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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Sarri vuole tornare in panchina. Se sceglie l’Italia, è per la Roma”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo – 92,7): “Credo che il progetto della Roma possa avere delle accelerazioni, al di là dei risultati sul campo. Questo tiene Paulo Fonseca sulle spine. Penso che Sarri voglia tornare ad allenare in fretta, se sceglie l'Italia è per allenare la Roma. Non credo che possa andare a Firenze perché la viola avrebbe due allenatori da pagare, invece a Friedkin potrebbe andare bene”.

Piero Torri (Teleradiostereo – 92,7): “Ci sono due buchi nell’organigramma della Roma: direttore generale e direttore sportivo. Due figure che ogni club ha. Le parole di Rangnick credo che siano irreversibili: lo cancello dai possibili prossimi dirigenti della Roma. Ho avuto delle conferme sul prossimo incontro con Boldt”.

Federico Nisii (Teleradiostereo – 92,7): “Rangnick non si vede alla Roma perché vuole un club da titolo? Mi chiedo se ritenesse tale il Milan della scorsa stagione. Völler sarebbe una soluzione straordinaria a livello di competenze. La Roma deve indirizzare la stagione in campionato e coppa”.

Gianluca Lengua (Radio Radio – 104.5): “I risultati sono arrivati ma bisogna vedere a lungo andare quanto la Roma riesca a rendere. Secondo me questa squadra non ha più di 60 minuti nelle gambe. Ha affrontato due avversarie abbastanza semplici da battere e vedremo come si comporterà nelle prossime partite. Fonseca si è dimostrato duttile ma ha delle responsabilità dal punto di vista atletico. La rosa non è numerosa come lo scorso anno".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio – 104.5): “La Roma? Resto dell’idea che arriverà quinta. Complessivamente non ha dei valori superiori a quelli che avevamo pensato: è una buona squadra a cui manca qualcosa per diventare ottima. Con questa qualità davanti forse converrebbe tornare alla difesa a quattro, un 4-2-3-1 che consenta di mettere Pellegrini più due mediani a centrocampo”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio – 104.5): “I nuovi acquisti hanno dato un contributo importante, in particolare Pedro ma anche Kumbulla. Vedremo Borja Mayoral che potrebbe giocare giovedì e aspettiamoci un contributo importante anche da Perez e Villar, sono giovani che possono dare tanto. Il gol di Perez dimostra che può essere un giocatore di qualità e speriamo continui questa sua crescita. La Roma ha un buon organico, se Fonseca riprende in mano lo spogliatoio può fare bene. Il suo destino è strettamente legato ai risultati".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “Pedro mi piace, speriamo non si fermi. Pensavo non inquadrasse la porta, ma tecnicamente è bravo.”

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “La Roma ha un’ottima difesa, nel momento in cui rientrerà Smalling, insieme a Mancini, Ibanez e Kumbulla, diventa una delle più forti della Serie A. Anche l’attacco è pieno di qualità. Il limite è il centrocampo, un po’ monocorde, quando deve gestire la partita può andare in difficoltà. Comincio a pensare che la Roma sia meglio di come l’avevamo dipinta”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “La Roma mi sembra più forte di quanto molti immaginano. Si sta rivalutando anche l’allenatore, 8 punti in 4 partite: se lui è a rischio dovrebbero esserlo quasi tutti in Serie A. Non capisco cosa abbia fatto per essere sempre in discussione, ha dimostrato grandi capacità di resistere a pressioni da solo, senza presidente o dirigenti. Gestisce la squadra con grande duttilità tattica, a differenza di Inzaghi e Conte”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “La Roma mi è piaciuta molto dalla cintola in su. Con Dzeko, Mkhitaryan, Pedro e Pellegrini mi dà una grande sensazione. Dietro però non mi è piaciuta: il Benevento poteva fare tranquillamente 3 gol. Fonseca è in grado di cambiare perché è passato dalla difesa a tre alla difesa a quattro, cosa che Inzaghi non fa. ”

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “Trovo insolito che le dichiarazioni sull’Opa le abbia fatte Fienga e non i Friedkin, gli azionisti dovrebbe convincerli il proprietario. Poi non capisco il nesso tra “vogliamo investire” e “dateci tutte le azioni vostre”, è quasi l’opposto. Più azioni dovrai comprare, meno di quell’investimento va sul rinforzamento della Roma. Se adesso a Trigoria il messaggio è che è impensabile che Fonseca vada e via e che chi lo dice voglia destabilizzare la società, vuol dire che è cambiato il disco. Per me c’è stata una manovra in atto per destabilizzare Fonseca: se si fa uscire che i giocatori non lo sopportano, che doveva fare prima la difesa a tre, il tattico italiano, Smalling che non veniva per colpa sua, l’intervista non autorizzata… Mi sembrano delle cose per destabilizzarlo, adesso ci si è accorti che sta passando un messaggio troppo esagerato e diventa colpa dei giornalisti che vogliono destabilizzare la società: molto facile così…”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92,7): “Ho trovato sgradevole che si sia detto che ci sarà potenziamento della squadra se si farà l’Opa. Questo rischia di essere un boomerang, perché si potrà dire “l’avete detto voi che con l’Opa ci si sarebbe rinforzati”. So che i Friedkin non parlano perché qualcuno gli ha consigliato di star zitti perché qualsiasi cosa dici ti viene ritorta contro anni dopo come è stato fatto con Pallotta”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il 5-2 al Benevento non può essere letto come un 5-2 normale. È venuto fuori in una partita in cui la Roma ha rischiato troppo: il Benevento due gol li ha fatti e altri due se li è mangiati. Prenderei il risultato col beneficio dell’inventario. I tre davanti se stanno bene e sono supportati possono rendere la Roma una squadra importante, anche se è incompleta e il successore di Florenzi non si trova”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sono indeciso sulla Roma. Ho visto cose molto buone davanti, quasi negative dietro. C’è sempre il problema della fascia destra… Può fare male a chiunque se trova la giornata di quei tre davanti, se girano a ritmi giusti Pedro, Mkhitaryan e Dzeko la Roma è tanta roba. Ma nel complesso mi lascia ancora dei dubbi, quest’anno farà meglio della Lazio ma non sarà in grado di arrivare tra le prime quattro”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La partita con lo Young Boys non va sottovalutata. Giocherà ancora con la difesa a 4? Molto dipenderà da Smalling. Se fa la difesa a tre con chi gioca, Cristante che marca Ibrahimovic? Fossi in Fonseca giocherei a quattro”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non ho mai avuto la sensazione che un calciatore o più calciatori giocassero contro l’allenatore. La vicenda Dzeko è stata sintomatica, ma si sta andando verso una normalità. Davanti la Roma ha tre giocatori che fanno 100 anni, se hanno voglia di soffrire si può fare bene, altrimenti diventa stucchevole. Ma ha dato una bella risposta”.