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‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “Mercoledì summit decisivo per Luiz Adriano. Ora l’obbiettivo è cedere Destro”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.

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Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata.

Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “Il gol di Destro al Verona ha rappresentato il picco più alto della sua esperienza a Roma e del suo rapporto con Garcia. Credo che l’attaccante si sia sentito tradito dal tecnico per il fatto che ha giocato poco e non ha però reagito nel migliore dei modi. Anzi. Si è immalinconito e ha pensato di dire che avrebbe fatto le sue considerazioni a fine stagione fino ad arrivare a essere un corpo estraneo alla squadra. Quello che si sono detti in privato lo sanno solo loro. La sua cessione è una sconfitta di tutti ma soprattutto di Destro. Per quanto riguarda lo scudetto si deciderà nel prossimo mese, non credo che oggi sia tutto già finito. Manca ancora tutto un girone”

ANDREA PUGLIESE (Teleradiostereo): “Ho visto delle cifre per Adriano che mi sembrano un po’ sballate. Lo Shaktar ha fatto una valutazione iniziale di 15 milioni, cifra ovviamente ritenuta incongrua. La Roma vuole convincere gli ucraini arrivando a 10 tra bonus e pagamento dilazionato, considerando che l’operazione si dovrebbe fare con un prestito con obbligo di riscatto. Mercoledì ci sarà il summit decisivo per portare l’attaccante nella Capitale. Ora l’obbiettivo è cercare di cedere Destro. In questo momento la Roma non ha la liquidità per prendere il brasiliano subito anche perché attualmente deve pensare a riscattare Nainggolan. C’è la possibilità che Destro vada vai con un prestito secco anche perché immagino che ovunque vada lascerà la Roma per giocare. Credo poco alla pista Tottenham perché loro davanti sono coperti a meno che gli inglesi non abbiano voglia di cedere Soldado. Da quello che mi risulta la Roma non farà nulla sui terzini perchè ha voglia di provare a recuperare quelli che ha in rosa”

ANGELO MANGIANTE  (Retesport): "Rispetto ad altri pareggi è un passo in avanti. Nel secondo tempo la Roma ha giocato una buona partita. C’è stata un po’ di qualità. Segnali incoraggianti da Iturbe. Mi ricordo Spalletti che mi diceva che il pareggio non serve a nulla. Lui preferiva rischiare per vincere. Ora il calendario comincia ad essere buono: l’obiettivo è arrivare allo scontro diretto con la Juventus del 2 marzo con un gap accettabile, quattro o cinque punti di distanza. Luiz Adriano è l’acquisto migliore che puoi prendere. Salah era una soluzione tampone. Il vero obiettivo è sempre stato Luiz Adriano".

MIMMO FERRETTI (Teleradiostereo): “E' molto difficile che si riesca a recuperare la Juventus; davanti vanno forte mentre la Roma ne ha sempre una. Penso i giocatori possano risentirne anche sul piano psicologico, perché alla fine è un campionato e mezzo che insegui, ti avvicini ma non riesci mai a mettere la testa avanti. La stagione è stata caratterizzata anche dalla sfortuna, ma quando hai avuto possibilità di recuperare, quando gli avversari andavano meno bene, non l'hai mai fatto. Per questo la Roma l'ha anche buttato questo campionato".

RICCARDO “GALOPEIRA” ANGELINI (Teleradiostereo): “Di sicuro la Roma ci mette tanto del suo, ma questa non è una stagione fortunatissima: sembra che ieri sera, oltre all'infortunio di Strootman, anche De Rossi abbia avuto dei problemi (risentimento muscolare ndr). A Palermo doveva bastare la formazione scesa in campo, seppur rimaneggiata, ma che quest'anno alla Roma, fino a questo momento, è successo di tutto e di più, bisogna dirlo”.

UBALDO RIGHETTI (Teleradiostereo): “La Roma mi sembra un animale ferito che però non abbandona il campo di battaglia. Devono stare lì, a tutti i costi e cercare di uscirne in tutti i modi, con la volontà, e questo è importante e va riconosciuto. Logicamente non va tutto nel verso giusto, però nessuno molla, da quelli che giocano non al massimo della forma, a Garcia che cambia moduli: per questo motivo la partita di ieri sera mi ha lasciato un'impressione positiva”.

DARIO BERSANI (Teleradiostereo): "Tevez ha segnato 13 gol, più del doppio dei gol di Destro e Ljajic. E’ chiaro che la società non vuole un centravanti bomber. L’ideale adesso sarebbe Lacazette, può svariare in ogni zona d’attacco ed è giovane, oltre che ad essere davvero forte. Su certi ritmi la Roma va in difficoltà, non può pensarci sono Nainggolan a sostenere la squadra".

