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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Sta venendo a galla il risultato di due anni di mercato completamente sbagliati”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Le dichiarazioni di Di Francesco a fine partita sono state deliranti. Si è arrampicato sugli specchi con un possesso palla sterile e inutile, con Nicola che gliel’ha incartata. Lui oggi è un allenatore già esonerato dai tifosi. Sul rigore solare non concesso da Fabbri, i giocatori nemmeno hanno protestato. Manca la cattiveria di gente attaccata alla storia romanista, giocatori rappresentativi come una volta lo erano Giannini, Desideri e Cervone. Loro se lo sarebbero mangiato e l'avrebbero costretto a rivedere la sua scelta. Monchi non ha sbagliato squadra, ha sbagliato mestiere. Ci vogliono campioni dal punto di vista tecnico e caratteriale anche per battere Spal, Bologna, Chievo, Atalanta e Udinese”.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport – 101,5): “La Roma è una squadra scolastica, nessuno rischia un passaggio in verticale. E’ difficile vedere un’intuizione, uno strappo, una verticalizzazione. Tutti passaggi facili e quando perdi palla ti trovano scoperti e ti fanno male. E’ una squadra senza personalità, e questo già si sapeva leggendo inomi acquistati questa estate. Non c’è gente con gli attributi, quelli che li avevano li hai mandati via. Sin dall’inizio ho capito che la Roma avrebbe faticato ad entrare nelle prime quattro. Questa società per ritrovare la tigna e la romanità deve aprire Trigoria, perché i tifosi incutono ai giocatori timore e rispetto per la maglia.ò Conte è diventato quello che è perché aveva i tifosi dalla sua parte. Kolarov poteva evitare quelle dichiarazioni sui tifosi”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Si può cominciare a dire che alcuni giocatori comprati da Monchi sono scarsi? Schick è uno di questi, ha avuto le sue possibilità e non le ha sfruttate. Altri, come Pastore, sono stati acquistati già infortunati. In una scala di responsabilità, conta più questo rispetto alle colpe di Di Francesco visto che gli hanno smontato il centrocampo con giocatori molto carismatici. A Trigoria non vorrebbero pagare sia Di Francesco che un altro allenatore, ma se le cose dovessero peggiorare allora Pallotta si sentirà costretto a rivedere il tutto. Alla Roma serve una scossa, magari potrebbe arrivare dal mercato di gennaio”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Il fallimento della Roma viene da lontano ed è culminato con l’arrivo di Monchi. Ci sono acquisti che non dovevano essere fatti, così come le cessioni. Ora buttano le responsabilità su Di Francesco, ma la colpa non è sua. Ci si consola con il quarto posto, ma è un confine di mediocrità. La Roma per lunghi anni e lunghi tratti è stata considerata la seconda forza del campionato. Questo privilegio lo ha ormai perso. Sta venendo malinconicamente a galla il risultato di due anni di mercato completamente sbagliati. L’exploit in Champions dell’anno scorso ha mascherato questa situazione. Antonio Conte con questo organico e questa dirigenza non verrà mai”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma sta andando peggio delle previsioni, un ruolino disastroso e clamoroso. A Udine ha giocato tutta la campagna acquisti di Monchi e stiamo qui a rimpiangere Manolas e De Rossi, gli unici sopravvissuti a tutte le cessioni. Il problema della Roma non è di personalità, ma di qualità. Ci sono giocatori che non sono di grande valore, in una squadra assortita male. Io Di Francesco lo terrei fino a fine stagione, a meno che la società capisca che il tecnico non vine più seguito dalla squadra”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Nonostante questo rendimento disastroso in campionato, la Roma è ancora a quattro punti dal quarto posto e a me risulta che Di Francesco è convinto di poterlo ancora raggiungere. E’ una squadra che va in difficoltà contro le difese chiuse, quando se la gioca con squadre che giocano a viso aperte allora è un’altra Roma. Se salta Di Francesco, Monchi darà le dimissioni perché condivide il progetto con il tecnico”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La stagione della Roma è deludente, la partita di Udine è da vomito, come quella di Bologna, è una squadra abulica. Per quanto costa il giocattolo e per come viene curato, ci sono evidentemente delle cose gestite male. La colpa non è solo di Di Francesco, ma lui non riesce a dare la giusta motivazione ai giocatori. Mandare via Di Francesco sarebbe una sciocchezza, ma dicendo che non ha colpe è sbagliato allo stesso modo. Tra l’altro leggo dei nomi in giro che non sono migliori. A fine anno si faranno i conti e poi si deciderà”.

