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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Il riferimento di Pallotta ai soldi è stato cafone. Ha difeso debolmente il mister”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Non mi aspettavo queste parole di Pallotta su Di Francesco, ma non mi stupiscono neanche. Fin quando decidono di puntare su di lui, la società deve sostenerlo. Eppure mi sembra lo abbiano fatto con argomenti deboli, parlando di complotto mediatico. Il riferimento ai 50mila dollari lo trovo cafone… Io ho espresso soltanto una mia opinione. Di Francesco ha tutta la mia eventuale simpatia umana, ma secondo me non ha le caratteristiche per comunicare in modo importante in un club come la Roma. Non ho bisogno di altre controprove, mi sono convinto che Di Francesco non abbia questi fondamentali. Probabile lo pensino molti anche a Trigoria, ma è solo una mia sensazione. Credo che Di Francesco debba iniziare a dimostrare più personalità anche durante la partita”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Pallotta mi dà la sensazione di giocare d’anticipo. Forse si è reso conto che attorno a Di Francesco non c’è una grande atmosfera di consenso e di fiducia, l’ho notato anche io. In certi casi quasi ci si aspetta che sbagli per rimproverarlo. Ha bisogno di tempo. Non è la prima volta che Pallotta prende lucciole per lanterne. La stampa ce l’hanno tutti, anche la Juve, il Barcellona e il Real Madrid, ma quelli vincono e la Roma no. Ora la Roma deve ritrovare i giocatori che mancano, come Schick, Florenzi e Karsdorp, trovando un assetto tattico migliore”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ora come ora Di Francesco non può essere il problema. Tra le poche cose positive della gara con l’Atletico, abbiamo messo in risalto il fatto che il tecnico giallorosso non sia stato integralista inserendo Fazio e mettendo la difesa a 3. Le opinioni si possono non condividere, ma si devono rispettare. Non ci si può scagliare contro le opinioni. Poche squadre possono vantare una buona stampa come la Roma. Noi spesso critichiamo Pallotta perché viene poco a Roma, ma se deve dire queste cose allora è meglio che se ne stia a Boston… La Roma nelle prossime quattro partite deve trovare un gioco migliore, che abbiamo visto solo in un’ora contro l’Inter, ma la cosa ancora fondamentale è trovare le vittorie”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Tutte le volte che Pallotta viene a Roma, se la prende con i giornalisti. Viene così poche volte e dovrebbe parlare di molte altre cose invece che di questo… Non credo che lui contesti delle virgolette, ma il suo presunto malumore su Di Francesco. Quella di Pallotta è una strategia, dare la colpa alla stampa non costa niente e rende contenti i tifosi. Qualcuno, dopo che lui aveva dato degli idioti ai tifosi, gli ha suggerito che sarebbe stato meglio prendersela con la stampa. I risultati ottenuti dalla Roma di Pallotta sono lontanissimi da quelli promessi, e la stampa ha avuto una pazienza senza precedenti nei confronti di questa dirigenza”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “E’ normale che su Di Francesco ci sia ancora un giudizio in sospeso. Per lui è la prima prova a grande livello, aspettiamo. Oggi la Roma è una squadra ibrida. Ha cambiato allenatore e sistema di gioco. Le prossime quattro partite sono fondamentali per ricominciare a far vedere qual è la Roma di Di Francesco, significative per le prospettive di questa squadra”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Da romanista mi dispiace sentire un’aria che non avrei mai voluto sentire attorno a Di Francesco. Già è pesante senza tanti motivi. La stagione, ad ora, non ha fornito verdetti e indicazioni precise. Siamo all’alba di un percorso che è stato riniziato perché chi c’era prima se n’è voluto andare. Ben venga la precisazione di Dzeko, poi però non vorrei che diventi automatico scaricarsi di responsabilità e cercare un capro espiatorio. Questo minerebbe il progetto. Su questo devo vigilare la società. Non riesco a capire le sentenze dopo una settimana, ma questo non vuol dire che le cose non vadano analizzate”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Un giocatore come Dzeko deve stare attento a dire certe cose. Occhio a parlare in certi momenti. L’Atletico Madrid è una delle squadre più scorbutiche d’Europa, è difficile affrontarla. Questa Roma è una squadra da migliorare sotto tanti punti di vista, ma Di Francesco lo sa. Le polemiche iniziali non fanno bene. Sicuramente c’è un problema di condizione fisica, ma all’inizio è normale che sia così. Mi sembra assurdo criticare un allenatore che ad oggi ha disputato 3 partite ufficiali anche complicate. La realtà dice questo: la Roma è l’unica squadra italiana ad aver fatto punti nel primo turno di Champions League”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “La Roma non è stata fortunata nel calendario, non ha mai avuto una partita più semplice. Ora speriamo che col Verona ci sia l’inizio della nuova fase”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): "Il disegno anti-Di Francesco non esiste. Le critiche arrivate al tecnico sono piovute tutte da persone che lavorano dentro Trigoria. Ma questo è un percorso già visto con altri allenatori. Di Francesco ha fatto il massimo con una squadra non completa. Pallotta ogni volta che parla poi deve correggere il tiro. Ma perché non fa una conferenza stampa?".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): "La squadra più forte del mondo, il Napoli, ieri ha perso 2 a 1 contro lo Shakhtar. La Roma ha pareggiato in maniera dignitosa contro l'Atletico Madrid. Alisson non valeva una lira prima della gara contro gli spagnoli: ora tutti hanno capito che il portiere titolare del Brasile sa parare. L'attaccante diventa grande perché segna tanti gol, il portiere diventa un campione perché para tanto, allora perché criticare la Roma sul pareggio contro l'Atletico perché il suo portiere è stato impegnato troppo?".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha fatto uno 0-0 preziosissimo, ma in quel pareggio c’è l’autografo di Alisson. Nel girone della Roma conteranno molto gli scontri diretti, perché con il Qarabag faranno tutti sei punti. I giallorossi sono sfavoriti, ma non battuti in partenza nemmeno con il Chelsea”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Queste tre partite di Champions hanno evidenziato la poca condizione atletica che le squadre italiane hanno rispetto alle avversarie. Le squadre straniere vanno già alla grande, le nostre faticano. Se la Roma approfitta del prossimo turno con lo scontro diretto tra Chelsea e Atletico, dal punto di vista psicologico potrebbe essere un vantaggio”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La condizione atletica non c’entra niente, è che dal punto di vista tecnico e tattico noi italiani siamo chiusi nel nostro campionato, come metti il naso fuori i confini prendi la sveglia. Il divario visto contro l’Atletico è imbarazzante, il punto preso è oro colato. Serve fare un salto in avanti e non so se la Roma sarà in grado di competere con le grandi del girone”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): "Sono stato molto critico nei confronti della Roma e del pareggio contro l'Atletico, ma adesso invece i giallorossi sono l'unica italiana ad aver preso punti in Champions League. Il Napoli con Alisson in campo avrebbe vinto contro lo Shakhtar. Ieri sera Reina cercava le farfalle".