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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Dybala deve rimanere solo se gioca tutte le partite”

Redazione
Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ugo Trani (Teleradiostereo - 92.7): "Gasperini è uno che quello che pensa lo dice in faccia, ha una logica per tutte le cose che fa, come togliere la fascia a Mancini per non farlo andare a parlare con l'arbitro e prendere ammonizioni pericolose per un difensore. Koné è il miglior centrocampista che ha, la Roma spingeva forte per cederlo, lui aveva accettato l'Inter. Stavano per fare un disastro epocale. Ziolkowski ha superato anche Hermoso ormai. Il mio attaccante ideale è Julian Alvarez. Dybala o gioca tutte le partite o lo mandi via, come Pellegrini. Io prenderei Koopmeiners ma non in prestito, è uno che con Gasp può tornare ai suoi livelli".

Paolo Marcacci (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dobbiamo guardare la Roma, non la classifica. Gasperini si sente centrale in ogni ambito della Roma, l’insediamento è completato. Non sta provando a fare il piacione in una piazza così, sarebbe stato un segno di debolezza volendosi rimodulare. Invece resta ruvido quando serve, anche se si sta mostrando un po’ più amabile rispetto alla maschera di cui aveva percezione anche il tifo romanista. I gasperiniani entusiasti si sono moltiplicati, ha fatto proseliti in poco tempo. Per i risultati, ma anche perché lo vedono orgoglioso di star costruendo la Roma. A Gasperini credo si chieda in particolare di ottenere il massimo negli scontri diretti e quello può fare la differenza, in assoluto ma anche per far venire l’appetito ai Friedkin a gennaio. L’acquisto arriverà secondo me, magari uno medio importante piuttosto che 2-3 solo per completare".

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Settimana storica, abbiamo sentito la voce dei Friedkin, dopo 4 anni ce lo meritavamo. Lo prendiamo come un presagio positivo, la Roma sta facendo oltre i programmi, siamo legati tutti ai cliché e immaginavamo un Gasperini più in difficoltà a calarsi in altri paradigmi. Comincia a guardare la sua squadra con un occhio diverso. Credo sia in via di esplorazione, il mercato non gli ha portato quello che voleva e deve trovare in quello che ha le cose giuste per fare bene. La solidità difensiva se la ritrova da Ranieri come un grande tesoretto. Mi sta incuriosendo l’approccio di Gasperini alla Roma. Io lo paragono un po’ a Capello, che scelse la via dell’antipatico. Era uno che negava una serie di cose che sapeva perfettamente che avrebbe trovato. Gasperini non le sta negando platealmente, ma ha l’approccio di quello venuto da fuori che non si vuole far contaminare".