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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Gli infortuni del Sassuolo pesano più di quelli della Roma”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Gli infortunati del Sassuolo pesano di più anche perché la Roma sta recuperando qualche giocatore. Smalling e Veretout torneranno, Mkhitaryan non credo perché questa mattina è andato a Villa Stuart per un controllo al polpaccio. Kumbulla si è fatto male ma è il quarto difensore della Roma... bisognerà capire come sta Cristante, anche lui tornato dalla Nazionale, ma la Roma la formazione ce l'ha. Sarà un tour de force pazzesco perché ci sono circa 8 partite in un mese. Nelle due partite con l'Ajax dovrai giostrare i giocatori e sapere come tornano dalle Nazionali. La Roma continuerà ad essere stanca, dovrà essere bravo Fonseca a gestire le fatiche dei calciatori. Pellegrini è un altro a rischio perché aveva un problema muscolare prima della sosta". 

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Speravo de morì prima? Spalletti esce peggio di quello che è, perché su certe cose sarebbe importante avere le sue interpretazioni. La cosa peggiore che esce da questa fiction non è la vicenda finale ma la prima vicenda, dove si racconta che Spalletti andava tutti i giorni all'ospedale di Totti a chiedergli quali giocatori voleva l'anno prossimo. Questo è addirittura molto peggio per la figura di un allenatore. Nella seconda parte fa la figura di avere un problema personale, nella prima è completamente schiacciato dalla sua personalità".

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Speravo de morì prima? E' una celebrazione di Totti e tutto ciò che era intorno a lui era od ombra o scoria. Anche Cassano esce male, ed è un errore. Si dice solo la verità solo di un calciatore, del Dio in terra per i romanisti. Il resto sono cose brutte". 

Antonio Felici (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101,5): "Leggo che Isak è stato individuato col software, spero non sia vero perché se serve un computer per trovare Isak allora vuol dire che non conosci nulla di calcio...".

Ugo Trani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101,5): “Le necessità sono un portiere e due attaccanti: la Roma deve salire di quota a livello di gol ma anche di rifinitura e di invenzione. La squadra si aggrappa solo a Mkhitaryan, che non potrà mai essere il futuro. Zaniolo dà la potenza, la corsa, l’imprevedibilità: serve uno che salti l’uomo e la metta sotto l’incrocio o faccia l’assist, alla Dybala. E serve uno forte di testa in area, come Milik o Icardi. Con questi lotteresti per lo scudetto. Sarri? Potrebbe chiedere di vendere chi c’è tra i registi, tenendone solo uno come riserva, e di prendere Jorginho. Pinto spinge per la linea verde, ma serve una via di mezzo: è lì che si trovano i campioni come Icardi e Dybala. Ma il piano A di Pinto prevede un giovane come centravanti, Mayoral rischia di essere il titolare”.

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo – 92,7): “I risultati da protagonista della Roma in Europa ci sono stati ma sono stati un’eccezione. Lo United non sarà la squadra di Ferguson, Scholes e Rio Ferdinand, ma è più forte perché ha più soldi e più giocatori. La finale sarebbe un risultato pazzesco, ma è un grande risultato anche arrivare ai quarti. Andrà in bacheca? No. Ma lo ricorderò come un piccolo traguardo. Tolto Dzeko, lo spogliatoio della Roma diventerebbe facile da gestire”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sto dicendo da un mese che la Roma deve puntare sull’Europa League, dove ha un percorso difficile ma non impossibile. In campionato ha squadre avanti di sei punti. Con l’Ajax se la gioca alla pari, con lo United meno ma non è squilibrata. Il percorso da seguire è quello”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma deve pensare a un centravanti per il futuro, anche se vendere Dzeko non è facile a questa età e con questo stipendio. Se non prende un attaccante quest’anno lo deve prendere l’anno prossimo e deve fare una stagione con Dzeko titolare. Ma quanto può dare ancora? La Roma ha giocato senza portieri e senza centravanti in questa stagione”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se guardo il percorso della Roma quest’anno e vedo che con le big non ha mai vinto, perché dite che in Europa League sia più facile? Secondo me è più facile arrivare tra le prime quattro”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma vorrebbe tentare la strada della Champions passando dall’Europa League, quella con l’Ajax è la partita più importante”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Il Sassuolo, come il Verona, ha raggiunto presto la quota salvezza e quindi adesso i giocatori hanno meno 'cattiveria' e i risultati sono altalenanti. La Roma deve cambiare marcia ed ha anche l'impegno di Europa League che è importante e dove può anche passare il turno. In campionato non si può mollare, perché se poi esci con l'Ajax che fai? Sul mercato vediamo, io ancora non ho capito bene se questo Tiago Pinto è all'altezza della situazione o meno".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): "I Friedkin faranno bene perché il fatto di stare qui a Roma e eseguire da vicino le vicende del club e della squadra ti portano a sbagliare poco. Il primo errore, però, lo hanno commesso prendendo Tiago Pinto. Lui, a mio avviso, non è un direttore sportivo adeguato per un club come la Roma. Non conosce il calcio italiano e anche a livello europeo non credo sia all'altezza".