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‘RADIO PENSIERI’, AUSTINI: “Anche Monchi e Baldissoni a Torino vincerebbero otto scudetti di fila”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Marco Cassetti (Teleradiostereo 92,7): “Spero che la Roma dimostri di esserci con tutta se stessa. Ormai dobbiamo vedere la Juventus come Bayern Monaco o Barcellona, bisogna prenderne atto. Per batterli serve un anno stile Leicester, dove va tutto bene".

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): “Bisogna iniziare a tenere il passo di Lazio e Milan. Nonostante tutto, i biancocelesti con il Cagliari hanno creato 20 palle gol e portato a casa il risultato. La Juventus da qui a 5 anni vincerà 4 scudetti, bisognerà essere bravi a mettersi in mezzo".

"Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “La differenza vera tra Juve e Roma rimane quella del potenziale economico. Ha in molti casi almeno il doppio dei soldi del suo rivale. Sono bravi a creare il clima, ecc… Ma se posso comprare Dybala e Cristiano Ronaldo è più facile vincere rispetto a Perotti. Se la Roma rimane a Roma, e avesse il doppio dei soldi degli altri, vincerebbe 8 scudetti? Mai. Se Monchi e Baldissoni andassero a Torino, con quelle possibilità, vincerebbero otto scudetti di fila. Però dammi il doppio dei soldi e non vinco otto scudetti ma tre forse sì. Qui a Roma è più difficile vincere e lo dice la storia, ma non deve diventare un alibi. Loro non hanno un’organizzazione tattica particolare, anche Allegri ha i suoi critici. Se ci fossero Dzeko e Pellegrini avrei detto che la Roma avrebbe potuto fare i primi punti, ora così mi sembra impossibile. La Roma non è Roma senza De Rossi, Dzeko, Pellegrini ed El Shaarawy”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Juventus-Roma non è una partita già decisa. Spero Florenzi non giochi a sinistra ma a destra, perché i bianconeri attaccano da quella parte con Alex Sandro. Schick giocherà, perché poi entrerà Dzeko l'ultima mezz'ora. Si deve solo sperare che la Juve la consideri già vinta e la Roma già persa, in modo da giocare con spensieratezza". 

"Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Ho l'impressione che la Roma vada a Torino a fare risultato. Più per la tranquillità che ha invaso la Juve, che altro. I bianconeri li vedo giochicchiare già da un po’ di tempo. Trovo giusta la mossa di Florenzi, ma non credo tanto a Schick prima punta. Bisogna soffocare il centrocampo della Juve, facendo molta densità. Un tempo alcuni giocatori della Roma si arrabbiavano se c'era affetto con gli juventini, adesso invece gli conviene”.

"Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): “In questo momento la Roma non è più forte del Genoa, anzi. Ai tempi di Pruzzo, lui si contendeva gli scudetti con la Juve e il titolo di capocannoniere con Platini. Schick ha una faccia impenetrabile, non sai se piange o ride, se ama o odia. È una sfinge. Cristante sta crescendo, vediamo… Il tema grosso è il centrocampo: da una parte l’ex Pjanic e due che ti menano e macinano chilometri come Matuidi e Bentancur, dall’altra parte lui e Nzonzi”.

"Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Non è un caso che la Roma non abbia mai vinto allo Stadium. Se i giallorossi avessero El Shaarawy, Pellegrini, Dzeko, sarebbe un’altra cosa. Andare con i ragazzini un po’ fa paura”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se guardi i numeri la distanza tra Juve e Roma è abissale, se i giallorossi riuscissero a uscire indenni sarebbe solo un caso. La Roma si affida ai giovani perché i big non hanno recuperato. Dovrebbero giocare una partita senza pensare troppo, con un po’ di spensieratezza e magari verrà fuori una bella prestazione. Se esci da Torino con una sconfitta ridotta e poi fai sei punti tra Sassuolo e Parma, hai fatto il tuo. La Juventus davanti ha tre giocatori che non ha nessuno. Non c’è partita con nessuno, neanche in Europa. Bisogna essere realisti, quasi tutto può succedere. Mi rifaccio ai grandi numeri e alle mie squadre: il Genoa l’ha fermata, magari anche la Roma. Ma non ci sono base concrete sulle quali costruire un ragionamento”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se serve un miracolo oggi a Torino vuol dire che per la Roma le cose stanno messe male rispetto all’anno scorso. Non è in un gran momento, però anche a Napoli era spacciata, poi s’è messa a fare la partita a livello difensivo ed ha strappato l’1-1. Oggi è difficile, però se torna a casa con un punto sarebbe un bel risultato anche per placare i problemi tra allenatore e società. Il pareggio non è impossibile, ma sono molto scettico”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il divario tecnico tra Juve e Roma è enorme, come quello economico. Schick è un giocatore valutato 40 milioni che ha reso come uno che vale 4, mentre nella Juve non ci sono giocatori svalutati o intristiti. Io ai miracoli ci credo, non vedo un risultato scontato. La storia del calcio è piena di partite nelle quali il divario viene annullato miracolosamente in campo”.