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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “La conferma di Paratici alla Juve scadrà con il suo contratto”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo - 92,7): "Credo che la Juve si sia presa del tempo con Paratici. In questo momento hanno voluto dare un'idea di compattezza. Non sembra una conferma di fiducia, gli hanno lasciato il mercato di gennaio. Credo che Rangnick sia disponibile a prendere la parte tecnica e avere magari un allenatore con cui andare d'accordo... un uomo suo, come Nagelsmann. Se venisse il trainager non si può pensare anche ad Allegri". 

Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): "Se voleva continuare con Paratici, la Juve gli avrebbe offerto un rinnovo di contratto. Mi sembra più una conferma a tempo, che va alla scadenza naturale del contratto. Oltretutto gli hanno messo dietro un signore molto apprezzato, Federico Cherubini, come a dire 'ti abbiamo già preparato l'erede'. Boldt si deve liberare dall'Amburgo, secondo me questo spazio di tempo se l'è preso per capire che margine ha per andarsene via".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Finalmente Fonseca potrà lavorare con tutta la squadra a disposizione, in vista del tour de force che aspetta la Roma. Mayoral si è posto in maniera determinata, non vuole essere una riserva. La Roma è una squadra incompleta, però con Benevento, Fiorentina e Genoa deve fare nove punti se ambisce alla Champions. Il rinnovo di Zaniolo sarebbe una mossa intelligente, mi fa capire che questa è una società che punta a creare uno zoccolo duro per affermarsi nelle competizioni importanti. La presenza di Friedkin è qualcosa di ovvio, siamo noi che a Roma non eravamo più abituati. Adesso servono i risultati, servono un ds e degli osservatori che portino a Roma dei talenti".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Non vedo possibilità di vedere Dzeko e Mayoral entrambi titolari, ma lo spagnolo troverà meno concorrenza rispetto al Real Madrid. Probabilmente gli avranno spiegato che le gerarchie sono definite, anche se Dzeko avrà comunque bisogno di riposare. Il più grande segnale di discontinuità rispetto a Pallotta è la presenza della famiglia Friedkin a Roma".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Smalling ha detto che la Roma è più forte dello scorso anno. Per me sì. Quello di Pedro è stato l'acquisto più sottovalutato di quest'estate. Se lasci fuori un difensore tra Kumbulla, Ibanez e Mancini, Cristante e Mayoral vuol dire che la squadra sta bene. La Roma deve sfruttare questo momento di campionato. Rinnovo Zaniolo? Mossa positiva, mette Zaniolo in una posizione di tranquillità".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Da quello che so, ci siamo quasi per il rinnovo di Zaniolo. Il prolungamento è in dirittura di arrivo. La Roma lancia un messaggio molto forte al suo giocatore più talentuoso. Non è da tutti, in era di Covid".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Il rinnovo metterebbe Zaniolo nella condizione di essere grato alla Roma in futuro".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "Chissà che a consigliare Boldt alla Roma non sia stato Voeller. Comunque la Germania ai Friedkin piace, c'è anche Rangnick. Sulla parte sportiva la presidenza non si fida molto di Fienga, però a mio avviso serve una figura importante, carismatica: io ero favorevole riguardo a Paratici, ma l'importante è che non arrivino dirigenti particolari come Campos. Credo che la Roma prima di novembre non deciderà il prossimo ds. Ieri Pellegrini è stato il migliore in campo, speriamo che possa fare bene anche con la Roma".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Con Boldt la Roma prenderebbe il Villar dei ds. Sarà bravissimo, ma è ancora in una fase di crescita professionale. Per un grande progetto non puoi scegliere un ds dalla Serie B tedesca, significa che non riesci a convincere altre figure. Per la Roma sarebbe meglio un ds italiano di buon livello, se vai su un manager straniero devi portare un'eccellenza. Solo gli italiani conoscono bene il mercato italiano. Tra Boldt e Rangnick comunque prendo il secondo. Pellegrini? Ha fatto un grande primo tempo, è stato favorito anche dalla posizione. A Roma bisogna interrogarsi sulla sua posizione".

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “I Friedkin sono ancora in fase di studio. Sono arrivati in punta di piedi, non abbiamo mai sentito la loro voce ma fanno bene a non parlare. Dal punto di vista mediatico c’è il silenzio più totale, per scelta. Paratici? Il comunicato della Juventus è chiaro. Era un candidato, ma non ho mai creduto potesse arrivare. Hanno provato ad ingaggiarlo ma non vedo perché avrebbe dovuto accettare. La Roma deve fare un percorso lungo. Boldt? Mi dà l’idea che si vuole ricominciare da capo ma è rischioso”.

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92,7): “Il direttore sportivo serviva, non è stato un buon mercato quello della Roma. Boldt è una figura che mi piace a patto che venga ristrutturata completamente tutta la compagine dirigenziale. I Friedkin partono avvantaggiati: sanno che a Roma non si deve parlare, bisogna parlare con i fatti. A me piace molto Spinazzola, il problema è di carattere fisico ma se sta bene è un giocatore importantissimo”.