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‘RADIO PENSIERI’, LO MONACO: “Sbagliato chiudere le curve per 100 cretini”, MORETTI: “De Rossi è il segreto di questa Roma”, PRUZZO: “Manolas è più forte di Benatia”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.
DANIELE LO MONACO (Retesport): “Incomprensibile chiudere le curve di Roma e Lazio. A me sembra una barbarie, perché è una decisione presa in maniera preventiva. Io sono per l’intervento delle forze dell’ordine, senza però danneggiare le società. Che cosa cambia chiudere le curve? Che il cittadino per bene non può andare a vedere la partita!”
GABRIELE ZIANTONI (Teleradiostereo): "Il Manchester City ha comprato Bony spendendo molti soldi per quest'attaccante. Dovrà per forza farlo giocare per non svalutarlo, quindi attenzione a una possibile partenza di Jovetic che, tra l'altr, ha lo stesso procuratore di Ljajic."
ALESSANDRO VOCALELLI (Centrosuonosport): "Sbaglia Lotito a condannare il gesto di Totti. E' stata una cosa creativa del capitano giallorosso che finisce solamente nell'ironia e nel divertimento. Troppo dure invece le dichiarazioni di Baldissoni dopo il match contro la Lazio."
MARIO SCONCERTI (Radio Radio): “Non credo che Lotito abbia torto sul selfie di Totti. Il gesto di Totti è un’eccezione, non è vero che tutti sono uguali. Era giusto comunque sottolineare un bel gesto tecnico e un bel momento di vita. I tifosi coinvolti dopo non sono persone normali, francamente lo stadio conta poco. E’ un vero e proprio comportamento criminale. Totti centravanti? Si, ma per poterlo posizionare cosi la Roma deve giocare costantemente nella metà campo avversaria, altrimenti perdi un pezzo importante nella trequarti. Non penso che l’aver giocato più volte in casa abbia condizionato positivamente il cammino della Roma, ha fatto molti punti importanti in trasferta. I trentuno punti della Lazio sono pochi per essere terzi..”
GIANLUCA PIACENTINI (Tele Radio Stereo): "Garcia domenica ha creduto in Totti. Nainggolan ha sentito questo derby come un vero romano e questo gli fa onore. Il cambio di marcia c'è stato con l'ingresso in campo di Strootman. Nel secondo tempo la Roma con Strootman ha ritrovato il pressing alto nella metà campo avversaria che è stato uno dei punti di forza della scorsa stagione. Purtroppo comincio a perdere le speranze. La dimensione della nostra pochezza è data dal fatto che in tutto il Modno Francesco Totti viene esaltato mentre in Italia no. Del Piero dice ancora oggi che in tutto il Mondo conoscono Totti, Buffon e Pirlo. Su Lotito mi sono piaciute molto le risposte di Pallotta e Baldissoni"
RICCARDO (GALOPEIRA) ANGELINI (Tele Radio Stereo): "Amo Totti, non solo per quello che ha fatto con la Roma, ma per la sua voglia di rimanere in questo paese di merda. Da oggi qualche tifoso laziale tiferà Roma pur di mandare via Lotito. Il calcio non è uno sport. Bisogna difendere Francesco Totti e non attaccarlo dicendo che non deve giocare"
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Questa è una squadra che invece di farsi rimontare, ora rimonta. Ma saranno cose che contano. Cominciamo a cambiare anche noi, basta con questo “mai-na-gioismo”. Voi partecipate alla liturgia del “non vincemo un caz*o”, e questa mentalità la trasferite alla squadra. Siamo in lotta su tutto, siamo in una posizione previlegiata, anche se certe cose si possono migliorare: non sono uno stupido. Facciamo tutti uno sforzo, anche perchè qui continuano a prenderci per il cu*o, da Lotito a Tuttosport, al Codacons che vuole che Totti venga squalificato per pubblicità occulta. E voi che fate? La prima cosa che fate prima di alzarvi è criticare Garcia. Io in questo modo di tifare non mi ci riconosco più.”
FURIO FOCOLARI (Radio Radio):“Pensare di costruire la Roma intorno a Totti è sbagliato. Ha fatto due grandi gol nel derby, ma sono episodi. Lui non è più un goleador, e alla sua età non puoi pensare di ricostruire la squadra intorno a lui, perchè se lo rimetti centravanti tra due o tre partite rismette di segnare. Lui non può a questa età trascinarti la squadra nelle prossime partite. L’intervento di Lotito sul selfie di Totti è stato inopportuno. Io a suo tempo censurai con forza il gesto del gladiatore fatto da Totti al termine di un derby, perchè irrideva gli avversari. Qui invece fa una cosa simpatica che non fa male a nessuno”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Ma nemmeno il mago Silvan poteva prevedere un gol di Totti del genere dopo una stagione così. Il calcio ha di queste svolte imprevedibile. Le parole di Lotito? Totti è scusabile, rientra nel suo personaggio: lui è diventato una specie di capo-popolo. Nei momenti sì è sempre stato portato a questo tipo di euforia. L’ho trovata una cosa da romano che dice“io so io e gli altri so niente”. La Roma deve provare in tutti i modi ad arrivare allo scontro diretto con la Juve a massimo tre punti di distanza. Io però per le prossime due trasferte prevedo due pareggi…Per come è messa la Roma si può provare Totti centravanti puro. Ha destro più fuori che dentro, è praticamente perso. Iturbe è una scommessa da 30 milioni che vacilla. Totti giocando da fermo può fare grandi cose, ma fino al derby aveva segnato due gol su rigore. Adesso se improvvisamente Garcia dice Totti centravanti significa annullare quanto fatto fino ad ora. Quante partite può giocare un calciatore di 38 anni?”
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Che Roma sarà quella dopo il derby? Non si sa, non la conosciamo. Il pareggio in rimonta ti dà una carica ma adesso arrivano due trasferte insidiose al termine delle quali potresti trovarti ad una distanza abissale dalla Juve. De Rossi? Lui è contento di giocare davanti alla difesa ma questa scelta ha dei vantaggi e degli svantaggi”.
ALVARO MORETTI (Radio Radio): “Posso dire una cosa impopolare? Secondo me il segreto della Roma è De Rossi e la sua posizione in campo a diga davanti alla difesa. Con lui quelli che stanno dietro sembrano tutti Benatia anche se non lo sono”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“La posizione di De Rossi davanti alla difesa io non la capisco. Lui avanzato 30 metri diventa un ottimo giocatore, ma lì dove sta non serve è uno in meno e lo si è visto contro squadre forti che giocano sugli esterni come Bayern e City. La Roma in difesa ha Manolas che è più forte di Benatia e soprattutto contro attaccanti che si vedono in Italia è una sicurezza assoluta”
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