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‘RADIO PENSIERI’, ZAZZARONI: “La Roma ha l’obbligo di andare in Champions”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Non so per quale motivo ci siano tanti franchi tiratori nell’informazione giallorossa su Eusebio Di Francesco, persona a modo, sul quale Francesco Totti è pronto a metterci la mano sul fuoco dicendo che sia uno dei migliori allenatori italiani. Io mi fido di lui, uomo di calcio. Quella di Totti non è una resa, ma un’ammissione di impotenza calcistica”.

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “C’è una guerriglia dialettica a colpi di penna tra chi è sostenitore della società a prescindere e chi è contro.  Quelli che hanno utilizzato la figura di Totti in questi anni per andare contro questa proprietà, oggi parlano di un Totti che ha abdicato e che è sceso a patti con la società, e questo mi meraviglia”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Globalmente credo la Roma sia più completa della passata stagione, ma ad oggi sta facendo peggio. La squadra giallorossa ha dei valori importanti e qualche alibi per ora in più visto che ha cambiato moltissimo rispetto allo scorso anno".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma, a differenza della Lazio, ha l'obbligo di andare in Champions League anche per quanto fatta nella passata stagione. Poi bisogna dire una cosa: lo scorso anno a gennaio Monchi stava valutando di salutare De Rossi, oggi è imprescindibile e migliore in campo sempre a parte l'errore nel finale con il Milan".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Facile avere degli imprevisti quando cambi così tanto. Le potenzialità della Roma sono di alto livello, ma vanno messe insieme. Per la Roma è tutto in divenire e in giro per la Capitale c'è un po' di disorientamento per quella che potrà essere la stagione giallorossa dopo anche le parole di Totti. Pastore? Può essere un grande problema. Pensavo che Di Francesco potesse giocare con il 4-2-3-1, ma ad oggi non sembra così. Se non fa il trequartista dove lo metti? Poi non è possibile che i due fiori all'occhiello dei mercati di Monchi finiscano in panchina".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Se Di Francesco trova il filo rosso che lega i giocatori acquistati da Monchi in estate, allora potrà far bene, ma la Roma resta comunque una grande incognita, perché se il mister giallorosso non troverà una soluzione rischia di far molto male nel corso della stagione".

Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “È sempre difficile commentare in maniera fredda ed equilibrata le parole di Totti. È difficile parlare di chi ha fatto la storia della Roma per più di 20 anni. Mi dispiace, inoltre, che nei bar (Tra l’altro vorrei dire che le chiacchiere da bar le fanno i tifosi, cioè coloro che poi vanno allo stadio e portano i soldi alla società) Francesco Totti venga criticato per le sue dichiarazioni. Bisogna fare una dicotomia netta fra il Totti dirigente e il Totti giocatore: certe cose una persona che fa il dirigente della Roma deve dirle. Poi una cosa: nessuno riporta una frase chiave ‘L’importante è che con questa cosa non si trovi un alibi: la squadra è forte e deve lottare per vincere lo scudetto’. Perché questa parte non ha avuto lo stesso risalto? Mah. Una cosa però vorrei dirla: questa è la società che lo ha cacciato da Trigoria. Poi per carità, Totti viene prima di tutto”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Il messaggio di Totti è rivolto anche alla squadra per scaricarla dalle pressioni: è più complicato giocare quando ci sono delle aspettative. Le parole dell'ex capitano si scontrano un pochino con la mentalità e il tipo di pensiero che stanno cercando di portare dall'anno scorso Monchi e Di Francesco. Totti è spontaneo e sincero: dice la verità. Il dovere della Roma è farsi trovare pronta nel momento in cui la Juventus dovesse avere dei problemi". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Per i romanisti le parole di Totti sulla Juve dovrebbero essere mortificanti. Hanno passato la vita a dire peste e corna sui bianconeri, e ora invece la società ammette la forza della Juventus. Questo pensiero è terribile, ma Totti è liberissimo di esprimerlo perché ha detto la semplice verità". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "I tesserati, giocatori e dirigenti parlano solo sui canali ufficiali della Roma: il giornalismo è un'altra cosa. Totti? Ha detto quello che la società gli ha chiesto di dire. Avrei chiesto a Totti che mercato avrebbe fatto lui al posto di Monchi".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma non è mai stata in lotta per lo scudetto lo scorso anno, le parole di Totti non sono una novità. Il nostro campionato è come quello tedesco, con il Bayern Monaco che vince e le altre si competono i posti per la Champions League". 

Fernando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): "Le parole di Totti? Il tifoso paga il biglietto per lo stadio perché è un sognatore. Questa aurea di aspettative importanti il tifoso deve sempre averla. Sono cose che si sanno, ma lo spiraglio aperto bisogna sempre lasciarlo. Totti ha detto cose giuste, ma la resa non ci può stare a tre giornate dall'inizio del campionato". 

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): "Le parole di Totti? Un dirigente della Roma non può dire una cosa del genere. A questo punto è meglio stare zitti e parlare di altro. Quella di ieri è la resa incondizionata all'interno di Trigoria. Se lo pensa va bene, ma queste cose sarebbe bello dirle all'inizio dell'anno, prima della sottoscrizione degli abbonamenti. Alla Roma non interessa vincere, ma andare in Champions: è un ragionamento ridicolo. La Roma non partecipa mai per vincere, ce lo ha detto Totti".