare insieme un piccolo grande ciclo, se lui parlerà chiaro piacerà molto alla gente. La Roma è in difficoltà e vorrei rimandare il giudizio finale alla conclusione del mercato e alla gente servirebbe un po’più di ottimismo, non buttiamo tutto a mare prima di iniziare questa stagione, questo è il mio invito".

PAGLIA (Teleradiostereo): " A sei giorni dal raduno la Roma non ha un portiere, non ha esterni difensivi, ha alcuni giocatori che consideravamo i più importanti di questa rosa qualche tempo fa, come De Rossi, Pjanic e Osvaldo, che c’è chi dice in bilico, chi sul piede di partenza. La notizia importante diventa che Venditti vuole ritirare l’inno. Ha più bisogno di sostegno ora Garcia che Luis Enrique e Zeman messi insieme.".

ALESSANDRO VOCALELLI (Radio Radio): "Gli americani hanno avuto un credito da parte dei tifosi che nessuno in passato ha mai avuto. Hanno fatto una serie di errori eppure la critica non è mai stata feroce. 

MIMMO FERRETTI (Tele Radio Stereo): “Se pensi di poter fare mercato nell’ultima settimana di mercato sbagli di grosso anche stavolta. La Roma ha bisogno di comprare giocatori importanti, e  non per zittire la piazza, ma perchè servono. Se vuoi costruire una squadra dalle grandi ambizioni, ti devi tenere il meglio e gli altri li devi sosituire tutti. E non puoi aspettare la fine del mercato per farlo. De Rossi? Non me la sento di parlare di tregua o di rottura. Sto cercando di capire cosa è successo, ci sto lavorando.”

ANTONIO FELICI (Centro Suono Sport):"C'è una sorta di rassegnazione tra i tifosi che sono demoralizzati dal comportamento della dirigenza. Parlano di uno stadio che verrà alla luce, forse, tra cinque anni. Ma dopo la sconfitta del 26 maggio ci voleva l'annuncio di un paio di grandissimi giocatori, di un tecnico all'altezza. Poi sullo stadio mi vieni anche a chiedere i soldi...Non ci sto."

MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): "Io avrei messo Simone Perrotta come Direttore Generale, Montella in panchina e Pradè o Corvino come DS. Ma ormai c'è lo sfascio.

RICCARDO GENTILE (Rete Sport): “Per costruire una squadra da terzo posto, servirebbe naturalmente un portiere, due terzini provando a riabilitare Balzaretti; un centrocampista molto fisico come Capoue, un calciatore che magari non tutti conoscono , ma può rivelarsi un grandissimo acquisto. Serve un attaccante di sinistra; un Payet della situazione. La poca qualità a centrocampo non pregiudica secondo me il raggiungimento di certi traguardi. Oggi anche centrocampisti dinamici possono garantirti dei risultati: il Milan di Allegri vinse lo scudetto non con Pirlo, ma con Van Bommel

JACOPO SAVELLI (Rete Sport): “Anche se non condivido tanto quanto affermato da Venditti sull’inno; ritengo che sia vero che non c’è più romanismo all’interno della società. Manca totalmente la chiarezza in questa società. Ha parlato, Galliani, Agnelli, Marotta; hanno parlato tutti tranne la Roma. Raccontare le favole sulla partita di Toronto su un grande colpo come ha fatto Pallotta dall’America non è parlare. Le parole che contano sono quelle in una conferenza di presentazione di nuovi calciatori.”

LUCA VALDISERRI (Rete Sport):"Mi ha molto colpito l’intervista rilasciata da Antonello Venditti. Il cantante ha ragione quando dice che c’è stata troppa leggerezza dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia. Sarebbe servita una reazione come quella che il presidente Sensi ebbe per esempio dopo lo scudetto della Lazio o dopo l’acquisto sfumato di Lucio con l’ingaggio di Chivu. E’ vero che gli americani hanno portato tante innovazione, ma i risultati del campo non possono mancare. Dopo la sconfitta bisogna avere un certo tipo di faccia e i tifosi non hanno visto questi volti arrabbiati in cerca di rivalsa. Serviva un segnale che ancora non è arrivato.”

MARIO CORSI (Centro Suono Sport): “La Roma di oggi fa ridere. Gli americani ci chiedono i soldi e abbiamo un dirigente-capo che è della Lazio. I risultati del campo parlano chiaro. La Roma per ora non compra nessuno, ma si parla solo di quello che ha detto Venditti ieri da noi. Antonello ha detto che è talmente disamorato che se dovessero levare il suo inno non si lamenterebbe, che è completamente diverso da quello che hanno scritto. Per quanto mi riguarda anche se Sabatini mi porta Pelè, continuerò a dire che se ne deve andare. Io non rivoglio la Roma da loro, rivoglio la Roma senza di loro. Tutto qua. “

DAVID ROSSI (Tele Radio Stereo): “Venditti dice che sono due anni che non entra a Trigoria, ma non sapevo avesse affari da quelle parti. Le sue parole? Ognuno dice quello che pensa. Gli inni sono patriomonio di tutti, e comunque “Roma Roma Roma” non l’ha scritto solo lui, ma soprattutto Gepi. ‘Grazie Roma’ è un capolavoro, e ce lo teniamo stretto senza pensare da dove viene. Il sospetto che certe cose che vengano dette per ritornare agli onori della ribalta mi viene.”

