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‘RADIO PENSIERI’, DI GIOVAMBATTISTA: “Qualcuno vuole rovinare la carriera di Zaniolo, chi gli sta vicino lo deve tutelare di più”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "C'è qualcuno che vuole rovinare Zaniolo, e lui ci casca. Deve stare attento perché è diventato un "pesce" appetibile per i gossippari. La Madalina è stata mandata apposta per fare quelle foto. Chi gli sta vicino dovrebbe tutelarlo di più. Quelle parole dell'intervista sono di Sara, secondo me, non della zia".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Roma ha il diritto di non essere d'accordo con il comportamento di Zaniolo, perché è il datore di lavoro del giocatore e questo può incidere sulla carriera. E Zaniolo ha già fatto altro errori".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La vita privata di Zaniolo può incidere su lla carriera calcistica, e non si può non parlarne. Se continua a combinare solo casini, Zaniolo rovina la sua carriera".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Io sarei per una rifondazione del sistema arbitrale, dall’apertura delle frontiere al professionismo, anche magari a costo di pagarli di più, dal momento che gli interessi economici che muovono sono molto alti. Così prima che ti ricapiti Guida passa davvero tanto tempo. Sarebbe bello poi che ci fosse un confronto a fine partite, che sia con l’allenatore o un giornalista. A me Pinto è sembrato molto serio, preparato, mi ha impressionato anche sentendolo parlare di altri sport. Dopo Montali la Roma ha un dirigente che sa cosa è lo sport, mi auguro possa portare un po’ di cultura da quel punto di vista. Mi affascina, poi tutti siamo scottati dall’esperienza Monchi, uno bravo nel suo campo ma che poi a Roma ha avuto problemi. Ma Pinto lo accolgo con entusiasmo e curiosità".

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): “Zaniolo? Non è colpa di chi ne parla ma del protagonista, che evidentemente non conduce una vita privata lineare, a differenza magari di Pellegrini. È un fatto, non un giudizio, ha una vita privata più intensa che finisce sui giornali. Può dire ciò che vuole, ma se quello che fa nel privato diventa notizia, perché non lo sa gestire o per altri motivi, deve farsene una ragione. Ed è la famiglia a mettere in vetrina, sui social, la vita privata. Ma i Friedkin guardano il campo, come lui si comporterà con Pinto e con i compagni. Poi se lui ha 10 figli non interessa al presidente, che vorrà vedere come tornerà in campo prima di rinnovargli il contratto. Se il rendimento sarà lo stesso non avranno problemi. Pinto? Essere a capo dell’area sportiva non significa fare solo il mercato ma anche gestire il comparto che riguarda squadra, giovani e soprattutto l’allenatore. Mi sembra che abbia le idee chiare, i Friedkin lo hanno scelto autonomamente e senza il consiglio di nessuno. Hanno assunto una società di scouting di dirigenti, hanno fatto colloqui con dirigenti di tutta Europa e Pinto li ha convinti. Fienga aveva consigliato Paratici, ma i Friedkin lo hanno scartato e hanno scelto il portoghese. E’ come se avessero preso Zaniolo, un giovane che sperano possa esplodere".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): "Zaniolo è un personaggio pubblico, con vantaggi e svantaggi che questo comporta. E’ inutile dire 'Non parlate della mia vita privata’ se poi lui si mette nelle condizioni opposte. L’equilibrio è fondamentale in un grande atleta. Zaniolo dovrebbe stare attento da questo punto di vista e non avere pretese, illogiche e immotivate, come di non parlare della sua vita privata quando poi la vita privata la mette lui in vetrina. Con Pinto c’è il tentativo di introdurre una filosofia nuova, che per certi versi era la stessa di Pallotta, scoprire di talenti da valorizzare per rinforzare la Roma tecnicamente ed economicamente. La Roma deve fare una scelta sui portieri, Pau Lopez ha deluso. E’ un ruolo particolare, non si risolve tutto con un episodio. Deve sentirsi sicuro e sereno, non credo che Pau Lopez sia questo ma è andato in crisi ed è giusto che cambi aria. La Roma non deve però trovare una soluzione tampone come può esserlo Mirante con tutto il rispetto, ma una definitiva. Ci saranno uscite ed entrate, anche se non penso succedano cose clamorose. Nella Samp c’è da temere soprattutto l’allenatore".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Lo scorso anno per la Roma c’è stato un tracollo, il fatto che sia successo anche a Garcia e Spalletti non mi fa unire le cose e pensare che ci sia un filo conduttore. La Roma col Cagliari non ha convinto, però ha vinto. Con le piccole, com'è anche la Samp, in un modo o nell’altro la Roma la vince. Poi Ranieri a volte fa delle sorprese. Milik al momento farebbe la riserva di Dzeko, non è uno che cambia le squadre in cui sta. E lui non sarà mai forte come Dzeko. Se dovessi scegliere un attaccante per il futuro tra lui e Vlahovic sceglierei il secondo".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ranieri deve provare a fare risultato a tutti i costi visto che poi la prossima settimana gioca con l'Inter, quindi non sarà facile per la Roma".