AUGUSTO CIARDI (Teleradiostereo): “Non capisco su cosa si voleva lamentare ieri sera Montella. Che voleva quel rigore? Gli arbitri non hanno favorito assolutamente la Roma, anzi, vedevo Cuadrado che mi infastidiva con tutte quei tuffi. Diciamo che l’aereoplanino dovrebbe arrabbiarsi con sé stesso per quelle sostituzioni, Alonso e Kurtic, che ancora non mi sono chiare.

LUCA VALDISERRI (Retesport): “Fino al trentesimo del primo tempo ho visto una Fiorentina che prendeva a pizze in faccia la Roma. Da quando è entrato Pjanic i giallorossi hanno migliorato, trovando uno che tenesse un po’ palla e non la passasse subito via frettolosamente. Manolas e Yanga-Mbiwa sono una coppia male assortita, per questo Garcia voleva Basha, voleva un difensore regista. Ieri il secondo tempo la Roma lo ha giocato bene.”

ALESSANDRO CRISTOFORI (Retesport): “Meno peggio delle ultime due partite. E’ una Roma non da scudetto, è una Roma che gioca male. Dall’altra parte c’è una squadra che gioca bene, che ha preso solo nove gol e che ha un attacco ottimo. Questa Roma mi sembra quella di Luis Enrique, prende palla e incomincia a passarla indietro senza trovare soluzioni offensive.

DANIELE LO MONACO (Retesport): “Per lo scudetto i giochi sono chiusi. La Roma ha giocato una buona partita, sempre e comunque dopo aver concesso un tempo alla squadra avversaria. Poi ieri i giallorossi hanno trovato una buona Fiorentina, per cui dovevano fin da subito spingere al massimo e non regalare 45 minuti. La personalità in campo andava messa subito. Il capitano resta il punto di riferimento assoluto di questa squadra, Iturbe l’ho visto in crescita, sprintava anche al novantesimo minuto. Ljajic non capisco se è un protagonista o un comprimario. L’infortunio di Strootman mi spaventa da morire.

FRANCO MELLI (Radio Radio): “Il primo tempo è stato tricche e ballacche. Dice 'ha giocato bene ieri', ma se la Fiorentina il primo tempo faceva tre gol non c'era niente da dire. Spacciare questo pareggio per un successo della Roma è una follia”.

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Quello della Roma è stato un secondo tempo importante, poteva anche vincere. Il Franchi è un campo difficile e hai fatto un passo avanti rispetto alla partita contro l'Empoli, contro il Palermo, contro la Lazio. Non è ieri sera che hai detto addio allo scudetto. I punti buttati sono quelli persi in precedenza”.

FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Non è la Roma che sta facendo male rispetto ai pronostici, ma è la Juventus che sta facendo bene. Ad inizio stagione io non pensavo che la Roma avesse una rosa migliore, ma pensavo Allegri si incartasse. Ora c'è stata la consacrazione di questo ragazzo (Pogba) che ha preso in mano la squadra. La Juventus ha un giocatore che fa la differenza, che la Roma non ha”.

UGO TRANI (Retesport):“Speriamo davvero che arrivi Adriano. Destro anche se restasse alla Roma lo vedo molto lontano da questa squadra. Abbiamo una difesa che segue il pallone, non che gli va incontro come faceva Benatia l’anno scorso.”

 

TONINO CAGNUCCI (Roma Radio):“Nulla è perduto, perché non crederci ancora? Se non ci credi finisce. Bisogna dire che l’assenza di Benatia si sta sentendo parecchio, ma questa squadra nonostante gli infortuni, nonostante le assenze di Keita e Gervinho e ancora con un girone di ritorno da disputare è a 7 punti dalla Juventus. Tanti punti ma non troppi. Testa bassa e lavorare.”

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Ho visto un po’ più di energia nelle gambe dei giocatori. Un buon inizio di secondo tempo, poi però ritorna il buio. La Fiorentina nei secondi 45 era stanca, la Roma ne avrebbe dovuto approfittare. Ma la squadra non può giocare bene un quarto d’ora e poi vivacchiare per tutto il resto del match.”

MAURIZIO CATALANI (Retesport):“Io non ho viso un miglioramento, ho visto il solito primo tempo disastroso, un buon avvio del secondo e poi più nulla. Iturbe oggi credo sia il 50% dell’Iturbe che ci aspettavamo. I giocatori non corrono, e non riescono a fare la differenza. De Sanctis, Maicon e Gervinho non sono all’altezza dell’anno scorso. In questo momento la Roma deve pensare ppiù alle squadre che ha dietro che a quella che ha davanti”