DARIO BERSANI (Tele Radio Stereo): “La Roma per ora è assente ingiustificata. Io sono preoccupato più dal fatto che per ora ci sono Curci e Lobont in porta. La parola chiave è credibilità, poi la gente si farà la sua idea in base ai risultati. Novità non ce ne sono, c’è la necessità di aspettare. Rabbia tra i tifosi non ne vedo, tatni sono dispiaciuti, parecchi sono anestetizzati.”

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “La storia tra Venditti e la nuova Roma è una storia lunga che risale a delle cene a via di Ripetta e da quello che so io una volta disse: “basta, me ne vado”. Da lì nasce il dissidio tra la nuova società e Venditti, che rappresenta la romanità. Poi il suo inno non venne suonato nel giorno della presentazione del campo dedicato a Di Bartolomei. Questi sono gli antefatti. Lui non dice che vuole togliere l’inno, ma che se non si sorprenderebbe se lo togliessero.Venditti solleva un problema ed è giusto che se ne discuta. La Roma è di proprietà degli americani che vogliono cambiare tutto, magari dimenticandosi dei risultati, o dei suoi tifosi? Attenzione sul caso Osvaldo: tra qualche anno puo' diventare come Borriello oggi, un giocatore che ti rimane sullo stomaco”.

FURIO FOCOLARI (Radio Radio)“Io credo che l’inno c’entri poco. Antonello è una persona pulita, un tifoso vero e perbene che si è rotto le scatole di questa gente. Sono le cose che diciamo noi tutte le mattine. Questo che vuole vendere i bruscolini e i mostaccioli allo stadio, che parla della famiglia Sensi.. Non credo che sia un problema di mercato, il problema che fa notare Venditti è che non c’è più il senso di appartentenza. Questi ci vogliono portare i wurstel allo stadio, ragazzi”.

GIANCARLO PADOVAN (Rete Sport):" Per recuperare De Rossi, Garcia dovrà lavorare molto a livello psicologico. Far sentire al giocatore la fiducia non data da Zeman e concessa in parte da Andreazzoli. Fargli capire quanto sia importante. Sicuramente c'è qualche problema di malessere generale che ha influito sul calciatore; non penso sia solo una questione di allenatore se De Rossi in nazionale garantisce ben altro rendimento. Bisogna vedere se e quando il centrocampista sia disponibile al recupero. Può esserci la possibilità di continuare ad andare avanti con la Roma, ma che qualcosa si sia rotto con società e città è fuori di dubbio. Ripartire da De Rossi è fondamentale, bisogna farlo capire in primis al giocatore."

MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): "Saranno giorni lunghi da qui al ritiro. Potremmo osservare il lavoro di Garcia, che speriamo abbia già a disposizione qualche nuovo giocatore. Spero non siano solo i primi colpetti come Benatia e Gilardino; anche se ad onor del vero c'è da dire che a parte la Juventus, l'immobilismo sul mercato riguarda molte squadre di serie A. In questo momento la Roma è mediaticamente accerchiata; leggiamo tante dichiarazioni, dagli inni, alle risposte piccate come nel caso di Giannini in riguardo agli auguri fatti dalla società all'ex-calciatore tramite web. Detto questo, però la Roma deve difendersi; magari senza farsi autogol come nel caso di qualche domanda presente nel questionario presentato nei giorni scorsi ai tifosi."

UGO TRANI (Rete Sport): "La comunicazione è fallimentare. Ogni messaggio lanciato viene fatto in maniera sbagliata. Quando Pannes dice non date retta ai giornali; viene smentito non dai noi, ma dalle sconfitte della Roma che sono documentate. In realtà Pannes non può sapere di Roma, perchè si occupa di altro. Questo è uno dei veri problemi della Roma americana: avere in società persone che non conoscono questo ambiente, rilasciando dichiarazioni ridicole. Si sta cercando di sradicare la passione e il sentimento di questa città per la propria squadra. Oggi la passione è cancellata e non solo per la finale di Coppa Italia, che resterà comunque un' onta che non riuscirai mai più a lavare, perchè quando ricapita. E' triste sentire che non ci sono notizie sul mercato della Roma; l'unica notizia sono le parole di Venditti. Una polemica di cui non sentivamo il bisogno in questo momento; alimentata dall'immobilismo della società."

