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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Tra Veretout e Diawara non c’è paragone: prendo sempre il francese”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92,7): “El Shaarawy? Nonostante l’offerta in 3-4 giorni ti rimetti in linea, la Roma ritroverà il vecchio giocatore, non succederà niente: al massimo ne parlerà con i nipoti tra una quarantina d’anni. Pezzella andrebbe benissimo nella Roma, è un grosso difensore”.

Federico Nisii (Teleradiostereo – 92,7): "Il problema credo sia stato tra El Shaarawy e la società cinese, con il giocatore che non si è convinto della destinazione. Adesso servirà rinnovare il contratto del ragazzo il prima possibile".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La situazione Manolas-Diawara è questa: hai dato via un giocatore da 9 per prenderne uno da 5 e mezzo. Tra Veretout e Diawara non c'è paragone: il francese è nettamente migliore".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "L’aspetto fondamentale dell’affare Manolas sarà la questione sostituto: serve un giocatore all'altezza. La trattativa però non mi convince, perché per motivi di bilancio hai dovuto svendere uno dei tuoi migliori giocatori sopravvalutandone invece un altro. Nel caso specifico Diawara. Sul fronte El Shaarawy la cosa certa è che il club cinese non ha mai parlato direttamente con la Roma, ma ha trattato solamente con l'entourage del ragazzo".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Su Manolas bisogna soltanto definire gli ultimi aspetti tecnici, ma tutto verrà risolto nei prossimi giorni, al massimo all'inizio della prossima settimana. La svolta c'è stata quando il giocatore ha manifestato la sua volontà di abbracciare la causa del Napoli. Per il post-Manolas il danese Andersen è in vantaggio su Pezzella. Chiusa la situazione del greco, vedremo adesso cosa succederà per Dzeko e come ci si comporterà: la Roma parte da una richiesta di 20 milioni per l'attaccante, ma piace D'Ambrosio che potrebbe essere inserito nella trattativa".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "Il problema nell'affare Manolas-Napoli è stato che la società era lì con il piattino in mano, ed è normale alla fine doversi adeguare quando non hai il coltello dalla parte del manico. La valutazione di Diawara infatti è stata esagerata: 22 milioni complessivi sono troppi e la Roma per motivi di tempistiche è stata forzata ad accettare. A Nzonzi andrebbe fatto un discorso serio: o va via al costo che vuole la dirigenza o si mette fuori rosa. Anche perché lui non si adeguerebbe al gioco rapido di Fonseca, non centra nulla con l'impianto tattico del portoghese".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Non voglio buttare la croce su Diawara, ma i fatti parlano chiaro. Hai dato al Napoli, una tua avversaria diretta, un 'titolarissimo' come Manolas e ti sei preso una riserva. Su Nzonzi possiamo dire soltanto che quando sbagli una campagna acquisti, come successo lo scorso anno, ti prendono tutti per il collo ed è quello che sta facendo ora il francese per liberarsi".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo - 92,7): "Manolas andrà via, ora Petrachi e il suo staff dovranno essere bravi a trovare un sostituto all'altezza. Di giocatori bravi e forti è pieno, ma si deve trovare giocatori con qualità morali importanti. La determinazione e la fame fanno la differenza. L'allenatore dovrà essere bravo a tenere tranquilla la squadra". 

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo - 92,7): “Mi sembra starno che Fonseca si sia innamorato di Diawara avendolo visto in una sola partita. Su Nzonzi la Roma fa muro ma il giocatore ha preso posizione. Ora dovrà portare delle offerte concrete alla società”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Diawara per un grande palcoscenico è un punto interrogativo, non è un grande giocatore. Nell'economia della Roma Dzeko, Manolas e El Shaarawy sono importantissimi. Vendendoli si va di male in peggio". 

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se la Roma avesse potuto aspettare oltre il 30 giugno probabilmente avrebbe venduto Manolas da altre parti. Diawara ha fatto fatica in questi anni e i giallorossi lo stanno pagando di più di quello che è stato pagato tre anni fa dal club di De Laurentiis. Se la Roma in questi anni non ha vinto non è colpa di Totti e De Rossi, ma di Pallotta". 

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Secondo me la valutazione data a Diawara è alta. Forse era l'unico modo per fare cassa con Manolas. Il guineano però piace a Fonseca. Di Francesco è stato un signore a non dire mai quello che pensava di Pastore. La società deve acquistare giocatori funzionali per il tecnico quindi si deve fare attenzione a non sbagliare gli acquisti. Nzonzi ritiene conclusa l'esperienza nella capitale. Vendendolo i giallorossi faranno quasi certamente una minusvalenza". 

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dal secondo Spalletti in poi nella Roma è cambiato un po’ tutto. Mi dicono che da quest’anno a Trigoria hanno l’obiettivo di far rispettare regole e discipline, a partire dai dirigenti per arrivare ai giocatori. Si tagliano grandi ingaggi che per ora non hanno portato nulla e i big devono dare l’esempio con la cultura del lavoro, altrimenti vengono venduti. Quello appena concluso è stato un anno folle, è un miracolo che la Roma sia almeno in Europa League. Questo è l'anno zero. Prima ognuno faceva quello che gli pareva”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Quello del Napoli è un gran colpo, un affare per il Napoli. Per la Roma non so. Diawara mi convince poco, ma piace a Fonseca e questo mi tranquillizza. Lui, come Kluivert, sono giovani e possono essere rilanciati”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Manolas pagato anche poco, il Napoli ha fatto un affare. Diawara? La Roma quest’anno fa la politica dei giovani e su uno come lui ci si può investire”.