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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Napoli-Roma una festa occasionale, non c’è continuità”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Napoli-Roma? Dobbiamo accontentarci di fare queste feste occasionali, sapendo che magari tutto questo sarà smentito dal domani. Evidentemente non viene tenuta alta questa voglia di essere sempre protagonisti. Quest’anno la continuità non si vede. Torino e Shakhtar ci danno l’impressione di poter continuare questa festa effimera per un’altra settimana. Dzeko ha fatto una partita straordinaria, ma trovo penoso abbia il bisogno di aggredire il supposto nemico che critica. Questo lo trovo deludente e scarso dal punto di vista della personalità. Il bosniaco è stato impresentabile per un lungo periodo, questa mi sembra una piccola meschina vendetta, molto puerile”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “A Napoli hanno fatto tutti il proprio dovere, mentre non mi è piaciuto come è entrato Lorenzo Pellegrini. La Roma ha giocato a calcio, ha preparato le azioni, guardate quella del secondo gol. C’è rammarico per come è andata la stagione, forse con un po’ più di attenzione potevamo parlare di altro. De Rossi è stato perfetto, ha recuperato tantissimi palloni”.

Michele Giammarioli (Centro Suono Sport – 101,5): “Dzeko è stato il fulcro della squadra sabato sera al San Paolo. Di Francesco ha toccato le corde giuste dei suoi giocatori, e auguriamoci di vedere una Roma così fino a fine stagione, per raggiungere l’obiettivo della zona Champions e anche per superare il turno contro lo Shakhtar. Serve anche per la riconferma di Di Francesco. Sabato sera sono andati tutti bene tranne Pellegrini. In particolare vorrei premiare il centrocampo, i tre sono stati impeccabili”.

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “Dzeko? Se indovina la prima giocata poi fa una grande partita, gli va tutto in discesa. Lui deve capire però che le critiche ci sono e vanno accettate. Fanno parte della vita di un calciatore. L’ho visto poche volte colpire di testa come ha fatto al San Paolo, con quella cattiveria e quella precisione, eppure i cross in area gli arrivano. Bravo Di Francesco a mettere i centrocampisti su Jorginho. Bene De Rossi che ha dato tranquillità, bene anche Florenzi perché giocare contro il Napoli non è semplice per un terzino destro”.

