Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, GIANNINI: “Contro il Siviglia la Roma ha il 51% di possibilità di passaggio del turno”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Teleradiostereo – 92,7): “Credo che si debba essere realisti: ad aprile saremo ancora dentro all’emergenza. Si può pensare a qualcosa solo dopo Pasqua. Cosa vuol dire guarire? Significa non avere più contagiati ed essere sicuri che non ne riavremo più uno nel mondo. In questo momento il problema non è più italiano. Il problema di adesso sono i campionati bloccati, che non riprenderanno se non si fermano i contagi. A questo punto gli Europei non si possono fare. Cosa ci impedisce di giocare l’europeo dal 15 dicembre al 15 gennaio. Non si può giocarlo a porte chiuse. Se non siamo tutti degli imbecilli mi sembra chiaro che anche la Champions verrà fermata”.
Giuseppe Giannini (Centrosuonosport - 101,5): "L’emergenza è talmente vasta che penso sia opportuno posticipare gli Europei per permettere la conclusione del campionato. In poche ore è cambiato veramente tutto, non so quali saranno le decisioni della UEFA riguardo le competizioni continentali. Se dovessero giocarsi entrambe le partite con il Siviglia, penso che la Roma possa approfittare del ritorno in casa, darei un 51% di possibilità di passaggio del turno ai giallorossi. Villar mi ha impressionato contro il Cagliari, penso che Fonseca lo consideri un’alternativa di livello e non mi sorprenderebbe vederlo in campo giovedì. Se dovesse essere pronto Diawara però a centrocampo ci sarà lui”.
Fernando Orsi (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Bisognerebbe fermare il calcio in tutta Europa. Gli Europei potrebbero essere falsati, perché magari l'Italia non potrà partecipare e poi che succederà? Verrà sostituita? Bisogna capire se sia il caso in questo momento di giocare o meno. Se non si possono giocare certe partite di Champions ed Europa League non vedo il motivo per cui gli Europei in estate si giochino. Dovrebbe essere un problema di tutta Europa e di tutte le federazioni. I giocatori stranieri che stanno in Italia se non si allenano magari per 2 mesi poi vengono lo stesso convocati dalle proprie nazionali? Questo è un problema. Secondo me il 3 aprile non si tornerà a giocare".
Stefano Carina (Radio Radio pomeriggio - 104,5): "Finché non scoppia la bolla in tutta Europa le varie federazioni guardano il proprio orticello. Dzeko non sta benissimo, Pellegrini non verrà convocato. Si rivedrà Diawara ma partirà dalla panchina. Ballottaggio in mediana tra Mancini e Villar. Paradossalmente le porte chiuse potranno dare una mano nelle scelte di Fonseca".
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Perché Villar non dovrebbe giocare? È in lista Uefa, non mi sembra uno con paura o timori. L’alternativa è avanzare Mancini e far giocare Fazio. Il lavoro fatto in questi nove anni a Trigoria, con tutti gli errori commessi, meritava un riconoscimento come un trofeo: ho sempre visto intenzioni positive. Che questa esperienza si chiuda con zero titoli la trovo un’ingiustizia, ma questo è lo sport. E poi la Roma non ci è mai andata vicina se non la finale di Coppa Italia, in campionato è stata competitiva ma massimo fino a gennaio. Paradossalmente è stata più vicina a vincere la Champions che il campionato. Ho sempre percepito serietà, voglia di fare le cose seriamente ma anche difficoltà nel farlo e nel farsi capire, con errori nel comunicare. Sarebbe fantastico per la Roma e per i tifosi romanisti se dovesse arrivare un’Europa League, anche se mi sembra un sogno lontano”.
Stefano Petrucci (Teleradiostereo 92,7): “Per tanti tifosi l’origine di tutti i mali è Pallotta, ci potrebbe essere un cambio con uno più ricco, con più entusiasmo. Friedkin potrebbe studiare gli errori di Pallotta ed evitare di commetterli: nel rapporto con le persone, nella costruzione della squadra, nella scelta dei dirigenti, e che succede? Succede che si ferma tutto e si blocca tutto. Non credo esista un piano B, o si chiude o no. Il campionato speriamo riprenda perché vorrebbe dire che si tornerebbe alla vita normale”.
Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il calcio è meno contagioso di tante attività che vanno avanti impunemente. È assurdo che le squadre italiane siano ferme in Italia e giocano in Europa. Per coerenza bisognerebbe squalificare le italiane, che senso ha che stasera giochi l’Atalanta o che la settimana prossima giochi la Juventus?”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se gli italiani, dopo un decreto come questo, comunque non capiscono… mi arrendo”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Siamo davanti a una situazione drammatica, voglio vedere se la gente adesso non si attiene alle indicazioni”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non ci si rende conto che la sanità è al collasso e lo è in regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte… Nel Lazio ci sono sia situazioni top ma anche ospedali vergognosi, scendendo al Sud la sanità pubblica non esiste proprio. In Calabria gli ospedali sono qualcosa di orrendo”.
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