STEFANO PETRUCCI (Teleradiostereo): "Venditti? Devo dire che ognuno è libero di esprimere il proprio parere. Non diffondiamo notizie non vere: nessuno ha mai detto che la società voleva togliere l’inno di Venditti. Acquisti? Dovevano muoversi prima, non c’è nessun dubbio che la Roma sia in ritardo. Il tutto è iniziato dalla scelta dell’allenatore, troppa cautela. Gli unici due nomi che circolano, Benatia e Nainggolan, ancora non sono arrivati. Soldi per le campagne acquisti non ce ne sono, ed è un dato di fatto, come lo è che sono stati spesi male negli ultimi anni ma è, oltremodo, sbagliato sparare sentenze quotidiane. Io sono più preoccupato se arriva uno dei portieri che sono stati nominati fino ad ora. De Rossi? Stanno offrendo pochi spiccioli e lui costerà alla Roma quasi 50 milioni per i prossimi anni. Le notizie che lo riguardano arrivano anche al Chelsea e al Manchester, non solo a Roma. Lo stesso giocatore ha voluto capire, ieri, quale fosse la situazione. La smania di andarsene è molto minore rispetto all’anno scorso.

STEFANO PETRUCCI (Tele Radio Stereo): " Venditti? Devo dire che ognuno è libero di esprimere il proprio parere. Non diffondiamo notizie non vere: nessuno ha mai detto che la società voleva togliere l’inno di Venditti. Acquisti? Dovevano muoversi prima, non c’è nessun dubbio che la Roma sia in ritardo. Il tutto è iniziato dalla scelta dell’allenatore, troppa cautela. Gli unici due nomi che circolano, Benatia e Nainggolan, ancora non sono arrivati. Soldi per le campagne acquisti non ce ne sono, ed è un dato di fatto, come lo è che sono stati spesi male negli ultimi anni ma è, oltremodo, sbagliato sparare sentenze quotidiane. Io sono più preoccupato se arriva uno dei portieri che sono stati nominati fino ad ora. De Rossi? Stanno offrendo pochi spiccioli e lui costerà alla Roma quasi 50 milioni per i prossimi anni. Le notizie che lo riguardano arrivano anche al Chelsea e al Manchester, non solo a Roma, lo stesso giocatore ha voluto capire, ieri, quale fosse la situazione. Alla fine, però, la smania di andarsene è molto minore rispetto all’anno scorso. Moya e Nani? Non so chi sia il primo, il secondo mi piace molto e potrebbe essere il nome giusto per la Roma. "

FABIO MACCHERONI (Radio Manà Manà): "Non capisco perchè Garcia è stato vago su De Rossi in conferenza stampa, visto che il giocatore ha un contratto in essere con la Roma. Lui è un campione e la Roma vendendolo non riuscirebbe a sostituirlo in maniera degna".

MICHELE GIAMMARIOLI (Radio Manà Manà): "De Rossi è un campione, Totti è un fuoriclasse. Il contratto di De Rossi è pesante per le finanze giallorosse ma anche per il giocatore. Se lui vuole riconquistare la gente romanista potrebbe ridursi l'ingaggio. La Roma deve stare molto attenta a definire la posizione di Nico Lopez nella trattativa per Benatia"

MAX LEGGERI (Radio Manà Manà): "Io dopo il 26 maggio non guardo in faccia più a nessuno. Se la Roma riesce a monetizzare vendendo De Rossi, Pjanic e Osvaldo si puo' fare una grande campagna acqusiti. Se rimaniamo affettivamente legati ai nomi la Roma resterà provinciale. A De Rossi sono legato come icòna ma definirlo campione dopo le ultime due stagioni è esagerato".

FLAVIO DI STEFANO (Elle Radio):"Completamente d'accordo conte sia nei toni che nei contenuti. Questo è l'unico modo che abbiamo per difenderci da questi attacchi. Da parte mia posso dire che continuerò andare allo stadio anche se non ci sarà più l'inno Roma Roma Roma."

SANDRO NINI (Elle Radio): "Siamo in guerra mediatica contro tutti e tutto. Qualcuno si dimette da tifoso giallorosso; parla di inni. Sono orgoglioso di non aver mai messo in diretta una canzone di Antonello Venditti. Le parole del cantautore di ieri sono un attacco alla Roma. La Roma va difesa a prescindere; si è tifosi della Roma a prescindere e non in base a quanti gol possiamo fare nel prossimo derby, oppure in relazione ai trofei alzati. Si è tifosi a prescindere da dirigenti e giocatori. Siamo tifosi se la maglia giallorossa è indossata da Messi, Ronaldo o Pinco Pallino. L'Attacco di Venditti è al sentiomento che noi abbiamo sempre difeso. E' arrivato il momento di fare quello che il sottoscritto non ha mai fatto: somme e sottrazioni. O si sta da una parte o dall'altra. Il 26 Maggio, hanno perso i giocatori; non i tifosi. Ancora parlando di Circo Massimo, sono stato accusato di essermi castrato da un evento simile; ma secondo me c'era ben altro quella sera. Si parlò di politica e non di Roma. Parlando poi di Claudio Amendola, siamo di fronte ad un altro che si è dimesso da tifoso della Roma fà; ha indossato per uno sfottò becero la maglietta del Milan. Starò anche parlando di cazzate, ma per noi la Roma è una cosa seria."