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‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “Icardi alla Roma è un sogno, possibilità bassissime”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Piero Torri (Teleradiostereo 92,7): “Ai tifosi della Roma voglio dire una cosa: non fatevi abbindolare dal gioco delle tre carte che si sta facendo sulla storia dello stadio. Le carte le stanno cambiando le istituzioni, non la Roma. Non me ne frega niente di Pallotta, della società, dei dirigenti, mi interessa la Roma e che la Roma abbia il suo stadio, è fondamentale. Con lo stadio non avrebbero più alibi, a quel punto gli direi ‘eh no, le plusvalenze non le devi fare’. La Roma in questa vicenda è brutalmente dalla parte della ragione”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “Si sta approfittando politicamente del clima anti-Pallotta, che ora è visto come pietra dello scandalo. Cosa c’è di più facile che sfruttare l’onda negativa mediatica? Nei preliminari potrebbero essere utili i vari Ponce, Luca Pellegrini, Defrel, Gerson… Quei giocatori di passaggio che possono farti passare un turno di Europa League". 

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): “La partenza della Roma sarà anche ad handicap, perché per esempio Zaniolo e Pellegrini potrebbero giocare fino al 30 giugno e poi hanno un mese di vacanze, anche se potrebbero decidere di abbreviarle".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92,7): “Il fatto di fare il preliminare non è necessariamente una cosa negativa, detto fra noi io non gli avrei neanche fatto fare le vacanze ma purtroppo non si può fare. Scherzi a parte non è detto che si debba pagare lo scotto durante l’anno di una partenza anticipata, l'abbiamo visto con l'Atalanta”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Quella di Icardi è semplicemente una suggestione, magari partita da qualche spiffero di questo o quel dirigente. Parliamo di un centravanti di livello, 26 anni, che potrebbe essere entrato in orbita Roma, a margine della cessione di Dzeko. Ci siamo scottati pesantemente sul piano emotivo per il naufragio dell'operazione Conte, questo mi spinge ad essere assolutamente pessimista: allo stato attuale, Icardi alla Roma è più di un sogno, le probabilità sono risicatissime. Se la Roma dovesse sostituire Dzeko con Icardi farebbe un colpo incredibile, tale da rilanciare l'entusiasmo che sta appassendo di giorno in giorno in città, ma al momento c'è l'1% di possibilità. La credibilità sportiva di questa dirigenza e di questa proprietà è totalmente azzerata: anni fa avremmo sognato parlando di Icardi, oggi a Trigoria piovono attraverso qualsiasi mezzo solo pernacchie: una domanda a Boston me la farei..."

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "E' probabile che nel corso dei primi incontri tra Roma e Inter, due società molto vicine in questo momento, sia emerso il nome di Icardi, perchè anche i nerazzurri entro il 30 giugno dovranno realizzare una cospicua plusvalenza. Conte ha già espresso ai dirigenti dell'Inter la volontà di lasciar partire l'argentino, che al momento non ha sicuramente offerte importanti provenienti dall'estero e in Italia, Napoli e Juve non hanno mosso passi importanti. Ad oggi è giusto parlare di mera suggestione o al limite di interesse, che può esser già svanito sul nascere, ma se la Roma pensa a uno come Icardi, magari è il segnale di un rilancio sportivo. In città la contestazione, che resta sullo sfondo da parte della stragrande maggioranza della tifoseria, si sta tramutando in rassegnazione, mortificazione. Questa dinamica emotiva non può essere sottovalutata, così come la situazione legata alla farsa delle mancate sanzioni a Milan e City sul Fair Play Finanziario. E' ora che la Roma si scuota da questa empasse e rilanci il suo progetto sportivo".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Ci sono una serie di punti interrogativi nella Roma. Quello del diesse può diventare un problemino, così come quello dell'allenatore. Quest'ultimo si può risolvere pagando. Lo Shakhtar vuole almeno una parte della clausola per liberare Fonseca. In questo momento nella Roma regna una certa confusione. E’ in atto un azzeramento di quanto fatto negli anni, una deromanizzazione e desiderio o necessità di cambiare totalmente rotta. Un taglio netto tra passato e presente-futuro, segnato in maniera drastica con l’addio di De Rossi".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Di positivo la Roma, oggi, ho solo il fatto che porta il nome della città. I tifosi non gli voltano le spalle anche per questo motivo”.

