‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “Con l’applicazione fedele della norma gli stadi sarebbero tutti chiusi”, BALZANI: “Invitare i tifosi a fare il bene della Roma”

(Redazione ForzaRoma.info) Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali. (AGGIORNA)

FRANCESCO BALZANI (Centro Suono Sport): "Non parlerei di lotte ideologiche quando si parla di calcio, in questo paese ci sarebbero ben altri tipo di lotte da fare. In questo caso poi non parliamo di muro contro muro perché e' una testa contro il muro che i tifosi della Roma rischiano di rompersi continuando in una battaglia già vinta visto che il prossimo anno la norma verrà rivista se non cancellata. La società fa bene a tutelare i tifosi in ogni sede ma e' ora di fare un comunicato in cui si invitino i tifosi a fare il bene della Roma. Immaginate che danno sarebbe per il club uscire dalla Champions o perdere lo scudetto per una penalizzazione del genere?"

CARLO ZAMPA (ReteSport): “In questo momento è la Roma che deve muoversi il più possibile; la norma è sbagliata ma è una norma e perciò deve essere osservata: il problema di cui si parla è perché a te si ed ad altri no? Se dovesse essere applicarla in maniera fedele la Federazione dovrebbe chiudere tutti gli stadi ma questo non succede. La Roma deve muoversi con la Lega perchè è la Lega che decide, ossia vari presidenti e amministratori delegati. Visto che c'è la possibilità di chiedere una riunione straordinaria su questo punto perché non lo fanno? E perchè i rappresentanti di Lega non si fanno sentire? Perchè la lega non prende posizione? Dovrebbe essere interesse di tutti i presidenti visto che gli incivili stanno dappertutto e non solo a Roma.”

GUGLIELMO TIMPANO (Radio Manà Manà): "Atteggiamento miope quello della Giustizia Sportiva. Spero che il prima possibile si abolisca questa norma assurda. Incostituzionale il fatto che si puniscono tutti i tifosi quando non sono tutti a cantare quel coro. Uno stadio senza pubblico non è uno spettacolo vendibile e spendibile nemmeno per la tv".

ENRICO MAIDA (ReteSport): “Se si continua a fare determinati cori va a finire male; come i scontri quando si radicalizzano e c’è spargimento di sangue. Non capisco perchè si deve applicare una norma che tutti dicono sia sbagliata; anche se si dice che le regole in corsa non vadano cambiate per me gli organi di federazione stanno sbagliando e così non si va da nessuna parte. La Roma deve farsi carico del problema in modo più aggressivo e convinto, perchè continuare a prendere schiaffi dappertutto non porta a una risoluzione del problema.” 

 DANIELE LO MONACO (ReteSport): “ Per quanto riguarda le curve chiuse non può valere il principio che bisogna accettare la situazione perchè nel momento in ci c’è un ingiustizia più grande io devo combattere; bisogna prendere coscienza del problema in maniera diversa e creare un dibattito. Io penso che un domani il debole che non aveva la forza di ribellarsi godrà della battaglia fatta da altri; grazie a loro lo stadio sarà migliore.”

FEDERICO NISII (Teleradiostereo): “Non si può far nulla per cambiarla in corso questa regola anche se questa norma ormai è palesemente sbagliata anche agli occhi di ha sancito questa regola. Questa norma dal prossimo anno non ci sarà, però per questa stagione il problema esiste. La Roma, in attesa se il ricorso in atto avrà un suo effetto, avrà tre settori chiusi. Il danno economico oltre che d’immagine è clamoroso”.

MIMMO FERRETTI(Tele Radio Stereo): "Sulla questione delle curve chiuse, io sono abbastanza convinto che ognuno nella vita entro determinati limiti può fare come vuole e se vuole manifestare qualcosa è libero di farlo. Credo sia doveroso da parte di chi prende decisioni andare a controllare se è stato fatto tutto per bene prima di prenderle queste decisioni. Chi sta gestendo queste leggi di controllo del tifo, cambiate e ricambiate, è ora che dica "passo", ma non avverrà. Mi sto rendendo sempre più conto che questa faccenda sta uscendo un pò fuori dal contesto delle partite di calcio".

JACOPO SAVELLI  (Rete Sport): "Distinti Sud chiusi? Ripeto quello detto ieri: la norma è stupida ma c'è e va rispettata. Altrimenti ti ritrovi in una partita importantissima come Roma-Inter praticamente con lo stadio vuoto. E non credo che finirà qui, a meno che vengano seguiti i consigli di De Sanctis. Il fenomeno nord contro sud non nasce negli stadi e quindi vanno riscritte alcune regole. Io non amo questi cori, sono sgradevoli, ma lo considero uno scherno brutto ma lo stadio non è una chiesa o un museo"

RICCARDO GENTILE  (Rete Sport): "La Sampdoria non era un banco di prova facile per la Roma, che è stata brava nel risultato e anche nella prestazione perchè non ha mai concesso nulla all'avversario. Questa Roma di Garcia somiglia molto a quella di Spalletti. Distinti Sud chiusi? Siamo entrate in un vortice pericoloso. Andrà avanti così fino alla fine, perchè continueranno a fare quei cori. Certo è che chi ha deciso questa norma non ci mette la faccia e si è infilato in un tunnel senza luce"

PIERO TORRI (Tele Radio Stereo): "Credo che la vittoria di domenica sia stata la più importante della stagione.

