(Redazione ForzaRoma.info) - Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Mi fido di Garcia e di Sabatini. Lamela caduto in una crisi d’identità”, TORRI: “Non c’è chiarezza da parte della Società”
(Redazione ForzaRoma.info) – Continua anche oggi la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.
PIERO TORRI (Tele Radio Stereo): "Questa cessione di Lamela a pochi giorni dal via del campionato mi disturba, e mi fa cambiare il giudizio sulla campagna acquisti della Roma. Non c'è ancora un accordo economico tra i due Club, la Roma chiede più soldi di quanto offre il Tottenham. Questa mossa costringe la Roma a rivedere i piani per la primissima parte dell stagione. Non c'è stata chiarezza da parte della società, soprattutto con i tifosi. Ora tutto o quasi dipende da chi arriva. Se con questi soldi mi prendi Lavezzi e Demba Ba io dico che vai meglio "
GIANCARLO DOTTO (ReteSport): "Ieri è stata molto bella e molto triste, molto malinconica questa presentazione. Ho deciso di fidarmi di Garcia sono convinto che lui è entrato in una realtà di cannibalismo puro, quale è quella della Roma di questi tempi. Mi fido di Garcia e di Sabatini, anche se ora a Roma c'è la favola che non sappia vendere, a me sembra il contrario.. Per Lamela stravedevo. Ho l'impressione che sia caduto in una crisi d'indentità dopo la partenza di Zeman che aveva esaltato le sue caratteristiche. Esce Zeman, arriva Andreazzoli e gli chiede completamente altre cose; ecco dopo questo non ha più giocato una buona partita solo qualche sprazzo di buona partita"
TONI DAMASCELLI (Radio Radio): "La Roma non capisco cosa stia facendo. Si gira intorno a se stessa. Bisogna fare i complimenti a Baldini: non so se è lui che segue i genitori, o i giocatori che seguono lui. In questi due anni questa proprietà ha fatto il contrario di quello che hanno detto. Hanno sbagliato ma non hanno ammesso le loro responsabilità, anzi galleggiano"
PAOLO CONDO' (Radio Radio): "Il passato si sta mangiando il futuro. Se penso che avevano trovato due pilastri per costruire un ciclo, invece è stata la tela di Penelope, si è tornato indietro di due anni. Io capisco che bisogna abbassare il monte ingaggi se non si va in Europa, ma non si fa così. la Roma ha venduto il futuro"
IVAN ZAZZARONI (Radio Radio): "Non capisco la strategia della Roma. Non credo a Gervinho, Benatia è troppo lento, De Sanctis è inferiore a Stekelenburg. Stanno vendendo i giovani ma con queli che hanno preso non vinci niente. Allora a questa proprietà interessa rientrare dei soldi, non vincere. Ce lo dicessero però...Ai dirigenti della Roma chiederei qual'è la linea, la strategia?"
PATRICK VOM BRUCK (Rete Sport): "Gli americani ascoltano tutte le proposte: quando sentono quella buona vendono. Secondo me sono stati spiazzati dal mancato ingresso in Champions League che davano per scontato: ed è il motivo per cui secondo me hanno rinnovato De Rossi a quelle cifre. Era tutto calcolato altrimenti non se lo sarebbero potuto permettere".
PAOLO FRANCI (Rete Sport): "Ad oggi vorrei chiedere a questa proprietà cosa sono venuti a fare a Roma. La mia non è una provocazione: non vedo gli obiettivi di questa Roma, non capisco dove vogliono arrivare. Ci avevano raccontato che la squadra sarebbe stata costruita con i giovani più talentuosi per vincere tra qualche anno. Io avrei aspettato anche a lungo. Ora la prima squadra è un'accozzaglia di reduci".
MIMMO FERRETTI (Tele Radio Stereo): "Io vorrei sapere chi sarà il centravanti della Roma a Livorno. Apro una parentesi su Garcia: ma quando è stato ingaggiato gli e lo hanno detto che avrebbero venduto Marquinhos,Osvaldo e Lamela? Perchè devo sapere che allenatore ho. Lamela ieri non voleva fare la presentazione, lo hanno costretto. Per favore ridate la Roma ai tifosi, smettete di prenderli in giro. La gente è stufa, ma chi ha spiegato a questi dirigenti e proprietari che cosa è la Roma?"
