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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Serve uno che spacca le porte”, VALDISERRI: “Vietato ripresentarsi con Doumbia in rosa”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

 

FRANCESCA FERRAZZA (ReteSport): "Io dopo il mercato di gennaio non ho avuto più dubbi: prima il suicidio, consapevole, poi le lacrime di coccodrillo. Mi sarei aspettata in quel momento le dimissioni del direttore sportivo".

FEDERICO NISII (TeleRadioStereo): "Bisogna cambiare mentalità e per farlo bisogna vincere le partite come quella di domenica contro il Palermo, come fa la Juventus. Spero che davanti al pubblico importante che ci sarà domenica sera all'Olimpico, la squadra giochi per vincere la partita ".

ALESSANDRO AUSTINI (Teleradiostereo): “Questa sensazione di grande società non c’è ancora. Ci si interroga se sia una questione di soldi, di ambiente, di società. Se vinci guadagni il rispetto e diventi grande, ma vinci solo con i soldi. Il secondo posto per la dimensione attuale della Roma non può essere considerato un fallimento. E’ un percorso di crescita molto lento, e questo la società ne è a conoscenza. Il progetto tecnico è stato fatto e disfatto troppe volte, non si è ancora creata una base di squadra.”

MIMMO FERRETTI (Teleradiostereo): “E' in arrivo il nuovo preparatore atletico della Roma, Darcy Norman. Di origini canadesi vive ora in California, ha avuto esperienze nel ciclismo e nella Nazionale di calcio tedesca campione del mondo con Klinsmann e Löw. Norman, che tempo fa venne proprio a Trigoria per parlare in tutta segretezza con gli uomini di management di James Pallotta, sarà dunque – con tutta probabilità - l’uomo giusto a cui la Roma si affiderà nel mese di luglio per la gestione atletica della squadra. Trattativa complicata, ma non impossibile. In arrivo anche dall’America un tale Ed Lippie (ex boston Celtics), persona di cui si fida Pallotta e che svolgerà il ruolo di supervisore del lavoro atletico. Lo stesso presidente ha deciso quindi di rivoluzionare lo staff, solo uomini di fiducia da ora in poi”.

RICCARDO “GALOPEIRA” ANGELINI (Teleradiostereo):“Mi è piaciuta molto la frase detta ieri da Yanga-Mbiwa “Ho capito l’importanza del derby”. Dal campo non ti rendi conto che molti giocatori sono proprio ragazzini, che hanno bisogno di ridere e scherzare e che qualche critica può pesargli molto. Domenica sera ci può stare che qualcuno voglia levare l’ubriacatura da derby e schierare in campo la formazione migliore, ma alcuni pensano che ci possa essere l’area di scampagnata”

GABRIELE ZIANTONI (Teleradiostereo):“Le parole di Iturbe dette ieri sono molto toccanti, molto belle. Bisogna concentrarsi per la prossima stagione, il mercato della Juve sta dicendo che il gap con la Juve si sta ampliando con gli acquisti di Dybla e Khedira. Bisognerà fare un buon mercato.”

LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Come portiere Denys Bojko, 27 anni, il gigante del Dnipro. Il prossimo anno in attacco on ti puoi ripresentare con Doumbia in rosa, nemmeno come seconda scelta. Gervinho? Io credo che venderlo sia anche un gesto nei confronti del gruppo. Lui quest’anno ha pensato più alla Costa d’Avorio che alla Roma. Cedere Ljajic non ha senso, soprattutto per andare a prendere un altro giocatore che viene dall’estero e si deve adattare. Sarebbe una politica miope”

UGO TRANI (Rete Sport):“Sarà un mercato particolare in cui la Roma potrebbe dare il meglio di sé. Io parlo di Kondogbia perché so che si vende. A centrocampo non hai la certezza di avere Strootman, Nainggolan e Bertolacci sia per motivi fisici che per motivi di mercato. In attacco la prima scelta deve essere Higuain. Se poi non arriva lui devi trovare uno dello stesso livello. Serve uno ‘spacca porte’. Anche Mandzukic andrebbe bene, mi piace per la grinta che ha. Se dipendesse da me prenderei Lewandowski, ma in questo caso non puoi comprare altri giocatori e la Roma di quest’anno non se lo può permettere. Il preparatore? Sabatini l’anno scorso ha avuto in mano Bertelli, ma non l’ha voluto. Non capisco perché… ”

FRANCO MELLI (Radio Radio):“Credo che la Roma non possa investire tanto economicamente. Il primo problema da risolvere è quello di Totti, devono trovare un omologo. Su Pjanic non ci puoi fare affidamento, fa dieci partite all’anno. Serve un giocatore che emozioni il pubblico sovrano”

ROBERTO RENGA (Radio Radio):“Non bisogna cedere i pezzi. Bisogna tenere tutti e prenderne uno, ogni anno. Così si migliora. Come fa la Juve. L’omologo di Totti non esiste. Devi comprare un centravanti e cambiare gioco. Benteke tutta la vita! E’ un signor giocatore, giovane, titolare della nazionale. A me ricorda Lukaku ma in meglio. Anche Bacca è molto bravo. ”

DAVID ROSSI (Roma Radio):“La conquista di questo secondo posto rappresenta un’assicurazione e un’opportunità per discutere, programmare e valutare la squadra e la stagione che sta per finire con serenità. Il gol di Yaga-Mbiwa ci ha regalato tranquillità durante la pausa estiva. La prossima settimana qualcuno già proverà a riportare il disfattismo su questa squadra, perché c’è sempre qualcuno che vuole destabilizzare la Roma”

SANDRO BERNARDINI (Retesport): "Portiere? La Roma ha bisogno di certezze, non di un portiere tedesco di ventunanni. Oggi si legge di Horn o Ryan, non possiamo permetterci di investire 9 milioni di euro in un portiere giovane che non può dare certezze per la prossima stagione"

DARIO BERSANI (Teleradiostereo):“Se Benatia tornasse in Italia e non alla Roma, come si legge oggi, non la prenderei proprio bene. Se arrivasse un Horn o un Ryan sicuramente De Sanctis si metterebbe da parte e farebbe da chioccia al portiere più giovane. Horn è un portiere che mi piace molto, è un talento tedesco. Contro il Palermo per Balzaretti è l’appuntamento del destino. Se il ragazzo decidesse di smettere sarei più che d’accordo per dargli un ruolo in società. Era il titolare della Roma migliore vista negli ultimi cinque anni, ha aiutato molto questa squadra anche quando non ha giocato.” 

AUGUSTO CIARDI (Teleradiostereo):“Anche l’anno scorso si è scritto di un Pjanic che cerca di convincere il suo Dzeko a venire alla Roma… Mathew Ryan tra i pali? Magari ce casca, è davvero un bel portiere, e non avrebbe il ruolo di Skorupski. Balzaretti ha fatto più di un anno di recupero per tornare a giocare, non penso che proprio ora voglia smettere. Handanovic? 8 milioni o 10? Basta che arriva… Anche se sicuramente con lui in porta non ci danno più un rigore!”