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma è una squadra in confusione tattica e le statistiche contano poco. Manca la personalità e Di Francesco, dopo la partita, ha detto cose un po’ inquietanti. La determinazione per vincere gliela deve dare lui, oltre a uno spartito tattico fluido e rinoscibile. Lui è ancora troppo legato al ‘mio calcio’. Oltre ad insegnanti di calcio bisogna essere anche motivatori e psicologi. Queste caratteristiche a Di Francesco mancano. E la squadra in alcune zone del campo sembra essere costruita male”.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo, Centro Suono Sport - 101,5): “Come succede da anni, oggi ci troviamo a parlare per l’ennesima volta di una sconfitta contro una squadretta come l’Udinese. Sono vergognosi tutti quelli che vi hanno fatto passare questa squadra come una squadra di fenomeni, non lo sono… non sono fenomeni. Oggi quelli che fino a una settimana fa scrivevano o parlavano di Roma fenomenale, oggi usano termini come ‘indegni’ e ‘vergognosi’. Facciamo finta di essere in una classe e di trovarci alle prese con un tema d’italiano la cui traccia è ‘Di chi è la colpa di questo momento della Roma?’ La risposta sarebbe semplicissima e scontata. Noi abbiamo un presidente inadeguato. Inadeguato dal punto di vista del tifoso, perché poi se dovessimo giudicare il broker Pallotta, il broker Pallotta è da 10: sta per concludere un’operazione economicamente perfetta. Pallotta in questi anni si è venduto tutti i giocatori vendibili. Ora tutti ce l’hanno con Di Francesco, ma non è lui il colpevole principale. Il mister ha sbagliato molte cose, per carità, una di queste è non aver capito che Schick è scarso, però non è colpa sua se ha questi giocatori a disposizione. A Milano tutti attaccano Gattuso perché secondo loro non sta facendo abbastanza bene, per me, invece, sta facendo un vero miracolo: ha trasmesso la cattiveria ai suoi. La mia domanda allora è una: perché Di Francesco non riesce a fare lo stesso a Roma? Secondo me uno dei motivi è che a Milano c’è una dirigenza forte e presente, qui no. Qui abbiamo uno che sta a Boston, l’altro che sta a Londra… una dirigenza distante. La Roma non può fare a meno di De Rossi e Florenzi al momento”

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport - 101,5): "A Udine si perde per colpa di Di Francesco ma cambiare l'allenatore adesso sarebbe un errore e peggiorerebbe la situazione. Più che al Real pensiamo all'Inter. rischiare Manolas conviene?"

Claudio Moroni (Centro Suono Sport - 101,5): "Una mediocre politica societaria - Monchi, cessioni di mercato e progetto non ambizioso - non giustifica i risultati di Eusebio. Con l'organico di cui dispone, non può fare certe figure come sabato. Non si vedono né il gioco né la grinta. Ma, ad oggi, non si deve far altro che ricompattare l'ambiente, poiché sei ancora in corsa per la qualificazione in Champions; devi iniziare la Coppa Italia e potresti recuperare 3/4 punti su Lazio e Milan. Inoltre, gli allenatori di prima fascia in questa Roma non ci vengono".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "I giocatori sono i primi responsabili, poi viene la società e alla fine Di Francesco. La società non poteva non sapere che questo potesse accadere, il distacco dalle prime è mortificante. Di Francesco era bravo a valorizzare i giocatori a Sassuolo, qui è un altro discorso. Di Francesco va messo nelle condizioni di fare il suo calcio"

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il distacco della Roma da Juve e Napoli è offensivo. Dieci punti di distacco dai partenopei, nove dall'Inter, ma vi sembra normale? La squadra è in caduta libera". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma e la Lazio hanno due allenatori buoni, ma non eccezionali. Anche Di Francesco ci mette del suo. Schick è un fallimento e non deve giocare, non lo vogliono capire". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Di Francesco non è il primo responsabile di questa situazione. In un anno la Roma ha fatto il record assoluto di errori e fallimenti sul mercato. Si devono fare un esame di coscienza a Trigoria". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “A Udine la Roma mi è sembrata una squadra demotivata. Domani sera deve trovare un orgoglio, una motivazione e presto si deve capire bene quale deve essere il destino dell’allenatore. La squadra deve dimostrare di non scaricarlo. Real Madrid e Inter sono due avversarie che non ti lasciano scampo. Sarà una settimana decisiva per tutti. Sabato mancavano giocatori di personalità come Manolas, De Rossi e Dzeko, i giovani sono evaporati, in particolare Schick". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha avuto un inutile possesso palla che non conta niente se hai tre attaccanti che non si muovono. Tatticamente la Roma non ci ha capito niente e i 3 attaccanti non hanno dato una mano. A Pallotta chi ha raccontato la partita? Monchi gli dirà che ha sbagliato gli acquisti? In quella difesa dell'Udinese ci sta che uno come Schick non la prenda mai, per questo me la prendo con Di Francesco. Jesus e Santon avrebbero giocato nella Roma qualche anno fa? Qui c'erano giocatori straordinari”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma sta giocando male dall’inizio del campionato e non riesco a pensare come possa uscire fuori indenne da queste prossime due partite. Schick di nuovo male, ma è stato indisponente, si muove male, viene sempre anticipato. Mentalmente questo ragazzo ha qualcosa. Di Francesco non ha colpe, gli hanno smantellato la squadra e con il mercato lo hanno costretto a giocare con un modulo che non è il suo. Io posso giudicare Di Francesco solo con il 4-3-3”

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Escludendo la Juve, è un campionato che si gioca a seconda dei punti che fai contro le piccole. Ed è un errore perché il tenore bravo canta bene sia nel principale teatro di New York che in quello piccolo di Bari. La Roma a Udine ha giochicchiato, ma probabilmente domani farà una partitona contro il Real. Non servirà vincere ma certamente una sconfitta incasinerebbe di più la situazione ambientale”.