UGO TRANI (Rete Sport): "Mi chiedo se questi dirigenti vogliono vincere o solo partecipare. Altrimenti cambiamo nome da Roma la facciamo diventare un'Associazione decubertiana. Vi dico che i dirigenti si sono mossi per tenere bene i giornali, ma io dico che la migrazione non è finita.Io non voglio credere che vendono Lamela, perchè sennò si devono presentare con due top-player tipo Ibrahimovic, Rooney,Benzema. Ora in campionato la Roma deve avere sei punti dopo le prime due partite, ma ho paura che a Garcia continuano altri giocatori."
MARIO CORSI (Centro Suono Sport): "A me tutta questa storia non mi stupisce. Lamela, Marcos e Osvaldo sono i tre giocatori che insieme a Totti l'ano scorso ci hanno mantenuto sesti. Ma non posso credere che vendono Lamela. Nemmeno Lotito farebbe questo. Io non ci voglio credere. I tifosi delle altre squadre sono incredule di quello che stanno facendo alla Roma".
DARIO BERSANI (Tele Radio Stereo): "E' un momento critico eppure ieri la gente ha riempito lo stadio con tanto cuore. Oggi manca la voce del padrone, di un presidente che dia una risposta ad una tifoseria smarrita, che non ne puo' più. Si stanno commettendo errori dopo errori. Non c'è progettualità, è una improvvisazione continua. Si contraddicono sempre. Caos dirigenziale che per forza si ripercuote sulla situazione tecnica della squadra"
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): "Secondo me a volte è giusto cedere alcuni giocatori. Perchè alcuni ti chiedono il doppio di quello che guadagnano e poi arrivano ottavi in campionato. E allora ti vendo"
ROBERTO RENGA (Radio Radio): "E' la Roma che è andata da Baldini per vendere Lamela. Per Pjanic non c'è stata alcuna offerta perchè il Tottenham ha preso William, anche più bravo. La Roma ha bisogno di un centravanti prima di Livorno e secondo me lo comprano".
STEFANO CARINA (Radio Radio): "Per Lamela al Tottenham diciamo che è tutto fatto. E' stato dato un contentino a Garcia, perchè la Roma doveva vendere un pezzo grande ed il tecnico tra l'argentino e Pjanic ha preferito tenere il bosniaco. Altri giocatori arriveranno ma non ci sono mica a disposizione i soldi entrati dalle cessioni. Ricordiamo che servono per gli ingaggi dei nuovi e per i rinnovi di Pjanic e Totti".
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): "Oggi non ho nemmeno voglia di parlare della Roma e questo mi rattrista. Non c’è più nulla da dire su questa squadra, il futuro è stato ucciso e distrutto, anche in caso di terzo posto. Per me l’importante era costruire una grande Roma e si è fatto tutto il contrario. Non riconosco più nulla della squadra di cui mi ero innamorato, è una squadra come le altre, anzi peggio. La figura fatta fare ieri a Lamela davanti a 25 mila persone è incredibile. La squadra è buona, però ai venduto il tuo futuro in questo mercato”.
MICHELE GIAMMARIOLI (Radio Manà Manà Sport): "Oggi è difficile scindere la natura di tifoso da quella di giornalista. Come tifoso sono sconcertato, come giornalista cerco di trovare una logica una strategia dopo questo tipo di calciomercato. Ma non la trovo...Mi dicono che da Boston sia arrivata una direttiva di chiudere il mercato con un attivo di 20 milioni. Questo il motivo della cessione di Lamela e l'impossibilità di arrivare ad un altro top-player"
MAX LEGGERI (Radio Manà Manà Sport): "Mi sento tradito, dopo il 26 maggio ieri un'altra presa in giro. Attraverso la mia voce o il mio programma la Società ha fatto sapere che Lamela non sarebbe stato venduto. Sono una banda di pupazzi. Stanno scippando un sogno. Perchè non puoi vendere nella stessa finestra di mercato Lamela e Marquinhos.E' il momento dell'indignazione".
SANDRO NINI (Elle Radio): "Io la cessione di Marquinhos l'ho presa bene perchè l'ho capita, in una logica imprenditoriale. Ma adesso non capisco come fanno ad abbassare il livello tecnico della squadra. Se venderanno Lamela sarà un'assenza tremenda soprattutto se non arriva uno alla sua altezza. Saranno dieci giorni importanti. Bisogna ritornare da un nome e da una maglia, la Roma è realmente questo. Io mi sono poco legato ai nomi e ai giocatori e mi affeziono sempre di meno".
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