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Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Avevo già detto che contro il Lecce sarebbe stato fondamentale, ancora prima della gara contro l'Atalanta. Non voglio usare il termine scontro-diretto per la gara contro il Lecce, è quasi umiliante, ma è la prima di tre partite difficili e fondamentali. Se la Roma riuscisse a portarsi un po' più su si potrebbe cominciare a chiedere qualcosa in merito alle aspettative. Secondo me non può arrivare oltre metà classifica, ma si potrebbe cominciare a pensare che non è coinvolta nella lotta retrocessione. Il Lecce però è abituato a fare questi campionati e li fa molto bene, la Roma non è abituata e il disagio soprattutto mentale oltre che tattico è maggiore. Ora la Roma deve innanzitutto salvarsi, poi bisognerà prendere qualche giocatore perché non bastano Ranieri o la buona volontà. La Roma ha gli stessi punti del Lecce: se fa sette punti si alza un pochino dallo stagno. Sono tra quelli che aveva previsto che la Roma sarebbe arrivata quinta in campionato, ho sbagliato previsione e dobbiamo prendere atto di una realtà diversa: non è che perché è la Roma si salva. Oggi la Roma si deve salvare. Juric era uno dei problemi che invece di alleviare la situazione l'aveva aggravata, non era in condizione di allenare la Roma: è stato scandaloso mandare via De Rossi e mandarlo via senza un sostituto pronto".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Non credo al fatto dell'abitudine a salvarsi. Il problema è che la Roma deve essere squadra, nelle ultime partite si è visto che lo è mentre nelle altre di meno. Continuo a pensare che la Roma ha grandi valori individuali, che però non fanno una squadra. La Roma fatica a essere una squadra e a liberarsi dal rischio di sbagliare, dal fatto di essere una squadra in questo momento inespressa. Se arrivano 2-3 risultati i discorsi di oggi magari li ricorderemo solo con una certa simpatia. Per rischiare di andare in Serie B la Roma dovrebbe rischiare di fare ancora peggio di quanto fatto fino ad ora: non credo sia possibile. Non credo che abbiamo perorato la causa di un allenatore, Ranieri, che porterà la Roma in Serie B. Nessuno di noi non aveva messo la Roma tra le prime 4-5, quello che ha fatto la Roma in estate forse ci ha illusi o confusi o forse i giocatori hanno reso meno di quanto possibile. Credo che la Roma però abbia qualche squadra meno forte di lei e, con Ranieri, si tirerà fuori da questa situazione".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "C'è stata una superficialità nel giudicare la Roma, che secondo me non vale l'attacco del Lecce. Contro la Juventus il Lecce ha giocato molto bene, con una pericolosità nelle azioni offensive che la Roma non ha. Se il Lecce ripropone quel tipo di atteggiamento, coraggio e gioco la Roma non è affatto sicura di vincere. Questa gara è la più complicata tra le prossime tre, ancora più di quella contro il Parma. Il problema è che si considera la Roma più forte di quella che è: non sono convinto che ora come ora sia più forte del Lecce o del Parma".
Antonio Felici (TeleRadioStereo - 92.7): "Raspadori non mi piace particolarmente, ma uno davanti serve e Pellegrini il centravanti non lo può fare. Il tema è chi mettiamo a fare l'attaccante. Se non deve arrivare nessuno, meglio Raspadori che niente nonostante non mi abbia mai fatto impazzire. Qualche giorno fa avevo fatto il nome di Lucca, non perché penso che possa fare il titolare nella Roma in assoluto ma perché se non hai Dovbyk lui una mano te la può dare. Non credo che a gennaio si possa portare un attaccante di livello superiore a Lucca".
Roberto Pruzzo (Radio Radio - 104,5): “Se bisogna preoccuparsi? Certo che devi, anche se nella giusta maniera, senza ansia o disperazione, ma consapevoli che la partite ora sono di questo livello. Non devi stare a guardare la bellezza, ma essere concreto tenendo conto che il Lecce ha ripreso fiato e allora devi essere molto attento e concentrate. Ora devi mettere almeno sette punti nelle prossime tre partite, ma intanto vinci la prima… Ranieri ha troppa esperienza per non trasferire ai suoi ragazzi l’atteggiamento che serve”
Piero Torri (Radio Manà Manà Sport - 90,9): “Ranieri ci ha detto ieri che ora inizia il campionato della Roma, quella frase è agghiacciante, ragazzi, è finito il girone di andata… E’ una dichiarazione di inferiorità, una presa di consapevolezza che può essere anche utile, ma un po’ mi intristisce. Spero di trovare sotto l’albero una Roma più tranquilla. Pensavo a una stagione difficile, ma non mi aspettavo questo disastro. La squadra di domani? Io penso a un 3-4-3, con Hummels, Mancini Ndicka, con Soulè, Dybala ed El Shaarawy davanti, e con Saelemaekers e Angelino sulle fasce”
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5):"Per la Roma oggi tutti gli ostacoli sono da prendere in considerazione. Deve ritrovare sé stessa e ogni partita è difficile dal punto di vista mentale. Viene da tre partite dignitose, ma senza vittorie. Ora servono i punti. Ranieri ha rimesso in sesto la squadra, i progressi sono evidenti. Sono convinto che la Roma risalirà"
Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino - 104,5): "Ranieri impone di guardare la classifica, ma lo fa verso la squadra. I tifosi hanno capito la gravità della situazione. Deve recuperare il protagonismo totale di Dybala e Pellegrini, loro fanno la differenza. Soulé resta un grosso punto interrogativo, è il terzo della rosa pagato 30 milioni. A gennaio la Roma deve prendere almeno un terzino, questa squadra è stata costruita in maniera squinternata"
Marco Valerio Rossomando (Radio Manà Manà Sport - 90,9): “Dalla conferenza stampa di Ranieri emerge una differenza di vedute tra l’allenatore e la società. Questo è un elemento che fa pensare, specialmente in un momento di caos come questo. Prevedo dei cambiamenti anche a livello dirigenziale”
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