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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Questa Roma mi incuriosisce molto. Da anni non c’era questo entusiasmo”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Cristiano Ronaldo ci riporta ai tempi di Maradona e Ronaldo il Fenomeno. E’ il più grande colpo calcistico di un club italiano, anche più di Maradona. Per questa Roma c’è molta curiosità: l’operazione di rinovare così la rosa è giusta e intelligente, ed è qualcosa che va fatto subito. La stretta di Nainggolan resta, so che Spalletti è convinto di poter gestire il giocatore senza grandi problemi. Tanto entusiasmo in giro però non lo sentivo da anni. Sono tante le curiosità, vedo un bel clima, anche in campo, Di Francesco lavora con grande passione. Al secondo anno certi timori magari non li avrà. Ha il suo staff, Trigoria è diventato un centro sette stelle super lusso dove tutto funziona alla perfezione. L’unica nota stonata ad ora ha a che fare con lo stadio e non è poco. Ad ora siamo concentrati su questo puzzle che si sta componendo. Sul mercato in entrata mi aspetto ancora qualcosa. Un giocatore che potrebbe essere Berardi, e secondo me sarà lui. Mi aspetto qualche cessione in più. Su Alisson il Chelsea andrà molto forte".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Centrocampo della Roma più forte dello scorso anno? Dipenderà da Pastore e dalla mediana che disegnerà Di Francesco. Con l’argentino e altri tre attaccanti penso che la Roma sia troppo squilibrata, Nainggolan era più congeniale. Pastore nel 4-3-3 avrà qualche difficoltà a giocare nelle partite vere".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Quello dello scorso anno è un centrocampo che non piaceva a Di Francesco. Era oggettivo che ci fosse l’esigenza di cambiare, lo scorso anno l’unico ‘trequartista’ era Kolarov, il centrocampo era muscolare ma non creativo e non metteva palle gol. Trovare un equilibrio di squadra sarà più complicato ora, il centrocampo proteggeva molto".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ad oggi la Roma non ha una rosa per vincere lo scudetto, almeno non ha fatto questo tipo di mercato. Il tempo di Nainggolan nella Roma era finito, non avrebbe dato di più di quanto aveva già dato. La Roma ha fatto una scelta secondo me comprensibile, lo scorso anno il centrocampo non è stato quello che ci aspettavamo. Monchi l’ha rivoluzionato guardando all’attacco, visto che la Roma non faceva gol. Nella prima partitella ieri non ha mai messo Cristante e Pastore nella stessa formazione. Può essere un indizio per capire le idee di Di Francesco, anche se è solo il primo allenamento. Ci sono però tante incognite, a partire da Schick. E’ uno di quelli che ha fatto zero l’anno scorso. Un’altra è Kluivert, potrebbe fare magari come Under lo scorso anno. Coric invece è un vice-De Rossi, almeno così Di Francesco lo sta inserendo. Un altro problema è il terzino destro: bisogna capire cosa accadrà a Florenzi e Karsdorp deve ancora convincere. Coric ancora non è pronto fisicamente per la Serie A, non conosce la lingua e l’ambiente. Non aspettiamoci subito grandi cose".

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Dove sta la differenza tra tentare di vincere lo scudetto e vincerlo? Con la Juventus, soprattutto se arriva CR7, il gap è ancora troppo ampio. Nella griglia di partenza della prossima stagione metto la Roma al fianco del Napoli. Il Napoli ha preso un grande condottiero come Ancelotti, tornato con tanta voglia in Italia, ma il mercato non è ancora all’altezza. La Roma invece non ha ancora finito di acquistare, secondo me arriveranno ancora uno o due colpi. Saranno con la stessa filosofia, una squadra con grandi valori tecnici e tanti giovane, che sappiano interpretare il calcio di Di Francesco, dove devi crederci e c’è tanto dispendio di energie. Se confermerà le attese, la Roma farà divertire il suo pubblico. E’ una squadra costruita per il calcio offensivo di Di Francesco".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Non riesco a capire questo tipo di mercato della Roma. Le bastavano due o tre grandi giocatori e sarebbe diventata subito un’altra cosa. Io ho molta fiducia in Di Francesco. Io non sono convinto neanche che Pastore possa fare la differenza, non gioca a tempo pieno da troppo tempo, così come non so se i giovani saranno pronti subito e il mercato in uscita sia finito".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "E’ un centrocampo diverso rispetto allo scorso anno. Sarebbe stato ottimo con Nainggolan e uno tra Cristante e Pastore. Quando dovrà affrontare le squadre più importanti in campionato e in Champions non so cosa accadrà. Con questi due terzini mi sembra una squadra un po’ sbilanciata. Io mi aspettavo che la Roma intervenisse sul regista, a prescindere a Coric che comunque parte da trequartista e sai già che servirà del tempo per trasformarlo in regista. Vedendo Gonalons e De Rossi, che compirà 35 anni e non può fare tre partite in una settimana. Di Francesco ha visto grossi miglioramenti in Gonalons negli ultimi due-tre mesi e vorrebbe puntarci. Ha deciso dunque di prendere gli intermedi e aspettare un anno per il regista. Questo mi lascia perplesso. Se l’obiettivo è lo scudetto non ci siamo, se è rimanere in zona Champions allora può andare bene".