Tony Damascelli  (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Ad oggi di positivo nella Roma non c’è nulla. Il modo in cui è stato mandato via De Rossi non mi dà certezze per il futuro. La politica della società mi sembra avventuriera. Il nome Roma dà forza ma non basta per giocare a pallone. Antonio Conte è stato molto vicino alla Roma, e ha rifiutato non per motivi economici, ma per altro”

Alessandro Vocalelli  (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Una cosa positiva nella Roma può essere l'allenatore. Fonseca non è stato probabilmente una prima scelta, ma è un bravo tecnico.C’è da capire la Roma cosa voglia fare per il futuro, oltre a perdere posizioni come sta facendo da tempo. Non capisco che programmi abbia il club. Pe ora si parla solo di grandi cessioni"

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - Te La Do Io Tokyo - 101,5): "Ieri sono arrivate due brutte notizie per la Roma, la prima è quella sullo stadio. E' una situazione molto ruvida. L'altra è che il club dovrà iniziare la stagione tra venti giorni con ancora tutto il mercato da fare e Fonseca non ancora ufficializzato. Si evince da come stanno andando le cose che il portoghese non fosse la prima scelta, così parte quasi "delegittimato". Stadio? Oggi parliamo di progetto morente quando avremmo dovuto magari parlare di cantieri in corso".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - Te La Do Io Tokyo - 101,5): "Questa serie impressionante di no avuti dalla Roma non credo abbia precedenti. Si ha l'impressione da parte di chi sta fuori che ci sia grande confusione intorno al club".

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92.7): “Sulla situazione stadio mi sembra di capire che siamo ad un punto di non ritorno. Ora ci sarà un passaggio politico, nuovamente, tra la Roma e il Sindaco, se non le staranno bene le proposte si possa parlerà di una causa aperta, ma io voglio sperare che si dica almeno sì per iniziare il procedimento finale. La Raggi è tra due fuochi in questa vicenda. Alla Roma c’è ancora una volta una situazione nuova, è ricambiata tutta. E’ un momento difficile. Mi dispiace che la storia di Massara alla Roma sia finita così, un professionista importante, persona impeccabile, che meritava un anno intero come primo ds alla Roma. Quella di Petrachi è una situazione paradossale, non si è mai vista, ma la Roma credo si stia muovendo con il Torino per trovare un accordo diplomatico. Si tratta solo di forma, perché Petrachi è già il nuovo ds della Roma, con Baldini che ha un ruolo importante sul mercato”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92.7): “Credo che Conte più che al progetto tecnico abbia detto no all’ambiente che c’è intorno alla Roma, visto che all’Inter vuole tre o quattro nostri giocatori. E’ determinante il modo con il quale viene raccontata la Roma. Questione stadio? A Roma è potente il partito del no, da sempre. La situazione tra Petrachi e Torino, secondo me, deve essere risolta dalla Roma, magari con un movimento di mercato congiunto, perché trovo difficile che il ds possa trovare un accordo con Cairo dopo che si è fatto immortalare accanto a Fienga in aeroporto”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Fonseca non so se sia più bravo di Spalletti o Di Francesco. Mi hanno detto che va bene se ha i giocatori buoni. Bisogna capire se Petrachi è un ds da Roma". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Icardi alla Roma? Con tutti i problemi che ci sono ai giallorossi manca solo Wanda. Fonseca è un allenatore di prospettiva, non si può criticare ma va aspettato e misurato in Italia. Petrachi non ha mai fatto cose incredibili in carriera".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Totti non andrà mai via dalla Roma. Aspetta "che passi la nottata" e resta lì. Stadio? Spero si facciano anche gli interessi dei cittadini".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ma Totti che fa? Non doveva fare il direttore tecnico? Non è andato lui a parlare con Fonseca. Icardi alla Roma? E chi lo paga il suo stipendio? La storia di Petrachi che lavora alla Roma mentre è sotto contratto con il Torino è strana, a meno che non siano già d'accordo. Fonseca è una scommessa per la Roma, a meno che qualcuno non l'abbia seguito nei mesi allo Shakhtar".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sul ruolo di Totti, visto che se ne parla da tanto tempo, ma non succede mai niente, credo che ance lui possa fare delle valutazioni a breve”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Cairo è più arrabbiato per il viaggio a Madrid di Petrachi che per la non sentenza Uefa del Milan. La Roma deve pensare a fare la squadra, non al ruolo di Totti. Vuol dire che non ha lo spessore e stanno ritenendo che non sia in grado o non gli fa di farlo. L’urgenza adesso è risolvere i problemi: allenatore e ds, perché hanno individuato due che sono sotto contratto”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Quella della Roma per Petrachi è stata una mossa ingenua, fa bene Cairo ad arrabbiarsi”.