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “Dzeko è un giocatore occasionale, emblema un po' di questa squadra. Ha segnato 50 gol ma la maggior parte nella passata stagione. Il centrocampo a Napoli è andato bene, ma c’è ancora poca qualità, sbagliano tanti passaggi. Io, a prescindere, a fine stagione rivoluzionerei la squadra”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “Se la Roma è in grado di fare 4 gol fuori casa al Napoli, c'è un po' di rammarico. Questa squadra vive di troppi picchi alti e bassi. Questa vittoria ti deve dare lo slancio per arrivare il più in alto possibile in campionato e ai quarti di Champions. Pensavo che Dzeko avesse un po’ mollato di testa, contento di essermi sbagliato. Gioca da regista avanzato in modo eccezionale. Anche se non avesse fatto gol, per me sarebbe stato comunque da 7. Speriamo sia tornato il Dzeko di prima, anche se soltanto una partita non può bastare. La gara di venerdì col Torino sarà insidiosa”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ho visto un gol di Dzeko straordinario, ma bisogna essere onesti: alla Roma è andato tutto bene. È una gara che dovrebbe far riflettere. C’è una via di mezzo tra la Roma vista negli ultimi 2-3 mesi e quella dell’altra sera di Napoli. Quando Dzeko gioca così, è un calciatore inarrivabile”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma ha giocato una partita di grande intelligenza a Napoli, ha saputo leggerla. Non si è sbilanciata con il Napoli che ha giocato come al solito. La squadra di Di Francesco mi è piaciuto, ha trovato il solito Alisson e anche l’insolito Dzeko. Il bosniaco non lo avevo mai visto così in Italia per come ha combattuto e come ha aiutato la squadra. Era un uomo diverso rispetto a quello che avevamo visto fino a sabato”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “A Napoli la Roma ha giocato una partita molto attenta, sono riuscite cose che in passato non riuscivano. È una gara fondamentale che dà fiducia in vista dello Shakhtar. Non dobbiamo ribaltare giudizi, non è che oggi diventa una scemenza dire che la Roma sia più debole dello scorso anno. È così, ma è anche in grado di giocare grandi partite come ha fatto a Napoli”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se ha fallito Sarri, cosa devono dire Milan, Inter e la Roma stessa? La stagione del Napoli resta comunque importante. Cambiamo i portieri e vediamo come va a finire sabato. La Roma ha un grande portiere che ha salvato la partita quando i giallorossi rischiavano di prendere l’imbarcata. Dzeko ha fatto una grande gara, il problema è che ne fa una l’anno”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Di Francesco è stato bravo a rimettere dentro tutti i senatori a Napoli. Dzeko ha attraversato un momento difficile quest’anno, ma se è in giornata è un giocatore che la partita te la cambia. A Napoli si è vista una bella Roma, che ora deve trovare quella continuità che è mancata”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Di Francesco ha preparato benissimo la partita col Napoli, ha azzeccato i cambi. La Roma ha bisogno di quella continuità che non ha mai avuto, quindi voler bene a Di Francesco significa voler bene alla Roma. Fatta questa premessa, oggi leggo certi articoli… Sono terrorizzato oltre la ragione per quanto riguarda Roma-Torino. Se la Roma batte lo Shakhtar, Pallotta invade il campo. A Napoli si è visto il miglior Strootman della stagione”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Roma-Torino mi preoccupa molto, anche perché dopo c’è Roma-Shakhtar, una partita che in qualche maniera può indirizzare verso la sufficienza questa stagione. La partita di Napoli ci ha confermato come noi tutti siamo psicopatici. Col Milan avevo visto una squadra impresentabile. A Napoli ho visto una squadra, anche negli atteggiamenti dei calciatori. A Napoli ho visto il miglior centrocampo d’Italia, che ha neutralizzato il centrocampo azzurro. La chiave della partita è stato l’immediato pareggio di Under, la Roma non ha avuto neanche il tempo di pensare ‘Oddio stiamo perdendo anche questa’. Quel gol ha tirato fuori la Roma dalla buca. Santo Alisson non deve andare via. Speriamo che questo ritorno di Strootman si prolunghi nel tempo: se è questo, prima di cederlo a fine stagione ci penserei due volte. A Napoli la Roma ha letto sempre bene la partita”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Astori mi è sempre sembrato un ragazzo perbene, abbastanza diverso da tanti altri suoi colleghi. Mi dispiace tantissimo. Approvo la decisione di non aver giocato ieri, spero abbiano il buongusto di non litigare per decidere la data del recupero. Si poteva prevedere che la Roma giocasse senza pressioni, nessuno ha chiesto alla Roma di fare risultato a Napoli. Per la Roma sarà più difficile preparare la gara con il Torino. Il lato psicologico fa la differenza in questa squadra. Di Francesco ha sicuramente dei meriti ma la differenza l'hanno fatta le prestazioni dei singoli. E' giusto godersi questa vittoria ma bisogna trovare la continuità. Dzeko resta il centravanti più forte avuto dalla Roma dopo Batistuta e Montella, cronologicamente parlando. Ha potenzialità pazzesche ma ha anche pause inspiegabili, rappresenta al meglio la Roma. Di Francesco l’ha spiegato: lui è uno che pensa più a cosa poteva fare piuttosto che a ciò che potrà fare. Non mi ricordo chi nella Roma è andato per due anni di fila sopra i 20 gol, forse solo Totti. Se la Roma dovesse vendere Dzeko non vi presentate con Balotelli. Schick? E' una seconda punta non un centravanti. Non sa giocare spalle alla porta. Non è il sostituto di Salah ma neanche di Dzeko. Forse in questo modulo non ha un ruolo. Se la Roma considera Schick l'erede di Dzeko perché Monchi ha trattato Giroud e Batshuayi? Dalle dichiarazioni dei giocatori nel post Napoli ho percepito che le critiche le hanno subìte. Ho visto una squadra consapevole di aver fatto un grande risultato ma anche che ha esultato meno. Roma-Torino sarà la prova del nove perché giocheremo senza Fazio, Dzeko e forse De Rossi, sul quale però c'è ottimismo. Sarri si dimostra sempre più bravo ad allenare che a parlare. E' sempre sulla difensiva e non so quanto sia utile dire certe cose, sembra che metta sempre le mani avanti. Penso che il Napoli accuserà la sconfitta perché potrebbe concretizzarsi un sorpasso della Juve. La Juventus sta dimostrando di fare i punti che gli servono per vincere lo scudetto".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "Nella morte, come nella vita, ci vuole rispetto. La scomparsa di Astori mi ha stordito perché nel mondo del calcio di oggi forse lui era un esempio. Il mio pensiero va inevitabilmente a lui come uomo ma soprattutto alla compagna e alla figlia. Ho l'impressione che ne sia andato un ragazzo perbene. La giornata di campionato ha dimostrato che la Juve sente l'obbligo di vincere. La vittoria della Roma mi ha reso felice. E' la dimostrazione che la Roma andando lì, quasi da predestinata, è riuscita a liberarsi. Non ha fatto una partita perfetta ma è riuscita a contenere il Napoli. De Rossi ha ritrovato corsa e facilità d'intervento. La Roma può migliorare ancora, non può vincere solo quando non ha nulla da perdere. E' confortante che abbia giocato da squadra".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92,7): "Era il minimo che si fermasse il campionato. L'unica cosa da fare in questo momento è fare silenzio. I calciatori si sono dimostrati intelligenti. Possiamo solamente stringerci intorno alla famiglia di Astori".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): "Il pensiero va alla compagna e alla figlia di Astori. L'ho vissuta male, stanotte ho fatto fatica ad addormentarmi perché dormo spesso da solo".

Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Meno male che il campionato si è fermato, prima non era mai successo. Speriamo si continui così. Lo sport non si è fermato per le Torri Gemelle, per Curi, per Taccola… Malagò ha fatto bene. Dzeko indovina una partita all'anno, non ha continuità e ogni tanto sparisce. Di Francesco stava per essere cacciato dalla critica e probabilmente anche dal suo presidente: col Napoli è stata una partita particolare, basta pensare a Mario Rui”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Sono sciocchi quelli che la pensano diversamente: penso a Perin che si sta scaldando sul campo e qualcuno gli porta la notizia. Lui si mette le mani nei capelli e scappa via, come potevano giocare lui e tanti altri? Ho saputo di Sanchez in Spagna che ha avuto un malore. Come si fa a dire che non si doveva fermare? Roma splendida e concreta. Qualcuno voleva Balotelli al posto di Dzeko...”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): “La richiesta di non giocare è stata fatta dai calciatori e dai club. Stavolta ci si è fermati per dolore. A Napoli è successa una cosa importante, sia per quanto riguarda la Roma che quanto riguarda il Napoli: i giallorossi per Di Francesco, che esce vincitore, azzeccando tutte le mosse. Va festeggiato il ritorno di Dzeko, la conferma di Alisson come miglior portiere del campionato. Il Napoli è una bellissima macchina ma imperfetta: Di Francesco è uno dei tecnici che sa fermarla. Per una volta la concretezza della Roma va celebrata”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104.5): "Io mi sono fatto l'idea che la Roma ha un grande potenziale nel suo organico. Il problema è quando è chiamata a fare il risultato, quando invece è libera di mente fa la prestazione e ottiene grandi vittorie come è successo con il Chelsea, con il Napoli e con la Juventus quando alla fine stava quasi per pareggiare".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Io dico che è stata una vittoria meritata perché il Napoli non ha giocato male, solo che ha trovato una squadra che ha all'interno alcuni giocatori che se giocano come sanno fanno una squadra che può competere alla pari di Juventus e Napoli".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Io dico che il Napoli non se l'aspettava una partita del genere, è andata avanti a testa bassa e poi invece ha trovato una Roma in grande forma che l'ha messa in difficoltà e rischiava di farlo ogni volta che veniva in avanti. Io non so se questa partita sia quella della svolta, aspettiamo la riconferma con il Torino e poi anche con lo Shakhtar Donetsk. La reazione di Marassi ha fatto subito riflettere Malagò, che ha preso la scelta giusta. Grandi meriti della Roma col Napoli, ma aspettiamo le prossime".

Claudio Moroni (Centro Suono Sport - 101,5): "Equilibrio: è una virtù che noi romanisti dovremmo coltivare di più. Non ci riprende il Milan, ma non vinciamo lo scudetto. La Roma venderà uno/due calciatori, ma non vende tutti. Di Francesco non è Guardiola, ma sa il fatto suo. I senatori non giocano contro, ma , dopo un confronto col mister, danno il loro massimo. Esagero: Pallotta spara 'minchiate', ma non è peggio di Lotito o dei cinesi/milanesi. Dunque, calma e gesso".

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport - 101,5): "Al di là della bellissima vittoria dal San Paolo ne esce fuori il fatto che i senatori non hanno mollato di Francesco e questo mi tranquillizza perché io non ero così convinto alla vigilia".