Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:


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RADIO PENSIERI, TRANI: “La Roma cerca un allenatore di alto profilo”
Alessandro Vocalelli (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Pellegrini è sovradimensionato ma non per colpa sua. E’ considerato l’uomo in più della Roma quando invece è solo un buon giocatore. Nella mia squadra lo prendo sempre ma non con il ruolo che gli è stato costruito intorno. Qualcuno mi deve però spiegare perché la Roma è così in basso in classifica se Pellegrini e Mancini non si toccano, Hummels è un professore e Dybala è il migliore del campionato”.
Franco Melli (Radio Radio pomeriggio 104.5): "Sarri è uno dei candidati per la panchina della Roma. Viene considerato un allenatore di prima fascia perché ha vinto e fa giocare bene le squadre. Pellegrini ha un tiro da fuori area che non ha nessuno nel campionato".
Ugo Trani (Teleradiostereo / Te la do io Tokyo - 92.7): "Il profilo che cerca la Roma è quello dei vari Ancelotti, Allegri o Sarri che viene considerato di prima fascia. Ad oggi però vedo ancora più avanti Montella che è anche più semplice da prendere. Sarri è un lavoratore che mette la squadra in campo nelle migliori condizioni. E’ uno che fa allenare bene i giocatori anche con doppie sedute e ha competenza calcistica perché ha fatto tutta la gavetta. Dopo l’addio di Juric ora i tesserati della Roma stanno parlando tanto. Cercano di riqualificarsi anche a parole”.
Antonio Felici (Teleradiostereo / Te la do io Tokyo - 92.7): “Sarri è un allenatore top. Ranieri ha detto che il prossimo anno non allenerà e quindi non c’è nemmeno più questa carta. Ora o ci affida ad un allenatore di livello o ad uno che cresce insieme alla squadra. Siamo ad un bivio. La Roma da Viola in poi era diventata la squadra più importante del Centro-Sud ma con gli americani ha perso anche questo scettro. Sarri fa sognare meno di altri nomi. E’ uno che ha ottenuto risultati quando aveva giocatori importanti. La quantità di parole sprecate da Pellegrini è inversamente proporzionale al rendimento in campo. Se riuscisse ad inanellare una serie di prestazioni come quella del derby non si porrebbe il problema del rinnovo. Il campo però sta dicendo altro e il rinnovo dovrà sudarselo".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “La Roma deve vincere, se fuori casa il rendimento è questo ti devi affidare alle partite all’Olimpico. Il Genoa è in salute, sarà una partita difficile. Ha giocatori normalissimi che però rendono molto bene, quindi serve qualcosa in più e stare molto attenti, non concedendo situazioni. Su Dybala va costruita la Roma senza se e senza ma".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Dalla Roma non sai mai cosa aspettarti. Tecnicamente non c’è partita, ma sul campo è diversa. È una partita complicata, anche emotivamente, il Genoa è tranquillo o quasi. Mi aspetto una vittoria della Roma, Dybala sta avendo continuità e mi aspetto possa essere decisivo”.
Tony Damascelli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Se la Roma pensa di averla già vinta allora può perderla. Anche se con Ranieri questo non accade, però i giocatori commettono questi errori. Leggo poi del rinnovo a Dybala, non avevo dubbi che avrebbe giocato le partite migliori in vista di questo. Vedremo cosa farà dopo la firma. Nessuno mette in dubbio le sue qualità, ma non è un lusso che la Roma può permettersi, a meno che non decida di vendere Soulé".
Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Dybala è troppo importante, indispensabile. Mi auguro che gli sia rinnovato il contratto, anche per il futuro deve essere un punto di riferimento".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Serve tempo a Dovbyk? Basta con questa storia del tempo, gli attaccanti devono buttarla dentro, ma vengono spesso snaturati dagli allenatori. Lui è alto 1,92 e non è velocissimo, se lo fai uscire dall’area lo snaturi. Poi lui ci ha messo del suo, ma la Roma non ha quel tipo di gioco. Lui è nato come centravanti vecchia maniera, gli devi mettere palla in area, fuori rende poco. Per questo la responsabilità non è sua, anche se lui potrebbe dare di più caratterialmente. Questo sì, magari fa parte dell’adattamento".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dybala è un ragazzo solare, da quando c’è stato quel tira e molla del vai o non vai, non è più lui. Avete visto il suo sguardo? Lui ha dato tutto anche mentalmente, è un altro giocatore rispetto a un anno e mezzo fa".
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