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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Alla Roma prenderei Vlahovic, lo stanno svendendo”

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Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ugo Trani (Tele Radio Stereo 92,7/Te la do io Tokyo): “Il primo che prenderei è Vlahovic, lo stanno svendendo per colpa dell’ingaggio. Poi servirebbe un buon esterno perché sono fondamentali nel gioco di Gasperini. A destra la Roma ha dei giocatori di basso livello, poi serve un difensore centrale. Mi piace Kossounou e lui lo conosce perché lo ha già allenato. Gasperini non fa i miracoli. Farà correre i giocatori perché la preparazione sarà impostata in un certo modo però i piedi ad alcuni giocatori non li potrà cambiare. La Roma deve provare ad andare in Champions”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Sarri e Gasperini sono senza dubbio allenatori bravi, ma bisogna essere realisti: non esiste un allenatore, per quanto preparato, che possa cambiare radicalmente una squadra da solo. Il cambiamento non dipende solo dalla competenza dell'allenatore, ma soprattutto dai giocatori. Senza i giocatori giusti, anche il miglior allenatore non riuscirebbe a fare miracoli. Il punto fondamentale è che ci deve essere un mix tra la qualità dell'allenatore e quella dei calciatori, solo così un progetto può realmente decollare".

Paolo Marcacci (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "L’ambiente è un fattore che spesso sorprende per come reagisce a ciò che accade intorno alla squadra. Ricordo una frase di Spalletti che mi colpì molto: 'Chi vuole fare un ottimo progetto non deve ascoltare le radio e non deve farsi influenzare da nulla'. L'ambiente può essere davvero logorante per chi non è in grado di gestirlo. È fondamentale avere la giusta mentalità e la capacità di non lasciarsi distrarre da fattori esterni, soprattutto in un contesto come quello di Gasperini, che ha la cultura giusta per fare la differenza. La gestione dell’ambiente è cruciale per il successo, ed è una delle qualità che un allenatore deve saper gestire".

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino - 104.5): "Gasperini e Sarri caratterialmente sono simili, sono personalità definite. Hanno vinto coppe internazionali, la stessa tra l'altro".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104.5): "Gasperini non è solo un allenatore esperto, come non lo era Ranieri. Ranieri era garanzia di romanità. Gasperini è bravura calcistica. Ha un carattere indomito, ma dopo Ranieri difficilmente la Roma poteva accontentarsi di un allenatore in rampa di lancio. La piazza non l'avrebbe accettato. L'ambiente della Roma e Roma stessa ha bisogno di risultati, per alimentare quei pienoni continui che ha avuto nello stadio. Ha fatto bene a prendere un allenatore per cui venire a Roma rappresenta una scommessa da un lato e una verifica dall'altro. Gasperini è rimasto 9 anni in una società in cui all'inizio ha collezionato 5 sconfitte nelle prime 5 gare, Percassi gli ha dato tempo. Ci vorrà un po' di pazienza".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104.5): "La Roma dovrà cambiare a livello di pazienza. Quello che ha fatto Gasperini in 9 anni all'Atalanta non è stato sicuramente rose e fiori all'inizio, aveva cominciato lanciando giovani e poi ha fatto player trading. A Gasperini devi dare tempo, non so se a Roma lo avrà ma spero di sì".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104.5): "La rosa della Roma andrà integrata con dei giocatori che possano dare una svolta o un senso alle idee di questo allenatore, che sono abbastanza leggibili. Penso ci sarà qualcosa di nuovo sugli esterni e andrà capita la strategia in avanti. Gasperini è molto motivato e ha voglia di mettersi in discussione, la piazza di Roma è quello che voleva. Avrai un supporto mica da poco. La figura di Ranieri può essere e sarà determinante anche nella scelta dei giocatori, non ci saranno perdite di tempo. Il mercato è difficile, ma si può partire con dei buoni presupposti".