Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Friedkin gestisce la Roma come una multinazionale”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): "Non è un caso se l’Italia non ha più vinto dopo l’infortunio di Spinazzola. l’ultima da tre punti è stata con il Belgio, perché lui portava Insigne verso il centro e portava via un giocatore dai tre attaccanti. Berardi al posto di Fienga? La Roma è una multinazionale, si parla inglese, se non lo conosci non puoi lavorare nella Roma. Normale che i Friedkin cerchino gente vicina al loro modo di pensare, continuano a gestire la Roma come una multinazionale. Non mi meraviglia e sono d’accordo con questa gestione. Poi bisogna vedere qual è stata la valutazione del lavoro complessivo di Fienga. Il bilancio della Roma non è un granché. Quando un dirigente pensi che possa danneggiarti decidi in un’ora".
Piero Torri (TeleRadioStereo 92.7): "Credo che Zakaria interessi davvero alla Roma. Adesso il suo cartellino si svaluta giorno dopo giorno perché il giocatore è a scadenza di contratto quindi i tedeschi non possono chiedere i 20/25 milioni che chiedevano la scorsa estate".
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Non avevo dubbi che Pellegrini avesse qualità, sia da come giocava che da come si muoveva in mezzo al campo. Forse c'era qualcosa che non andava con il precedente tecnico, di fatto però è stato rivitalizzato da Mourinho. Si merita quello che ha, fascia di Capitano, il rinnovo del contratto e il fatto di essere leader di questa squadra. Fare paragoni con due mostri sacri come Totti e De Rossi è troppo presto, ma magari nei prossimi anni riuscirà ad essere paragonato anche a loro. E' lecito aspettarsi un intervento della Roma nel mercato a gennaio. Non si può andare avanti con Veretout, Cristante e Darboe se hai scartato Villar e Diawara. Stessa cosa per ciò che riguarda alcuni elementi della difesa. La Roma dovrà tornare sul mercato e io me lo aspetto, altrimenti si rischia di cadere a picco come lo scorso anno. La Roma ha investito tanto per tornare ad essere competitiva. Se Mourinho, che è il responsabile della squadra, dice che la rosa è corta, bisognerà puntellarla".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): “Pellegrini ha trovato una serenità che in passato non ha avuto. Forse per colpa sua ma forse vedeva che le coccole venivano fatte ad altri. Con Mourinho sta arrivando la consacrazione. Le qualità non gli mancano, ora è al centro del programma tecnico e anche in nazionale sta rispondendo molto bene”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): “"Abraham contratto lungo, Pellegrini contratto lungo: questo significa che la società ha individuato una serie di calciatori su cui costruire il presente ed il futuro. Per quanto riguarda i fischi a Donnarumma se non va bene esprimere il proprio dissenso fischiando allora non si può fare più nulla quindi se il tifoso se lo fa in maniera civile ne ha tutto il diritto secondo me. Se io fossi stato in mezzo ai tifosi a San Siro magari lo avrei fischiato a fine partita. Situazione diversa invece è fischiare l’inno delle nazionali su quello non sono assolutamente d’accordo. Dopo la vittoria agli europei nessuno ha mai pensato che l’Italia fosse stata la squadra più forte però grazie alla sua bravura e grazie ad alcuni episodi fortunosi ha vinto meritatamente l’europeo. Speriamo che per il mondiale si riesca a trovare un vero centravanti perché non ci si può presentare con Bernardeschi o Berardi.
Grandi complimenti alla Spagna e a Luis Enrique che non ho apprezzato a Roma ma, ad oggi, posso dire che è diventato un grande allenatore".
Ugo Trani (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): “Fienga? Era scritto… aspettavano solo il momento di trovare uno che si liberasse, diciamo così. Secondo me lui mira ad entrare nel governo del calcio. Vuole fare una scalata in Lega legata ai diritti televisivi. Ha già collaborato molto con Dal Pino e con la governance della Lega. I Friedkin hanno inserito 11 dirigenti in vari ruoli e di questi 11 fa parte anche Maurizio Costanzo. La mia impressione? Secondo me vogliono potenziare la società e renderla finalmente all’altezza della situazione con gente competente. E’ chiaro che loro non sono di passaggio qui a Roma, ci vogliono restare, non stanno ripulendo la società per poi metterla in vendita, non stanno investendo nella società per fare lo stadio, loro vogliono restare, poi quando ci sarà, ci sarà anche lo stadio. Loro vogliono fare una grande società e una grande squadra”.
Alessandro Austini (Tele Radio Stereo - 92,7): “Da diversi mesi Fienga non era più al centro delle attività della Roma, ma questa decisione d’addio potrebbe essere stata maturata nelle ultime settimane. Il nuovo CEO non è il primo esterno rispetto al calcio: il suo curriculum è di altissimo profilo, è una figura formalmente inattaccabile. Ma io ho un’impresssione: questa è sempre più la Roma di Friedkin"
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Zakaria è stato seguito già in estate. A prescindere dal suo acquisto, la Roma dovrà intervenire sul mercato. Credo possa essere una buona soluzione, anche se è ancora presto per arrivare a conclusioni"
Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Con l’addio di Fienga si è chiusa un’epoca. I Friedkin si sono affidati a lui per un periodo di transizione e ha gestito bene questo passaggio di poteri. Zakaria? È svizzero come Xhaka, ma non ha le sue caratteristiche tecniche”
Tony Damascelli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Zakaria non è giovane, a ventiquattro anni o ci sei o non ci sei. Mi chiedo se la Roma abbia un sedicenne o un diciassettenne da inserire in rosa, come Gavi nel Barcellona”
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104,5): “Cambia il dirigente, ma non so che ruolo avrà adesso Fienga all’interno della società"
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