Doveva essere la risposta alla batosta con il Napoli e così è stato. Io firmo per avere tutti gli anni il ruolo di marcia della Roma di quest'anno, ha ragione Garcia quando dice che c'è stata mancanza di rispetto per questa squadra dopo Napoli.

Noto che la Roma non sopporta gli attacchi che arrivano da Roma".

UGO TRANI (Rete Sport): "Io sono convinto che l'Alta Corte del Coni toglierà una giornata alla Roma, anche se i tempi sono stretti. Pallotta è molto preoccupato di quanto sta accadendo. Non è un bel segnale anche per gli sponsor che devono investire, non tanto quelli tecnici che sono abituati, ma quelli che ti possono aiutare in iniziative di marketing di operazioni commerciali anche intorno allo stadio. Chi ti viene se le norme sono queste?"

DAVID ROSSI (Tele Radio Stereo): "Sembra ovvio esserci un intento punitivo ulteriore dagli organi dirigenti per quanto riguarda i cori sentiti allo stadio. Però attenzione, può essere davvero dannoso per la Roma arrivare a vedere di cosa sono capaci questi organi: sarebbe davvero un auto-lesionismo arrivare a causare punti di penalizzazione alla squadra per questo tipo di proteste.

Io credo sia molto piu credibile fare battaglie di principio al di fuori dello stadio. Allo stadio si va per tifare la propria squadra".

DARIO BERSANI (Tele Radio Stereo) : "Finché c'è modo di mantenere il contatto con la Juventus, bisogna crederci. E' importante non perdere la concentrazione e sfruttare i momenti favorevoli".

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): "Per me la Roma sarà con il fiato sul collo della Juve fino alla fine del campionato. Domenica, per esempio, sarà un turno pro-Roma perchè la Juventus dovrà affrontare nel derby un Toro scatenato mentre la Roma va a Bologna".

ROBERTO RENGA (Radio Radio): "La Roma sbaglia a pensare di poter mandare quelli della Curva negli altri settori. Così danno ragione ai 'coristi'. I tifosi facendo questo fanno male alla Roma, perchè senza tifosi allo stadio la squadra ne risente"

FURIO FOCOLARI (Radio Radio): "Non capisco i tifosi della Roma. In una nno stellare per la squadra loro continuano ancora a fare harakiri? Il regolamento è sbagliato, ma c'è. E tu cosa fai? Continui con i cori? E Noi vogliamo dare ragione a questi? E' come il discorso della maglia che si tolgono dopo un gol fatto. La regola è sbagliata, eppure ci sono giocatori che continuano a levarsela..."

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): "Quando non c'è Totti allora Pjanic gioca meglio, e questo si è capito, ma la bravura di Garcia deve essere quella di trovare il modo di far coesistere tutti questi bravi giocatori"

LUCA VALDISERRI (Rete Sport): "Io sposo tutto il discorso di De Sanctis. E' uno dei giocatori ai quali Garcia si è affidato. Avere certi punti di riferimento nello spogliatoio è importante, e De Sanctis lo è al di là del valore assoluto. Lui esprime un pensiero di assoluto buon senso sul ruolo del tifoso allo stadio". 

TIZIANO CARMELLINI(Radio Manà Manà Sport): "E' una norma stupida ma non la puoi cambiare o annullare a metà campionato. Qualsiasi slogan o coro andrebbe sanzionato. Ora il 'lavali col foco' è diventato un coro bipartizan per molte tifoserie, era come l'anno scorso il 'io non mi tessero'. Purtroppo pagano dazio anche chi non lo canta. La Roma? Non vedo dove la Juventus potrà perdere punti. Non capisco chi dice che vede nervosismo in casa bianconera. La cosa vera potrebbe essere la maggior spesa di energie per le gare di Europa League "

FABIO MACCHERONI (Radio Manà Manà Sport): "I giornalisti non devono disertare perchè non sono e non devono essere tifosi quanto vanno allo stadio a lavorare. Per il resto mi trovo d'accordo con De Sanctis. I cori non si devono fare.Punto. Poi puoi andare a protestare con un sit-in sotto alla Figc. La Roma? Fa bene a credere ancora allo scudetto, così difende il secondo posto che è una posizione ottima. La Società ha lavorato benissimo, ha fatto una grande squadra. Ora entrano in ballo le Coppe e la Juve giocherà più della Roma. Se perdono colpi la Roma potrebbe approfittarne".

MICHELE GIAMMARIOLI (Radio Manà Manà Sport): "L'idea di Max mi piace ma è poco applicabile e risolverebbe poco. Non si tratta di Legge ma è una regola di chi gestisce male questo calcio italiano. Si puo' solo cambiare togliendo questa cretina norma. Quanto alla Roma mi piace sentire che la squadra crede ancora allo scudetto. La classifica giustifica tutto questo. Peccato per la Coppa Italia che poteva essere il primo trofeo più raggiungibile in questo inizio era Garcia"

MAX LEGGERI (Radio Manà Manà Sport): "Se oggi l'ineffabile Giudice Tosel chiuderà anche il Distinto Sud io propongo un'azione da parte di tutti i 'fratelli giallorossi' a rinunciare tutti ad andare allo stadio per Roma-Inter. Sarebbe bello che, parimenti a quanto sta succedendo ai settori più 'belli' dello stadio, tutti i tifosi della Roma disertassero lo stadio. Non si farebbe un grosso danno economico alla Società, ma sarebbe un forte segnale, una protesta senza precedenti, che arriverà a toccare le corde di qualcuno"