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): "Dei nuovi visti finora, Kluivert è quello che mi ha impressionato di più. Sul breve è micidiale, sono convinto che partirà titolare. Ha 19 anni? Li ha anche Mbappé. Cristante e Pastore hanno impreziosito il reparto, ma forse manca un regista. Le parole di Monchi? Bisogna affidarsi alla sua capacità visto che la Roma non può competere economicamente coi top club europei. Il ds ci mette sempre la faccia, mi piacerebbe ascoltare anche un parere di Pallotta sul mercato".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Secondo me Cristante, visto il prezzo che è stato pagato, nei piani della società e dell'allenatore rappresenterà un giocatore titolare. Sono sicuro che sia il classico acquisto che se fosse stato fatto da altri ci sarebbero state celebrazioni ben più importanti di quelle che sono state fatte qui. Secondo me sarà un giocatore molto importante. Credo che nella testa di Monchi ci sia una deadline per la cessione di Alisson, magari sarà luglio o la partenza per la tournée. C'è una strada, che continuo a pensare che sia la più probabile, che porta alla partenza di Alisson e di un altro paio di giocatori con l'arrivo di Areola e di un altro acquisto tipo Ziyech o Chiesa. Per quanto riguarda Florenzi, so che siamo passati alla fase diretta in cui sta parlando direttamente con Monchi. Credo che siamo alle battute finali e che l'epilogo sia la firma, con tutto che sta rinunciando a dei soldi, ma comunque ci andrebbe a guadagnare sotto altri aspetti se realmente volesse restare".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): "La Roma deve ripartire dalla semifinale di Champions, c'è una grande voglia di Roma".

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): "Non capisco la campagna acquisti della Roma ma mi conforta Di Francesco. Spero di sbagliare, ma questa campagna acquisti non ha senso se noi pensiamo che la Roma sia nata per vincere o per tentare di vincere. Se la Roma deve solo partecipare allora è un'altra cosa. La Roma americana era arrivata qui con il proposito di vincere ed in questi 8 anni non è accaduto, io per la stima che ho per l'allenatore vorrei che la Roma vincesse lo scudetto".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Tutto dipende dal cambio Nainggolan-Pastore, bisogna vedere quale frutti darà. Il Nainggolan visto l’anno scorso è facile da migliorare. Pastore potenzialmente è una certezza, gli altri nuovi arrivi no. Faccio fatica a dire che si sia ridotto il gap con la Juventus. A me il mercato della Roma piace. Schick farà meglio rispetto all’anno scorso, ma non credo che possa essere il giocatore che ti dà la svolta”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il mercato della Roma ha l’obiettivo di avere giocatori pronti tra due o tre anni. Sono arrivati ottimi giocatori giovani, ma dire che la rosa sia migliorata e che si sia ridotto il gap con la Juve mi sembra esagerato”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma quest’anno ha il compito duro di fare meglio in campionato con un secondo o primo posto, e migliorare la straordinaria stagione fatta in Champions League. Dalle parole di Monchi mi sembra di capire che il mercato in entrata è finito. Dire che la Roma debba ripartire dalla semifinale di Champions mi sembra un po' eccessivo, anche se è stata una stagione di coppa fantastica, ma non credo che la semifinale sia una base di ripartenza perché sarà molto difficile ripetersi. La campagna acquisti del signor Monchi è stata in linea con quella che è la politica della società, io credo che sia di fatto chiusa in entrata e ci sarà da verificare quali saranno le opportunità per cedere qualcuno”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino 104.5): "Quello della Roma è un progetto interessante e non vincente. Per me l'analisi della Roma è questa, perché per un progetto vincente prendi giocatori interessanti e non cedi quelli forti che hai. Credo che lo sappiano anche a Trigoria, perché i migliori sono sempre pronti a cederli. Facendo così si incassano dei soldi, ma poi non vinci. Per me questo è il progetto della Roma, se poi un anno le capiterà di vincere la Coppa Italia oppure una cosa straordinaria come l'anno scorso che è arrivata in semifinale di Champions bene, ma il progetto della Roma è un progetto che vuole valorizzare i giocatori e basta".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): "Sono abbastanza affascinato da quello che fa la Roma, sta facendo una cosa che crea entusiasmo perché ci sono giovani interessanti e delle prospettive. Pastore e Cristante sono due ottimi acquisti. Pastore a 29 anni torna a giocare in Italia dove era protagonista, quindi io credo che la Roma da questo punto di vista sia una squadra che crea qualcosa di buono e crea entusiasmo, ma non credo che debba ripartire dalla semifinale di Champions, perché quella non può essere la normalità. La Roma sta alla Champions come c'è stato il Borussia Dortmund".